Ho letto i primi 4 capitoli della serie. Sul web, perchè non compro Topolino da tempo, ossia solo occasionalmente.
Leggere sul computer non è il massimo, ma comunque...
Finora ho trovato le storie un po' esili, ma carine. Le gag sono simpatiche.
A leggere 3 storie di seguito sono un po' stucchevoli, ma leggendole distanziate - come dopotutto è previsto dall'autore - le trovo simpatiche.
Anch'io però, come qualcun altro, avrei preferito dei disegni più accurati: ora, io non amo molto la scuola italiana di disegno, ossia il tratto molto "dinamico" che fu iniziato da Cavazzano e non amo neppure lo stile un po'... "sommario" (non saprei come definirlo), come quello del 3° episodio. Queste però sono questioni de gustibus. Ma, che mi pare una critica più obiettiva, avrei gradito più cura ad es. nel disegnare un Paperone più giovane e non identico a com'è da vecchio. Anche le ambientazioni d'epoca mi pare potrebbero essere più accurate, però finora non ho studiato molto gli ambienti, mi riprometto di farlo.
E' vero anche che nelle storie ci sono degli anacronismi, come il superbowl ai primi del '900 e la ferrovia coast-to-coast costruita nella stessa epoca (mentre è della metà dell'800 all'incirca). Non amo gli anacronismi, ma non sono neppure un fanatico alla Don Rosa, anche da piccolo però criticavo gli anacronismi di Martina in Storia e Gloria, ma al tempo stesso quella saga mi piaceva un sacco comunque.
Così le storie le trovo piacevoli anche se avrei gradito meno anacronismi. Ma nel disegno la fedeltà al tempo avrebbe davvero dovuto essere maggiore, imho.
L'anacronismo più evidente è l'inizio del 4° milione, dove si vede una foto a colori del 1929, ma non esistevano foto colori a quell'epoca!
In verità alcuni usavano colorarle a mano, però i colori oggi sarebbero tutti ormai virati verso il seppia o il verdognolo. Non sarebbero stati così brillanti nemmeno appena fatte, perchè si usavano colori molto soft.
(per i pignoli, in verità esistevano delle foto a colori negli anni '20, ma era una procedura complessa che non credo venisse usata per l'uso popolare, solo per scopi professionali. Che io sappia la fotografia a colori per usi ordinari apparve nel 1935).
Aggiungo anche che l'idea di questa serie è una bella idea, molto accattivante.
Ho scritto il post a braccio e col telefono che ogni tanto squilla, quindi mi scuso se è un po' sconclusionato.