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http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2953-1
Un buon giallo di Panaro.
Seppur con poco spazio, i compagni d'infanzia di Manetta vengono caratterizzati bene, ed ho sempre sperato che Sonny tornasse, .
Un altro pregio della storia è la presenza da protagonista di Manetta, in una storia seria (quelle di Faraci le conto come comico/demenziali).
De Lorenzi sviluppa uno stile sempre più proprio, ma comunque buono. Nelle storie di stampo poliziesco il suo stile cade a pennello.

Insomma, la reputo meritevole, e vedrei bene una sua ristampa in un eventuale raccolta di storie del commissariato senza Topolino. Peccato che ancora non sia mai stata ristampata, neanche nel Big o nei Classici...

Il prologo, che presenta l'antagonista in azione, mi è piaciuto. Inoltre quella maschera da pagliaccio gli dava una rimarchevole aria da psicopatico.
La maggior parte delle storie con protagonista Manetta si basano in quantità non trascurabile su gag sulla sua stupidità: questa volta non è andata così ed è sicuramente un punto a favore della vicenda. Infatti uno dei pregi è non presentarci un ispettore non intelligentissimo, ma neanche demente.
Sulla trama, pur ben costruita, bisogna dire che Personalmente avevo sospettato . Quindi Panaro è comunque riuscito a non farmi prevedere il finale. Riguardo la soluzione del mistero, bisogna riconoscere che era già stato usato più volte in passato.

Vero! la maschera gli da un tono da psicopatico.
Il giallo , per me , è di un livello pari al caso parallax.
Sai Anton che pure io ho sospettato dello stesso?