Ci saremmo accorti, almeno in maniera così netta, delle differenze nella concezione di Sisti del Razziatore, se non avessimo avuto l'opportunità di conoscerla prima della fine della storia?
Probabilmente no.
Avremmo letto la storia settimana per settimana e arrivati nel finale in cui salva Pk e rivisto almeno un po' del personaggio che conosciamo ed amiamo.
Ma sarebbe stata comunque una *buona* interpretazione del personaggio, coerente e soddisfacente nello spiegare i perché e i percome del comportamento di un personaggio con una sua caratterizzazione che è andata evolvendosi nel tempo?
Altrettanto, no.
E perché? Proprio perché il Razziatore non si spiega. Ed una spiegazione la doveva. Non solo al lettore, ma anche a Paperino stesso.
PKNA aveva la continuity ed in una continuity i personaggi che interagiscono fra loro hanno un *rapporto*. A differenza delle classiche storie autoconclusive, in cui i personaggi sono legati fra loro solo da situazioni statiche, status più o meno ampi che possono contemplare le relazioni più differenti fra loro senza svaccare più di tanto. Un meccanismo per cui:
Gambadilegno in una storia può essere il migliore amico di Topolino e in quella successiva tentare di ucciderlo senza che il personaggio venga snaturato.
E se in una storia Gamba tradisce Topolino, non c'è bisogno che il lettore sappia il *perché* e nemmeno è richiesto che i personaggi se lo chiedano. Il motivo è semplicemente che Gambadilegno è Gambadilegno, ed il semplice fatto che in ogni storia inizi con uno status quo sottaciuto, ma noto sia a lettore che personaggi, è una giustificazione sufficiente.
In parole povere Gamba viene esplorato, declinato, pure sputtanato, ma alla storia successiva non è cambiato niente, è sempre lui, lo stesso set di situazioni; occasionalmente se ne può aggiungere una nuova, ma senza che questa contraddica o prevalichi quelle precedenti. Il Razziatore no, evolve.
Ecco, la sensazione è che negli
Argini il Razziatore sia stato sostituito da Gamba con una cronovela.
Ora, prendiamo P&P, non per forza per magnificare il buon Artibani, ma perché è l'esempio più recente nella memoria dei lettori e l'antecedente nella continuity.
Quando il Razziatore frega Pikappa, questi si rammarica di non aver tenuto a mente che il predone
sta solo da una parte... la sua, ma al contempo si incazza e gli chiede conto delle sue azioni. Non basta sapere che è un CATTIVONE, vuole sapere il movente di una persona che conosce e che ha tradito la sua fiducia. Ed infatti il Razziatore gliene rende conto, si spiega, dà le sue motivazioni, lecite o meno che siano.
E quando il Razziatore torna nell'ultimo episodio Pk non si fida, l'altro gli rinfaccia di averlo appena salvato, i due si confrontano. Insomma, hanno un vero rapporto.
Ed è questo imho il segreto per riuscere a mantenere credibile un personaggio doppiogiochista ed un personaggio che è stato riesumato dopo che la sua storyline si era compiuta.
Ed è questo che manca negli Argini. Un confronto tra due persone che si conoscono. Il Razziatore può anche tentare di fregare Pikappa per il proprio tornaconto, ci mancherebbe, ma non è (più) il tipo di personaggio le cui azioni possono essere giustificate implicitamente con la sua mera appartenenza allo schieramento dei cattiwoni, non è (più) il tipo di personaggio il cui tradimento è talmente scontato da non doversi nemmeno chiedere cosa gli frulli in testa.
(Senza contare che anche i meri appunti di continuity dovrebbero pesare più di quanto si ritenga. Non solo, come ha sottolineato Mightypirate, il Razziatore ha tradito la precedente Organizzazione -e non importa quanto siano cambiate le gerarchie, semplicemente non ci si fida di un traditore... o, almeno, la cosa va spiegata- ma, soprattutto, è il Razziatore stesso a non avere motivo di fidarsi di un'Organizzazione che -again, restyling e gerarchie a parte- ha attivamente tentato di BRUTALIZZARE SUO FIGLIO. E' vero che in
Tempo al Tempo lavora ancora per loro... ma è altrettanto vero che lo fa proprio per tradirli e quindi non è un precedente)