Ecco cosa dissero Luca Boschi e Leonardo Gori (con la collaborazione di Andrea Sani) nell'importantissimo libro di 20 anni fa "I Disney Italiani" (cui collaborò anche Alberto Becattini), riguardo la storia di Cavazzano:
"Quest'ultima storia di cui Cavazzano ha curato anche il soggetto, è stata disegnata in un raffinatissimo bianco e nero sfumato, che ha costretto l'autore a un terribile tour de force. A dire il vero, la "Grande Parodia" del cult-movie di Michael Curtiz (1942) non può dirsi riuscita al cento per cento: a parte l'eccezionale livello grafico, forse quanto di meglio sia stato realizzato nell'ambito dei fumetti Disney, il plot della storia risulta troppo vicino al film, e non è sufficientemente adattato al particolare mondo di Topolino e soci. Guido Martina, all'epoca delle sue parodie-capolavoro, ci avrebbe offerto un intreccio più fantasioso e disneyano, trattando il modello originale con meno rispetto, e riducendolo a un semplice "spunto" per le sue felicissime invenzioni narrative. Cavazzano, invece, forse intimorito dalla fama del veneratissimo film, ne segue l'intreccio alla lettera, senza voli pindarici che ne avrebbero sdrammatizzato il tono, leggermente serioso.
Malgrado queste riserve sulla trama, bisogna ammettere che in Casablanca Cavazzano rivaluta in modo egregio il personaggio di Topolino, portandolo al top della caratterizzazione psicologica: la sua prima apparizione nella storia è in controluce, al "Mickey's Cafe", nell'atteggiamento disincantato che fu del grande Bogey. Con un'aria da personaggio ormai "navigato", Topolino se ne sta nella veranda del suo locale a giocare a scacchi, o appoggiato al banco del bar a conversare col Commissario Basettoni. Cavazzano, tra le righe, sembra voler alludere in qualche modo alla sessantennale carriera del grande Mickey: reduce da mille avventure, adesso è un eroe stanco, e ne ha abbastanza di guerre e di guai. Ritornato in bianco e nero come ai suoi esordi nel 1930, con questa storia made in Italy Topolino sembra chiudere il suo ciclo. Certamente potrà vivere altre avventure, ma la fine ideale della saga sembra proprio essere qui a Casablanca, mentre Pippo suona per lui e per Minni As Time goes by...
Ancor prima di Casablanca, comunque, Cavazzano ha giocato a fondo col personaggio di Topolino. A questo proposito è emblematica L'incredibile avventura di Topolino (1985)..."
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Come potete vedere, questo è un volume dove non si aveva timore di essere un bel po' più critici coi pezzi forti di casa Disney