Seconda Parte (Topolino n. 3004)
Pag. 42, ultima vignetta:
-Non so se l'avete notato, ma siamo ancora nella pancia di una balena!
Oh, finalmente Paperino dice una cosa intelligente! Ti ricordi della balena, Quachab? Ti ricordi che hai dichiarato il suo odio per lei davanti ai fuochi di Sant'Elmo?
O forse sarebbe più giusto dire: Zio Paperone, ti sei dimenticato la tua parte?
Pag. 44, terza vignetta:
-Non ci posso credere! Il mio decino è salvo! Pciù! Pciù!
Ebbene sì, Zio Paperone si è dimenticato la parte.
Ci ho messo mesi prima di venire a commentare questa storia, e premetto che a me è piaciuta molto.
Cito Feartear perché secondo me queste due battute riassumono tutte le critiche che sia stato possibile muovere a
Moby Dick: la disenyanità eccessiva della storia!
E qui i conti per me non tornano. Quando Fear scrive che "Zio Paperone si è dimenticato la parte", per me non è vero: nelle parodie i personaggi non recitano in un ruolo non loro, di regola, ma rivisitano il personaggio secondo le
loro caratteristiche disneyane. È Achab che si piega a Paperone, non Paperone che si piega ad Achab.
Ricordo solo un caso di forzatura del personaggio oltre ogni limite, ma lì era cosa voluta, ponderata ed indispensabile per la sceneggiatura, ed alludo al Macchia Nera che si converte al bene nei
Promessi Topi. Non c'era via d'uscita: essendo però un caso unico e "necessario", diventa non contestabile sotto questo profilo.
Perché se Paperone dovesse impersonare Achab in tutto e per tutto, dove starebbe la parodia? Paperone farebbe l'attore, ma non darebbe nulla di suo al personaggio. Pigliamo la faccia di Peter Parker e facciamogl fare Ismaele, prendiamo Norman Osborn e facciamogli fare Achab, prendiamo le battute letterali del libro o del film, e che ci troviamo? Un Moby Dick recitato che è solo la trasposizione a fumetti del libro o del film con le facce di Peter Parker e di Norman Osborn.
Ma non è ciò che vogliamo su Topolino.
Quachab non è un personaggio recitato come Achab nel libro. Quachab è Achab
filtrato da Zio Paperone, del quale deve presentare (sarei tentato di dire anzitutto) i caratteri fondamentali fusi con quelli di Achab. Altrimenti, lo ripeto, non avremmo una parodia Disney, ma una recita dove potremmo mettere chiunque sappia fare l'attore, da Tobey Maguire a Robert De Niro, che magari ci metteranno del loro nel caratterizzare il personaggio, ma non lo potranno distaccare dal libro di riferimento e filtrare con altre caratteristiche.
Però, ribadisco e spero mi perdonerete la lungaggine, la parodia Disney è tale (e noi la vogliamo come tale, sia chiaro) solo ed esclusivamente se "filtra" in modo disneyano l'opera originale.
E ciò non vuol dire solo riscriverla rispettando i paletti invalicabili di censura:
significa, invece, dare ad ogni personaggio Disney il ruolo che meglio gli si attaglia compenetrando le caratteristiche del parodiato con quelle del parodiante, ed anzi adattando l'originale a chi lo interpreta invece del contrario.Sennò non è parodia. Quachab si comporta come Zio Paperone? Beh, certamente non vola su un aliante perché non si chiama Norman Osborn.
Deve farlo perché è lui, e non può morire avvolto nelle reti, perché nessuno può morire in quel modo in un fumetto Disney.
Ed allora triplo bravo ad Artibani perché ci ha dato una parodia Disney senza snaturare gli attori interpreti, anzi modellandoli con abilità sui personaggi di Melville, con un finale disneyano che, se avessimo seguito alla lettera il libro, sarebbe stato impossibile.
Per concludere e per passare brevemente all'altro pomo della discordia, a me, sinceramente, i disegni di Mottura, ultradinamici e con le prospettive deformate stile
Getta Robot, sono piaciuti. Ma qui credo sia veramente una questione di mero gusto stilistico.
Indubitabile è invece, ed in quanto tale da apprezzare a prescindere dalla gradevolezza della resa, l'enorme sforzo che Mottura ha fatto per darci il suo meglio in questa storia non facile. E per questo applausi comunque.