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Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli

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magnifico snello
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PolliceSu   (3)
    Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
    Martedì 20 Mag 2008, 19:58:47
    di Martina/Scarpa

    http://www.papersera.net/search/searchcodeIT.php?p_codice=I+TL++920-A

    Nella prima metà degli anni '70, prima che il suo tipico cinismo degenerasse, Martina scrisse alcune storie con risvolti socio politici molto interessanti.

    In questa storia, Paperone, intenzionato a produrre sigarette, incarica Paperino e Paperoga di raccogliere le cicche consumate dagli abitanti di Paperopoli. Nell'eseguire l'umiliante missione, i due vengono notati e contattati da un principe indiano, Kalif XVII, alla ricerca di disperati che li arruola per eliminare il conflitto che lo oppone allo zio Kalif XIII. Paperino e Paperoga, accompagnati da QQQ, accettano di seguire Kalif nella sua terra. Arrivati a Taba-Taba, il loro aereo viene però abbattuto e devono sfuggire a un gruppo di militari incaricato di farli fuori. Kalif alla fine si spiega: è stato detronizzato dai militari che hanno messo lo zio sul trono e la missione di Paperino è in realtà di far fuori lo zio. Paperino e QQQ si imbattono in un simpatico vecchietto allevatore di api; chiaccherando scoprono che il vecchietto è...il califfo zio che è solo una vittima a sua volta dei militari i quali irrompono improvvisamente sulla scena. Segue colluttazione che però è risolta dai nipotini con la collaborazione delle api del vecchietto. Con i colonnelli in fuga, si scopre che la causa del colpo di stato era stata la decisione di Kalif XVII di distruggere una coltivazione di erbe velenose a cui i colonnelli si opponevano; i due califfi si riconciliano e la piantagione è distrutta.
    Al ritorno a Paperopoli si scopre che la piantagione era in realtà la piantagione di tabacco di PdP...

    Storia come non se ne fanno più. A parte che ruota tutto intorno al fumo e all'uso esplicito della violenza, i riferimenti ai moventi occulti della politica e agli interessi nascosti qui rappresentati da Paperone (qui perfettamente conscio dei rischi del tabacco ma intenzionato a passare sopra tutto).
    Non è detto, ma il dubbio che PdP fosse dietro al colpo di stato a Taba-Taba è piuttosto intenso.
    E' facile inoltre pensare che il tabacco possa qui  sostituire anche "altri" tipi di coltivazione...

    Qualche commento?

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      Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
      Risposta #1: Martedì 20 Mag 2008, 20:09:14
      La zona nordica e la zona sudicia!
      Mi sa che la devo rileggere....

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      PolliceSu
        Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
        Risposta #2: Mercoledì 21 Mag 2008, 09:51:24
        Qualche commento?
        Hai già detto tutto tu :)
        Pienamente d'accordo con la tua analisi, soprattutto ai giorni nostri la storia sconvolge perché sembra una metafora non troppo velata di avvenimenti internazionali reali (colpi di stato manipolati da potenze economiche, interessi economici che sovrastano l'interesse per la salute...). La cosa che disturba è il pensiero che in realtà, con ogni probabilità, lo era... il che ci dice che in politica internazionale, checché se ne dica, è cambiato poco in questi ultimi 30 anni :(
        I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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          Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
          Risposta #3: Martedì 3 Giu 2008, 10:56:53

          Nella prima metà degli anni '70, prima che il suo tipico cinismo degenerasse, Martina scrisse alcune storie con risvolti socio politici molto interessanti.


          mi sembra il contrario con gli anni si è calmato le ultime storie sembrano quasi quelle di giorgio pezzin.(Paperin Tarzan e il formidabile "Siero-per", la valle del silenzio ecc
          « Ultima modifica: Martedì 3 Giu 2008, 10:57:15 da que »

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          PolliceSu
            Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
            Risposta #4: Martedì 10 Giu 2008, 08:59:53
            A me questa storia è piaciuta,anche perchè penso che guido martina sia un grande autore

              Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
              Risposta #5: Lunedì 23 Giu 2008, 16:09:26
              Storia bella di Martina che si basa su elementi che oggi in Disney è praticamente impossibile vedere, il fumo e poi la solita violenza martiniana che io adoro, e poi ci sono anche elementi di politica, anche quelli impossibile che si vedano, belli i disegni di Scarpa

