altrimenti è come se le storie che abbiamo letto prima non contassero niente.
Sono d'accordo al 100%... almeno in linea di principio (sul caso particolare del Razziatore magari ci torno più giù - skippate al riassuntino se non volete sorbirvi tutto il pippone mentale
).
Non desideravo pignoleggiare o darti contro, ma solo riflettere sul... "progetto". Di progetto, proprio in senso di progettazione, in PKNA ce ne era ben poco. Ma PKNA era bello, erano gli anni '90 e alla fine tutte le (molte!) contraddizioni vengono abbuonate (la maggior parte di queste era di continuity, ma anche le relazioni tra i personaggi erano più mutevoli ed instabili di quanto memoria e nostalgia ci lascino credere).
PK2 il progettone generale ce l'aveva... e sappiamo che fine ha fatto.
E ora, questa New Era? Artibani sembra avere le sue idee, ma dall'intervista appare chiaro che non c'è alcun disegno generale e scarsissimo coordinamento fra autori. Ed è invece una cosa su cui, nel 2015, insisterei un pelo di più, specie se si tratta di rimettere in moto un universo narrativo riesumato dopo una decade abbondante.
Non pretendo certo i piani quinquennali citati da Sisti, ma... un'idea generale? Una minima comunanza fra più autori?
Quindi, ripeto: quale progetto? Ora è chiaro che non c'è, almeno se parliamo di una pianificazione più ampia, più a lungo termine della storia autoconclusiva. E quindi ritorniamo, o almeno pare, in un'epoca in cui gli autori fanno un po' storia a sé, chi scrive questo senza tener conto di quello, chi si porta avanti i suoi cicli e le sue idee, chi prende spunto sul lavoro altrui per andare in altre direzioni ecc. ecc.
Se poi i risultati *qualitativi* potranno essere tanto felici quanto quelli dei tempi che furono... è tutta un'altra storia. Fatto sta che se le cose stanno così, le discrepanze ci saranno e ce le teniamo senza poter di fatto incolpare più di tanto Tizio o Caio quanto piuttosto il (non)progetto.
Detto questo, sul caso specifico:
consideriamo che senza le parole di Sisti nell'intervista del Sollazzo la cosa non sarebbe nemmeno risaltata più di tanto.
Parliamo del Razziatore, personaggio voltagabbana fin dalla sua seconda apparizione e non vedo la sorpresa nel vederlo cedere alle "vecchie abitudini", tanto più che il suo precedente percorso era per lo più frutto di circostanze straordinarie.
E' vero, in P&P è un alleato, ma solo perché Odin sembra tenerlo per le p...iume (tant'è che prova a tradire Pk alla prima occasione) e possiamo immaginare che un futuro distopico dominato da Evron non faccia tanto piacere nemmeno a lui.
Ed è altrettanto vero che in
Tempo al Tempo si proponeva di appendere la cronovela al chiodo, ma... appunto, se lo proponeva e la microcontrazione ha un po' risolto la questione per lui.
Ora, non sappiamo ancora se è il Razziatore stesso ad avere provocato tutti i cronocasini degli
Argini o se sta approfittando del lavoro di terzi... ma, in ogni caso, non mi sembra tanto improbabile immaginare che un personaggio come il suo colga un'occasione del genere al volo, buoni propositi o meno.
La facile obiezione è: sì, ma tutto questo ci doveva/poteva essere detto in qualche modo nella storia. Vero.
Ma, da un lato, come detto sopra, la mancanza di un quadro generale rende questo tipo di accortenze un po' controproducente (non vai a mettere una toppa dove, secondo te, la falla non c'è!) e dall'altro questo è il tipo di situazioni inevitabile quando vai a riapescare personaggi (ed universi narrativi) le cui storyline si sono chiuse tempo fa.
TL; DR:
-Non c'è un progetto quindi abituiamoci alle discrepanze
-Le discrepanze sono insite anche solo nel recupero di Pk: abbiamo voluto la bicicletta, ecc. ecc.
-Nel caso specifico Sisti è senza colpe, però sarebbe cosa buona e giusta che questa New Era fosse frutto di idee concordate, anche a grandi linee e nei limiti di tutte le sbatte organizzative del caso
Capisco che due storie all'anno siano poche (ma aumentare a tre proprio non si può? )
No dai, preferisco tenermi meno storie che però puntino ad una certa qualità