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Macchia Nera e il Buon Vicinato (Savini, Cavazzano)
Una storia strana, questa del Savini. Ma che io ho molto apprezzato. Il Macchia che ci recita non è propriamente quello che abbiamo visto nel Mistero di Macchia Nera o nel Doppio Segreto, ma a mio parere non siamo nemmeno così lontani. Difatti se è vero che la sceneggiatura non lesina alcune gag e siuazioni ironiche che capitano la vecchio Macchia, principalmente giocate sui vicini campagnoli che lo disturbano continuamente, il criminale che agisce nella storia è freddo e glaciale, serio nel suo piano di derubare il furgone dei dollari che stanno per andare la macero e che passa per quel paesello di provincia ogni mercoledì.
La ritengo dunque un ottimo esempio di utilizzo di Macchia oggigiorno, in cui è un vero e proprio criminale con la sua dignità ma che comunque può anche essere vittima dell'avverso destino. Inoltre le gag mi hanno divertito molto e il colpo di scena (telefonato per chi ricordasse un po' la fisionomia dell'insistente vicina di casa di Macchia) è comunque carino e ben usato. Complimentoni al Savini!
E complimentoni-oni a Giorgio Cavazzano: i disegni di questa storia sono da sbavo, è dura non bagnare le pagine del "Topo"! Macchia Nera vestito elegante è esteticamente bellissimo da vedere, io per rivedere un Macchia con certe espressioni ho dovuto aspettare La Vera Storia di Novecento. E' perfetto, un dandy del crimine perfetto in opgni movenza e posa. Applausi!

Storia simpatica, che dimostra una cosa importante: i cattivi possono essere usati in storie comiche senza diventare ridicoli.

Questo Macchia è il vero Macchia, quello del "Il mistero della pecora bianca" no.

Una storia molto interessante con un particolare utilizzo di Macchia Nera che ben riesce, anche grazie ai disegni di Cavazzano. Il voto presente sull'Inducks è ben meritato

Sì sì, letta una volta sola ma la ricordo con grande piacere perchè strappava sorrisi in continuazione. Ma anche il Macchia Nera di P. Murry veniva spesso tratteggiato in situazioni ridicole: ricordo una mezza "love story" con Maga Magò (Almanacco?).

Ma anche il Macchia Nera di P. Murry veniva spesso tratteggiato in situazioni ridicole: ricordo una mezza "love story" con Maga Magò (Almanacco?).

C'è una bella differenza però: quelle di murry erano ridicole come dici giustamente, questa è umoristica e macchia nera resta credibilissimo

Sono d'accordo con quanto detto da Bramo. Ecco, questa è una storia in cui riconosco il VERO Macchia Nera. Che qui non è quello dell'esordio o del doppio segreto, , ma non perde assolutamene nulla in credibilità.
E' una storia fondamentalmente umoristica, ed è in effetti molto divertente. Ma Macchia non ne esce affatto ridicolizzato. In fondo sta pur sempre progettando un crimine.
Ed è si un criminale intelligente, diabolico, raffinato, deciso. Ma non è un pazzo violento che aggredisce un vicino insistente.

Anzi, quello che vediamo qui è proprio come me lo sono sempre immaginato, così raffinato,  così insofferente di fronte a questi campagnoli ingenuotti e un po' invadenti, che affronta con la tipica tagliente ironia del "cittadino" un pò altezzoso e snob. Che poi è quello che è lui in fondo, no?

Ecco! Ho richiesto l'apertura di questo Topic ma avete già più o meno detto quello che volevo sottolineare io.
Macchianera non fa la figura del tonto, ma in questa storia tutto gli volge contro.

 E anche il più bieco dei criminali cosa può contro una iella nera e una vicina insistente?

Se ci legge, volevo fare i complimenti ad Alberto Savini per questa storia, una delle mie preferite in assoluto!
... e che Cavazzano

Tremo sempre quando vedo che viene ripescato un topic che aprii io nei primi anni di permanenza qui
Fortunatamente stavolta il post di apertura era qualcosa di decente, và, e rileggendolo non mi vergogno neanche (troppo) del Bramo del passato che lo scrisse.
Anzi, condivido ancora del tutto. E condivido anche con i commenti espressi oggi da voi, di conseguenza: un gran bel Macchia Nera, una sceneggiatura davvero ispirata che trova un contraltare perfetto nei disegni superbi di Cavazzano. Credo che il Macchia dandy disegnato da Cavazzano sia una cosa meravigliosa*

C'è una bella differenza però: quelle di murry erano ridicole come dici giustamente, questa è umoristica e macchia nera resta credibilissimo

Nulla da aggiungere, ovviamente. Maga Magò che corre dietro a Macchia Nera resta una delle pagine più nere del fumetto Disney, una di quelle cose da dimenticare. C'è differenza tra un prodotto kitsch e uno in cui l'umorismo appare genuino e ben implementato in una sceneggiatura che rispetta il personaggio e il lettore.


*anche quello di Turconi segue questa via, e infatti accomuno questi due approcci grafici al personaggio, che spesso si appoggiano non a caso a testi che tratteggiano così Macchia.

Maga Magò che corre dietro a Macchia Nera resta una delle pagine più nere del fumetto Disney, una di quelle cose da dimenticare

O quando faceva il pirata con i bassotti indossando quel cappello tipo napoleone (non so come si chiami quel copricapo!)

O quando faceva il pirata con i bassotti indossando quel cappello tipo napoleone (non so come si chiami quel copricapo!)

Ti prego, basta insozzare il topic di una bella storia con certi abomini...

Ti prego, basta insozzare il topic di una bella storia con certi abomini...

E' solo per farla risaltare di più

Domanda: questa storia del buon vicinato è quella dove macchianera si trova in un paesino di campagna con dei vicini un po rompi (ma, fondamentalmente, solo curiosi) che lo interrompono di continuo mentre lui progetta il colpo al portavalori? E lui si fa chiamare Ian Macacher, scrittore di gialli?

Domanda: questa storia del buon vicinato è quella dove macchianera si trova in un paesino di campagna con dei vicini un po rompi (ma, fondamentalmente, solo curiosi) che lo interrompono di continuo mentre lui progetta il colpo al portavalori? E lui si fa chiamare Ian Macacher, scrittore di gialli?

Esatto, quella dove ha il buon gusto di non chiamarsi Amarena Chic  

Esatto, quella dove ha il buon gusto di non chiamarsi Amarena Chic  

Allora dico che è una delle mie preferite con macchianera: il personaggio è ben caratterizzato, cerca di sopportare alla bell'e meglio le insistenze dei vicine stupendoli con le sue - non volute, ma necessarie - stravaganze da cittadino, tipo il portaombrelli sul tavolo o il pediluvio con acqua (salata?) a 36 gradi e mezzo
Non ho mai capito il perchè, ma mi faceva morire la scena dove il tipo dell'emporio, tutto serio, gli raccontava che suo nonno credeva che avrebbero sostituito la strada con un canale artificiale per i trasporti

Gran bella storia!
 

Una storia davvero molto, molto bella! Complimenti a Savini e a Cavazzano, che disegna un macchia spettacolare!