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              Maxi
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                Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                Risposta #6: Mercoledì 7 Ott 2009, 18:06:50
                ho sempre amato tantissimo questa storia che considero un piccolo capolavoro... oltre ad unirmi a quanto tempo fa è già stato scritto in questo topic vorrei porre l'attenzione sull'ottimo uso che fa qui Martina della componente violenta... come già detto sopra tutta la trama ruota sulla violenza fra l'altro declinata in molte forme (morale, fisica, politica...) ma, imho, pur "chiamando le cose col loro nome" non oltrepassa mai i giusti paletti che delimitano i canoni disneyani. Ricordo che la lessi la prima volta che ero ancora un bambino ma non ne fui assolutamente turbato. Oltretutto la morale finale c'è ed è chiaramente espressa, solo che arriva alla fine e non in maniera didascalica come nelle stucchevoli storie moralistiche che ogni tanto si leggono. La forza di questa storia sta infatti nel realismo e nell'originalità che nelle storie più recenti sono molto più rari.

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                  Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                  Risposta #7: Mercoledì 7 Ott 2009, 19:02:59
                  La descrizione di magnifico snello mi ha rinfrescato la memoria su questa ottima storia martiniana, letta qualche mese fa.
                  Una piccola chicca, impreziosita dai disegni di uno Scarpa molto brillante, che riesce a parlare di temi intoccabili come il fumo o persino come le lotte intestine all'interno degli Stati, alla pari almeno di come fece Barks nel suo Tesoro di Marco Polo.
                  E nonostante i temi palesemente violenti e, se vogliamo, politicamente scorretti, riesce a sensibilizzare al problema del fumo con il fumo stesso, usandolo come promotore di una morale molto efficace e non buonista.
                  Un metodo ingiustamente sostituito in tempi recenti dal passare sotto silenzio il problema stesso, ottenendo effetti probabilmente peggiori nella realtà, sicuramente peggiori a livello di qualità delle storie.
                  "A man who wins is a man who thinks he can" - RF my hero...

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                  Maxi
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                    Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                    Risposta #8: Giovedì 8 Ott 2009, 17:57:07
                    E nonostante i temi palesemente violenti e, se vogliamo, politicamente scorretti, riesce a sensibilizzare al problema del fumo con il fumo stesso, usandolo come promotore di una morale molto efficace e non buonista.
                    Un metodo ingiustamente sostituito in tempi recenti dal passare sotto silenzio il problema stesso, ottenendo effetti probabilmente peggiori nella realtà, sicuramente peggiori a livello di qualità delle storie.
                    Esatto, sei riuscito ad esprimere meglio di me quello che volevo dire nel precedente post: una morale a senso unico trovo anch'io che faccia peggio che meglio: omettere di mostrare il problema in sè non convince certo dei suoi effetti negativi e spesso ottiene l'effetto di incitare a trasgredire. Guardando infatti alla storia in questione, dopo averci mostrato i danni del fumo e cosa ci può girare dietro, Martina sicuramente riesce a sensibilizzare molto meglio sull'argomento di chi fa sparire sigari e pipe dalle vignette.

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                    PolliceSu
                      Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                      Risposta #9: Giovedì 8 Ott 2009, 21:19:49
                      Esatto, sei riuscito ad esprimere meglio di me quello che volevo dire nel precedente post: una morale a senso unico trovo anch'io che faccia peggio che meglio: omettere di mostrare il problema in sè non convince certo dei suoi effetti negativi e spesso ottiene l'effetto di incitare a trasgredire. Guardando infatti alla storia in questione, dopo averci mostrato i danni del fumo e cosa ci può girare dietro, Martina sicuramente riesce a sensibilizzare molto meglio sull'argomento di chi fa sparire sigari e pipe dalle vignette.

                      Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di dimostrare a Martina quanto ci abbia accompagnato nella nostra formazione e a che ruolo assurgano oggi le sue opere; sicuramente il buon Martina, in sordina, non si aspettava tutto questo, e spero che un giorno si faccia qualcosa di più per questo Grande Autore, e che non resti un Grande Autore solo a parole, perché a parole siamo tutti bravi.
                      Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


                        Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                        Risposta #10: Sabato 10 Ott 2009, 15:39:55

