Papersera.net

Classicissima storia della premiata coppia Cimino/Bordini ristampata poco o niente rispetto ad altre analoghe.

http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++837-B

I topoi ciminiani ci sono tutti a partire dal bellissimo splash-panel che ci presenta uno zione pensieroso rivolto verso il mare infinito e sovrastato da un minaccioso Eolo.
Ricordo che a 7 anni feci un figurone in seconda elementare quando la maestra chiese alla scolaresca perchè le Isole Eolie si chiamano così...fui l'unico a rispondere e lo feci grazie a questa tranquilla avventurosa vicenda.
Intuivo che questa storia era frutto della stessa mano de "I Guanti di Cagliostro" e delle "Trombe di Eustachio", ma quanti anni prima di conoscerne l'identità!

Forse il finale, che vede lo zione perdente, è un po' frettoloso e forse per questo motivo non è mai stata riproposta nei CWD, però è bene cercarla magari nel vattelapesca:
http://coa.inducks.org/issue.php?c=it/SPD++57#j
in quanto in buona compagnia, oppure nel topo originale se si hanno già le altre storie del vatt.
Sperando che non sia ancora una di quelle pubblicazioni con l'orribile carta che scricchiola, in edicola per un ventennio fino a qualche anno fa.

Gli ingredienti possibilità di guadagno + strano popolo + capricci della natura, declinandosi e combinandosi nei modi più strabilianti, hanno imbandito un desco allettante sempre diverso a cui trepidanti ci si appressava - ogni volta certi che le sorprese di ogni pagina successiva non avrebbero mai tradito le nostre piacevoli aspettative. Oggi, ogni volta che scopro una rara storia di questo tipo che non avevo letto o ne riscopro una che non ricordavo, l’emozione e il piacere sono immutati. Mi spiace notare quindi l’attuale generale apatia nei confronti di queste storie.
Ognuna di esse, oltre al puro gusto dell’intrattenimento, contiene elementi preziosi da individuare attentamente per la costruzione dei caratteri paperi soddisfacenti, verosimili ed a tutto tondo : se qui infatti uniamo la circostanza iniziale, molto rara, del viaggio di piacere offerto davvero disinteressatamente da zio Paperone ai nipoti, con il finale – sia pure frettoloso come giustamente dici - in cui Paperino lo domina, vediamo la spinta al bilancio globale di forze Paperino / Paperone. Una cosa rasserenante, pacificante, e poiché il mordente  rimane queste diventano annate perfette.

Una cosa rasserenante, pacificante, e poiché il mordente  rimane queste diventano annate perfette.

Come esprimere meglio il magico periodo 66-72?

 
vado un po' OT
Se ci pensiamo molte innovazioni affermatesi nel periodo costituiscono ancor oggi lo zoccolo duro del piacere della modernità (tanto x buttar lì alcune cose : dal jumbo jet alla minigonna, dalla ...pillola all'olio di sintesi per i motori, persino i vagoni ferroviari tipo X, ancora attualmente in uso variamente ristrutturati, sono una grande innovazione apparsa nel 1966).

Mi pare coerente pertanto anche il coevo raggiungimento della perfezione stilistica e caratteriale dei paperi 

Già...basta leggere quello che ho scritto qui qualche anno fa:
http://www.cxclub.it/editorialeGenFeb10.htm

Sei un grande 8-)

'' quella modernità che, nella sostanza di fondo, è ancora la stessa di oggi'', per citarti

 E così ad esempio nel 1966 la Nilla Pizzi di pochi anni prima appariva già superata da un secolo mentre Patty Pravo proponeva un'immagine nuova - definitivamente moderna - attuale ancora oggi, quasi cinquant'anni dopo.

Fatte le debite proporzioni, qualcosa di simile è avvenuto in questi fumetti.

questa storia mi era piaciuta molto soprattutto per i dialoghi instaurati da paperone con la cricca presente nel vulcano,anche se questi ultimi mi sembravano un po'svaniti :(
consiglio la lettura a tutti,un piccolo gioiellino ciminiano(uno dei tanti)