https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1091-ALa vicenda prende il via nella sede dell'editore Typo Graffia, personaggio di creazione scarpiana che riconosce a sé stesso già nella prima tavola il merito di essere il più importante stampatore della contea poiché pubblica di tutto, dalle enciclopedie ai biglietti del tram.
Tuttavia, per il mese corrente il signor Graffìa si trova in grande difficoltà perché non sa che cosa lanciare sul mercato come nuovo "classico" da stampare per le sue rinomate edizioni.
Sarà un addetto alle pulizie colui che, inconsapevolmente, gli fornirà l'idea su ciò che potrebbe veramente richiamare l'attenzione di tanti lettori. Ovvero, il "codice degli affari" del titolo!
Da qui in avanti viene coinvolto ed assurge al ruolo di protagonista un dinamico e frizzante trio di personaggi paperopolesi, tutti dediti all'ambito affaristico-imprenditoriale: lo Zione, il suo acerrimo rivale Rockerduck e infine il fantasioso e poco avveduto affarista Filo Sganga.
La storia si legge che è un piacere nell'addentrarsi nelle dinamiche interpersonali che si innescano all'interno dello studio riservato da Typo Graffia ai tre imprenditori predisposti alla scrittura del nuovo "best seller" incentrato sul tema affaristico e prosegue con altrettanto godimento nei suoi sviluppi in esterna, laddove il trio Paperone-Rockerduck-Sganga viene spinto a compiere un periglioso viaggio in Asia Minore, ora sulle tracce del leggendario codice degli affari fenicio.
Adoro il modo tipicamente scarpiano di animare i personaggi, infondendo loro un entusiasmo ed una carica vitale che li fa vivere come fossero persone in carne ed ossa, pulsanti di una dinamicità e di un brio che li rende vivaci e che crea una immediata empatia con il lettore.
Gustosissimi i siparietti di Graffia con l'addetto alle pulizie, il fiutatore elettronico che capta potenziali affari redditizi per il multi-multi Paperon de' Paperoni (così come il suo modo di precipitarsi verso una nuova avventura e concreta fonte di guadagno), la simpaticissima quadrupla movimentata dove i tre imprenditori si rincorrono tra loro, le cornate che una volta giunto in quella che un tempo fu la terra abitata dai Fenici si becca Filo dal caprone che vive insieme al cavernicolo Hutnuk, discendente dell'antico popolo fenicio...
E qui mi fermo perché altrimenti dovrei citare praticamente ogni vignetta per il divertimento che ho provato nel leggere questa splendida storia nata dalla fervida mente creativa e dalla mano magicamente espressiva e ispiratrice di vita di Romano Scarpa, il fumettista Disney che più di ogni altro porto nel cuore per tutte le perle disneyane che ha realizzato nel corso della sua appassionata carriera di sceneggiatore e disegnatore.
E, a mio giudizio, "Zio Paperone e il codice degli affari" rientra di diritto nel novero dei gioielli della produzione scarpiana!