                        Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di dimostrare a Martina quanto ci abbia accompagnato nella nostra formazione e a che ruolo assurgano oggi le sue opere; sicuramente il buon Martina, in sordina, non si aspettava tutto questo, e spero che un giorno si faccia qualcosa di più per questo Grande Autore, e che non resti un Grande Autore solo a parole, perché a parole siamo tutti bravi.
                        Già, dispiace anche a me che Martina sia morto prima che iniziasse il periodo in cui gli appassionati di fumetti disney cominciarono a darsi da fare. Anche a me piacerebbe che si desse un premio postumo a Martina.
                        E infine, vorrei dire di non lasciarci influenzare da alcuni utenti che magari col loro comportamento potrebbero farci stancare di un autore, portandoci a giudicarlo negativamente.
                        W la Disney e Dumas!
                        EFFEGGI

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                          Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                          Risposta #11: Martedì 29 Lug 2014, 19:43:55
                          Si tratta davvero di una delle storie più degne di memoria tra quelle ideate da Martina nei primi anni '70.
                          Nonostante il titolo Paperone compare solo all'inizio e alla fine, dove si scoprono i suoi interessi nel paese asiatico e come il suo comportamento iniziale abbia messo in moto una catena di eventi che lo ha portato a ricevere una giusta punizione.

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                          MarioCX
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                            Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                            Risposta #12: Martedì 29 Lug 2014, 22:20:20
                            Si tratta del classico "realismo" di Martina qui decisamente portato all'estremo.

                            In modo forse doloroso per chi crede alle favole che gli vengono raccontate, l'unica morale del Capitale è il profitto e per esso è pronto a compiere qualsiasi crimine: gli ultimi 150 anni di Storia (per chi la sa comprendere a fondo) lo dimostrano abbondantemente.

                            In questa storia esemplare, Paperone non è un generico "riccone" privo di ruolo sociale, ma un vero capitalista che della riproduzione del Capitale si fa strumento in barba ad ogni altra istanza morale.

                            Credo che per Martina, in particolare per questo Martina, valga il clichè "amarlo od odiarlo", non credo ci possano essere vie di mezzo nella platea degli amanti del fumetto Disney.

                            « Ultima modifica: Martedì 29 Lug 2014, 22:22:25 da MarioCX »
                            ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

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                              Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                              Risposta #13: Martedì 29 Lug 2014, 23:31:28
                              Si tratta del classico "realismo" di Martina qui decisamente portato all'estremo.

                              In modo forse doloroso per chi crede alle favole che gli vengono raccontate, l'unica morale del Capitale è il profitto e per esso è pronto a compiere qualsiasi crimine: gli ultimi 150 anni di Storia (per chi la sa comprendere a fondo) lo dimostrano abbondantemente.

                              In questa storia esemplare, Paperone non è un generico "riccone" privo di ruolo sociale, ma un vero capitalista che della riproduzione del Capitale si fa strumento in barba ad ogni altra istanza morale.

                              Credo che per Martina, in particolare per questo Martina, valga il clichè "amarlo od odiarlo", non credo ci possano essere vie di mezzo nella platea degli amanti del fumetto Disney.


                              Un'analisi meravigliosamente spietata ma anche terribilmente realistica.
                              Effettivamente come già detto da chi ha lanciato il topic sei anni fa, il dubbio che dietro il colpo di stato a Taba Taba possa esserci Paperone è quantomeno legittimo, d'altronde in nessun altro modo si potrebbe spiegare la scena alla fine della penultima tavola quando Paperone sclera (quanto fa godere vedergli dare di matto lì) affermando "Assassino! Quell'immensa coltivazione era la mia immensa piantagione di Tabacco".
                              Il finale stavolta è un delirio per chi generalmente è abituato a prender mazzate, evento che in altri tempi sarebbe stato difficile riscontrare.
                              Ecco, su amare o odiare Martina non saprei caro Mario, perchè effettivamente questo è un pensiero abbastanza condiviso; tuttavia nel mio caso preferisco evitare la dicotomia sforzandomi di volta in volta di salvare ove possibile (ritengo molto spesso) quanto di indiscutibilmente buono creava il maestro. ;)
                              Finalmente due concorrenti degni di rispetto!  Avete notato i due Cucurbitoni di Casimiro?
                              Sì...ma questa coppia di Catafurgi di Tamerlano li sovrasta!
                              Ah! C'è anche un Decumbalione di Carlotta la Racchia!

