Letto anch'io il secondo episodio di
Gli Argini del Tempo.
Mi dico soddisfatto: chiaramente siamo in un capitolo di passaggio, per cui non c'è più il "botto" della prima puntata che introduce l'avventura e non siamo ancora al punto in cui i nodi iniziano a venire al pettine con conseguente esalto. È il guado più duro per antonomasia, in una storia a più puntate, ma
Alessandro Sisti non sfigura nella prova, riuscendo a regalare in questo pezzettino del puzzle alcune informazioni interessanti sulla natura dell'inghippo temporale al centro della trama. Scoperto che il "predone volante" era proprio il buon vecchio Razziatore, ci si abitua in fretta a rivedere in azione il gallinaccio... anche se, come giustamente osservato, in alcuni atteggiamenti risulta quantomeno ambiguo, così come Lyla in alcune frasi.
I presupposti di sviluppo della trama sono più che attraenti, quindi: il capitolo in sé, al netto della bella spiegazione sul multiverso in salsa disneyana e a come questo concetto influisca sul pasticcio che Pikappa e Lyla devono risolvere, per il resto è costruito da alti e bassi, dove questi ultimi sono rappresentati dalla figura del tempoliziotto poco sveglio (soluzione narrativa che, posta così, mi pare forzata) e come già detto alcuni atteggiamenti di Lyla e Razziatore, che però troveranno certamente ragion d'essere - in un modo o nell'altro - nello sviluppo della storia.
Ho apprezzato le strizzate d'occhio lessicali in alcune frasi del Razziatore e la citazione al Duckmall Center
E ho apprezzato
Claudio Sciarrone: il disegnatore continua a sfornare gran belle tavole, ariose e con una prevalenza di vignette orizzontali lunghe e strette molto cinematografiche. Sempre in forma Lyla, stavolta ho apprezzato maggiormente i lineamenti del volto, e buono anche il suo Razziatore
Sono in fremente attesa per vedere come prosegue: già la prossima puntata dovrebbe offrire interessanti sviluppi!
Intanto
ho parlato anche sullo Spazio Bianco di questo episodio