Boh, a me non è mai sembrata una brutta storia, anzi! Quando la lessi da bambino sul "Topo" mi piacque molto vedere un team-up tra Topolino e Paperino... ignorava l'esistenza del Signore degli Anelli e mi godetti la storia per quello che era, anche per i bellissimi disegni di un Valussi alle alte vette qualitative.
Quando la rilessi conoscendo l'opera di partenza, mi divertii a cogliere i richiami al romanzo do Tolkien senza scandalizzarmi per le semplificazioni o le dfferenze... la storia sa essere divertente, richiamare l'atmosfera della Terra di Mezzo e pure trasmettere una buona morale (la storia del potere fragile come il vetro se fondato sull'inganno, o la tentazione di potere che il cattivo porge a Paperino che ricorda un po' il Cimiero Vichingo). La vignetta conclusiva, solare e serena, me la ricordo sempre col sorriso sulle labbra.
Ah, nemmeno a me! Intendiamoci, non mi è mai sembrata davvero un capolavoro, sicuramente non all'altezza della
Spada di ghiaccio o dei pochi altri capolavori Disney di stampo fantasy. Anche io ho letto la storia per la prima volta quando ero piccolo, quando ancora non conoscevo Tolkien e il suo immenso universo. L'avventura mi piacque molto e mi lasciai trasportare nel suo mondo senza difficoltà. Ora, sarà che qualsiasi storia che lessi da piccolo e che si è stampata irrimediabilmente nella mia memoria ha un sapore molto particolare e che, pur guardandola con occhio più critico, mi è impossibile impedire alla mia mente di tornare a quando ero piccolo, a quando per la prima volta lessi la storia e, inevitabilmente, a sorridere sommerso dai ricordi; o forse sarà semplicemente che che mi sciolgo completamente davanti a questo genere, che divoro accanitamente libri fantasy da diverso tempo e che questo sterminato universo è la mia passione più grande dopo quello fumettistico. Ora riesco a vedere la storia con altri occhi, a individuarne i difetti e i punti di forza, ma mi è impossibile non trovare piacevole la rilettura di una storia che mi aveva emozionato da piccolo. Obiettivamente, ora, per quanto continui a non sembrarmi un capolavoro, la considero un'opera niente male. Forse manca un po' di epicità, di un po' di atmosfera in più, ma è molto gradevole, non manca di spunti originali e di alcune trovate divertenti, alcuni richiami a Tolkien, seppure siano davvero molto pochi, ci sono ed è divertente coglierli alla luce della lettura delle opere dell'autore, come dice Everett, la buona morale non manca e i disegni di Valussi, perquanto non mi sia mai parso effettivamente la scelta migliore per una storia del genere, non è male nel tratteggiare personaggi e ambienti. Insomma, seppur minata da diversi difetti, nemmeno a me dispiace la storia, forse più che altro ci sono legato per motivazioni affettive, ma credo che, in ogni caso, non sia da valutare negativamente.
_Gunni Helm