Papersera.net

Che cosa ne dite di questa storia? Per me ha una grande importanza dato che fa parte di quelle della mia infanzia... per il resto è una classica storia di Martina anni '70.

questa storia mi era piaciuta molto perchè alla fine paperino riusciva a spuntarla sul perfidissimo zio;i disegni di carpi poi sono bellissimi,soprattutto nelle raffigurazioni della città e del villaggio indiano

Avevo dimenticato il link INDUCKS!!! Comunque mi hai fatto ricordare che alla fine mi dispiaceva troppo che i nipotini prevedevano per lo sventurato zio un finale brutto, tanto che prima ho scarabocchiato le loro facce e poi, all'età di sette anni, ho addirittura strappato le ultime vignette!!!

Bella storia pubblicata sul num. 1102 di Topolino.
Accanto ad un Giovan Battista Carpi in formissima ho apprezzato moltissimo il lavoro di Martina.
La storia parte da una presa di posizione decisamente inusuale da parte di Paperino nei confronti di un venale e cinico quanto mai Paperone. Paperino decide così di ribellarsi al duro sfruttamento dello zione abbandonando il posto di lavoro forte di una precedente promessa fatta dallo zio.Quest'ultimo,tuttavia,non rispetterà il patto e rinnegherà la promessa di fornire credito illimitato nei suoi negozi a Paperino.
Spronato dai nipotini (che tracciano un simpatico parallelismo con il coraggio,l'ardore e la determinazione di Washington nell'ottenere l'Indipendenza) Paperino,dopo alcune peripezie determinate dalla spietatezza di Paperone riesce ad avere la meglio ottenendo un compenso in pellicce da una tribù di pellerossa.
Ho fatto molto caso a quest'ultimo aspetto,considerando la quanto mai ridicola censura che spesso imperversa nelle storie ristampate,giacchè vedere un numero considerevole di pellicce sarebbe oggi una rarità!

Ottima storia.

Ma questa ‘cattiveria’ di zio Paperone è a ben vedere completamente diversa dal passato ed inserita nella corretta prospettiva. Infatti a differenza che nelle storie di 15-20 anni prima:
-      Appare una comprensibile ritorsione ad un immotivato atteggiamento strafottente di Paperino nell’ufficio del Papersera. Tra l’altro tutte le brevi avventure della sua redazione degli ultimi 10 e più anni vedono Paperone soccombere a quanto combinano Paperoga e Paperino.
-      Non è caratterizzata da alcuna violenza fisica.
-      In fondo prima dell’immotivata ribellione di Paperino lo zione gli aveva concesso generosamente un credito illimitato presso il proprio supermarket (vedremo poi la storia in cui se ne parlava).
-      Lo scherzaccio di mandare Paperino su una falsa pista è punito decisamente nel finale che vede il nipote vincente e Paperone che subisce lo smacco. Qui come altrove è stata ammirevole la capacità degli autori di collocare mirabilmente la pura crudeltà di Paperone di un tempo nella giusta dimensione di satira o, laddove seria, di porla ad armi pari ricambiata dai nipoti o dalle circostanze. Senza snaturare i personaggi, semplicemente seguendo una strada nella giusta direzione.
-      La rivolta di Paperino e la conseguente vendetta dello zio appaiono del tutto funzionali all’accostamento della ‘difesa dell’indipendenza’ di Paperino a quella di Giorgio Washington. In tale ottica la ribellione – inizialmente un semplice sgarbo al padronato (sottolineato dall’atteggiamento crumiro opposto di Paperoga) – acquista una dimensione maggiore che è il punto nevralgico della storia.

Infatti questa storia è l’ideale pendant, persino nel titolo, di ‘Paperino e il revival dell’indipendenza’, che si era appunto conclusa con la ‘conquista’ del credito illimitato presso il supermarket di zio Paperone, dopo entusiasmanti battaglie originate da uno dei tradizionali rifiuti di Paperino di pagare i debiti con sovrumani lavori. Zio Paperone ricorre effettivamente ai mezzi più subdoli per costringerlo ad accettare, ma i nipotini con un banda di GM gli rendono pan per focaccia rinfacciandogli chiaramente che lui ha fatto lo stesso con Paperino. Inoltre – si vede bene nella scena in cui zio Paperone con la parrucca settecentesca processa paperino – la sua crudeltà raggiunge iperboli palesemente inverosimili allorché pensa di condannarlo a morte, accontentandosi poi del lavoro di stoccaggio e dissalamento pesce. Come in altre storie ricorda che Paperino è in fondo ‘piume delle sue piume’. [Le sue schiaccianti sconfitte del finale delle due vicende prendono il posto degli sconsolanti finali di un tempo coi nipoti vittime senza requie. Una soddisfazione che riscatta l’urlo di vendetta di quei lontani anni bui].
In questa storia in modo analogo all’altra – in concomitanza  col duecentenario della dichiarazione di indipendenza degli USA – ancor più diffusamente riecheggiano le epiche vicende in proposito di Giorgio Washington. Nelle vignette ricostruttive – stupende per come sappiano suggerire la crudeltà delle battaglie pur senza MAI mostrare atrocità ed addirittura mantenendo un lato comico – sia nell’una che nell’altra storia si riconosce tra gli altri Pippo nella nota ed apprezzata veste dell’ ‘uomo’ (qui ‘soldato’) qualunque.

Una storia ancor più ricca e significativa dunque che vale la pena rileggere appassionatamente.

Ecco il codice INDUCKS, tuttavia ricordavo di aver aperto io un topic su questa storia... mah forse ho solo pensato di farlo!!! Comunque un'avventura molto bella

tuttavia ricordavo di aver aperto io un topic su questa storia... mah forse ho solo pensato di farlo!!!

No, l'avevi aperto davvero!
  http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1348490467

Aggiungo il link a ' Paperino e il revival dell'indipendenza' (2 puntate)


http://coa.inducks.org/s.php?c=I+TL+1077-AP

No, l'avevi aperto davvero!
  http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=5385

Questo mi rincuora: in quanto a neuroni non sono (ancora) un caso disperato!!!