Innanzitutto caro Lorenzo non averne a male se chiarisco subito il mio pensiero a proposito di quelli che tu chiami ‘errori’. Non condivido la continuity e pertanto le storie le vedo collocate nel loro periodo, del quale interpretano ed effondono la modernità – di certo non fisse negli anni cinquanta, ci mancherebbe altro - con ogni possibile occasionale elasticità e licenza riguardo tra le altre cose la tecnologia del prima, del dopo e del durante. Esempio di un caso : nel contempo la macchinetta di Paperino è quasi sempre la storica anni trenta in quanto vero classico, l’auto della polizia anni cinquanta o sessanta, la coupè di Rockerduck l’ultimo grido dell’anno della storia - poniamo del 1975 – proprio perché pienamente nello spirito del personaggio. Infatti elasticità e licenza dico ma sottolineo cento volte pertinente, a ragion veduta, opportuna, quasi invocata, MAI a sproposito. Ma capisco che i giovani del nuovo corso fatichino a capacitarsene (incasellati dalla rigidità di Rosa, e chiusa parentesi). Ti invito a leggere tutte le storie dei paperi di quel periodo per scoprire tu stesso che in questi ‘errori’ paradossalmente sta un fattore di fertilità inventiva ed inesauribile spirito, nonché ineguagliato successo, senza contare gli inequivocabili fattori di progresso sociale perfettamente leggibili che proprio NON ESISTEVANO negli anni cinquanta. Carl Barks è un grande e basilare maestro ma sono contrario ad assumerlo come metro di paragone assoluto per la ‘bravura’ degli altri.
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Detto questo mi piace l’entusiasmo di Lorenzo sul primo Paperinik e quindi sottolineo prima di tutto l’importanza del ruolo iniziale di costui come vendicatore dei soprusi che per molti anni Paperino ha dovuto subire da zio Paperone. Con questa riserva di potenza in Paperino che d’ora in poi sapremo esistere, benchè latente, anche nelle storie normali, la potenza economica di zio Paperone è finalmente perfettamente controbilanciata. Grazie ad Elisa Penna, agli altri autori, ai disegnatori. Questo fattore di equilibrio raggiunto tra i due paperi principali si situa non a caso alla fine degli anni sessanta, la sublime apoteosi delle storie papere x molti altri motivi secondo me.
1. Paperinik il diabolico vendicatore
La prima storia dunque vede questa vendetta compiersi, coinvolgendo anche Gastone, con ideale collegamento ad un personaggio ispirato a Fantomas e Diabolik con tutte le suggestioni del caso saporitamente reinterpretate in chiave papera. La fine della storia è leggibile sia come caso episodico che come prima di una serie. Lo snodarsi avventuroso e movimentato della vicenda che Lorenzo apprezza è tipico delle storie di Paperinik, però in alcuni casi trovo piacevoli anche sue vicende più statiche.
2. Paperinik alla riscossa
La seconda storia ci fa capire che il personaggio non sarà episodico. Infatti, da un lato continua ed esaurisce il collegamento con Fantomius rievocandone anche la compagna (un po’ Eva Kant, un po’ Catwoman), dall’altro chiarisce davanti ai parenti l’equivoco rimasto aperto che Paperinik potesse essere Gastone. Inoltre si introduce la complicità di Archimede così importante per le sue trovate tra cui il mitico stratagemma dell’armadio- ascensore con sottostante rifugio segreto (vedi Batman) che sarà ricorrente. La vendetta si compie qui principalmente contro Gastone.
3. Paperinik torna a colpire
Al principio i sospetti d’identità su Paperino e la cattiva nomea pongono problemi la cui soluzione sarà un ulteriore passo nella caratterizzazione fondamentale del personaggio. La fama di Paperinik, come Lorenzo correttamente rileva, risulta ora pubblica ma non troppo positiva all’inizio, mentre al termine arriviamo ad un gesto di generosità popolare alla Robin Hood (ispirazione che viene dunque ad aggiungersi a quella degli altri eroi menzionati) che lo fa benvolere. Anche il finale che allontana dai parenti il sospetto che Paperino sia Paperinik diventerà un classico, il quale rafforza ogni volta la segretezza dell’identità. Fantomius non è più nominato mentre sopravvive una menzione illustrata ai ruderi di Villa Rosa.