coa.inducks.org/s.php?c=YM+006La mia preferita dell'annata 1931, subito dopo Topolino e gli zingari.
La più divertente di quel periodo, composto quasi esclusivamente da storie prettamente comiche, e ce accorgiamo già all'inizio con il burrascoso incontro tra il protagonista e Ruffo Ratto, con quest'ultimo che perde continuamente i sensi per i motivi più vari e darà sempre la colpa al primo.
A seguire abbiamo la parte incentrata con i metodi di allenamento del suddetto campione, dopo l'intervento dei giornalisti (e la scena della foto
).
Poi facciamo la conoscenza con lo sfidante ("il mio fratellino"
) con la sua talmente esagerata da sembrare una sorta di prototipo di Bud Spencer; da notare il pronto soccorso creato appositamente per i tizi con cui si allena. Contemporaneamente al campo del campione: "Cammineresti avanti e indietro nervosamente al posto mio?"
Ma la scena più esilarante è quella dell'arrivo in paese dell'organizzatore e del manifesto con l'impiccagione pubblica. Tra l'altro ci ricorda che in passato le condanne erano viste come uno spettacolo: le piazze si riempivano per assistere a roghi, decapitazioni e ghigliottinamenti. Pare che il tutto servisse per distrarre il popolo dallo stato di povertà in cui i potenti lo teneva e dargli così un'occasione di sfogo.
Mi fermo qui per evitare di spoilerare a chi non l'avesse letta, ma lasciatemi solo ricordare il campione portato sulla sedia a rotelle con tanto di coperta sulle ginocchia, quasi fosse una vacchietta.
Non mi è piaciuta
l'evasione di Sgozza: con una spallata rompe il muro e i proiettili gli rimbalzano contro
. Va bene che all'epoca comparivo ogni tanto elementi inverosimili, ma qui si è esagerato.
PS: 4 giorni fa c'è stato il 110-imo anniversario della nascita di Gottfredson