                              *

                              MarioCX
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                                Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                                Risposta #14: Mercoledì 30 Lug 2014, 10:15:25

                                Un'analisi meravigliosamente spietata ma anche terribilmente realistica.
                                Effettivamente come già detto da chi ha lanciato il topic sei anni fa, il dubbio che dietro il colpo di stato a Taba Taba possa esserci Paperone è quantomeno legittimo, d'altronde in nessun altro modo si potrebbe spiegare la scena alla fine della penultima tavola quando Paperone sclera (quanto fa godere vedergli dare di matto lì) affermando "Assassino! Quell'immensa coltivazione era la mia immensa piantagione di Tabacco".
                                Il finale stavolta è un delirio per chi generalmente è abituato a prender mazzate, evento che in altri tempi sarebbe stato difficile riscontrare.
                                Ecco, su amare o odiare Martina non saprei caro Mario, perchè effettivamente questo è un pensiero abbastanza condiviso; tuttavia nel mio caso preferisco evitare la dicotomia sforzandomi di volta in volta di salvare ove possibile (ritengo molto spesso) quanto di indiscutibilmente buono creava il maestro. ;)

                                E' vero.
                                E' questo in fondo l'atteggiamento da tenere.

                                Noi "vecchi" lettori che siamo abituati alle crudezze martiniane non possiamo che amarlo. Un giovane abituato ad un topo ben più edulcorato credo abbia invece forti perplessità.
                                Il Paperone di questa storia comunque va davvero un po' troppo "oltre" anche per i lettori avezzi alla scrittura "realistica" di Martina.
                                « Ultima modifica: Mercoledì 30 Lug 2014, 10:16:06 da MarioCX »
                                ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

                                *

                                Paperotto il mozzo
                                Ombronauta
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                                  Re: Zio Paperone e i "desperados" di Paperopoli
                                  Risposta #15: Martedì 12 Ago 2014, 08:49:59
                                  ho sempre amato tantissimo questa storia che considero un piccolo capolavoro... oltre ad unirmi a quanto tempo fa è già stato scritto in questo topic vorrei porre l'attenzione sull'ottimo uso che fa qui Martina della componente violenta... come già detto sopra tutta la trama ruota sulla violenza fra l'altro declinata in molte forme (morale, fisica, politica...) ma, imho, pur "chiamando le cose col loro nome" non oltrepassa mai i giusti paletti che delimitano i canoni disneyani. Ricordo che la lessi la prima volta che ero ancora un bambino ma non ne fui assolutamente turbato. Oltretutto la morale finale c'è ed è chiaramente espressa, solo che arriva alla fine e non in maniera didascalica come nelle stucchevoli storie moralistiche che ogni tanto si leggono. La forza di questa storia sta infatti nel realismo e nell'originalità che nelle storie più recenti sono molto più rari.

                                  Sono d'accordo, la piantagione di tabacco è lecita ora come allora e comunque il punto di vista in merito è CHIARAMENTE negativo perchè il fumo fa male (vedere il dialogo di Paperino). Ovviamente i produttori (Paperone) fanno i loro interessi: il realismo di queste storie che affrontano il problema nell'ottica morale corretta, senza nascondere i problemi come quelle attuali, è più apprezzabile e coraggioso sia a fini educativi che di intrattenimento.
                                  Anche l'omicidio che Paperino dovrebbe eseguire è ben circoscritto e trattato con le opportune cautele, e gli si dà l'alternativa giusta nonchè narrativamente efficace e divertente. Di nuovo, si affrontano coraggiosamente temi scottanti ma veri e problematici - che le cronache ovunque reperibili riportano d'altronde ad ogni bambino - e si propone la soluzione giusta ed umanamente corretta. Nonchè, come dev'essere in questo universo ... divertente  ;D

                                  Come un orologio svizzero ogni peso e contrappeso ogni minutissima rotella dentellata bilanciano ogni idea e resa grafica e fanno sempre segnare l' ora delle meraviglie, quando leggiamo queste storie.

                                  Se poi vogliamo vedervi delle supposizioni più spinte - come nel caso della piantagione di tabacco che magari è 'altro' o  del supporto politico di Paperone - ogni cosa è del tutto implicita ed assolutamente non detta, ma lasciata alla supposizione del lettore adulto che la legge dalle piume rizzate in capo al vecchio papero miliardario.
                                  Sublime maestria delle maestrie, un ennesimo e finissimo coronamento alla perfezione di queste storie  :D dimostrata con ciò - veramente, alla fine - come sempre leggevamo - 'adatte a grandi e piccini'

                                  A GREAT SHOW
                                  'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                                  'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

                                   

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