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Perchè non parlare per una volta di una storia di Cimino che non sia la saga di Reginella o i racconti intorno al fuoco?
Ad esempio io adoro questa storia. C'è un grande zio Paperone (bellissimo quando si pente e decide di tornare nel pianeta) e un tema complesso come quello di come la troppa automazione possa diventare dannosa.
A voi come è sembrata?

Bella!!
E' una delle mie preferite del Cimino anni 60.
Mi pare fu stampata nei topolini 704-705 quelli che precedono la prima storia di Paperinik

Una gran bella storia! Interessante anche l'argomento dell'automazione che rende la gente incapace di muoversi. Con certi giovani che vedo in giro attualmente mi sa che stiamo avviandoci proprio in quella direzione.

Bella!!
 E' una delle mie preferite del Cimino anni 60.
Mi pare fu stampata nei topolini 704-705 quelli che precedono la prima storia di Paperinik

Già proprio quelli...una storia fantastica.
Cimino nei suoi anni migliori e il povero Luciano Capitanio (che purtroppo mancò a soli 35 anni poco dopo aver disegnato questa storia) da il meglio di se, al punto che per anni ho pensato fosse opera di giorgio Bordini.
Ci sono tutti gli elementi Ciminiani: il viaggio, lo strano popolo, l'amore parentale, la soffusa malinconia.
Una grande storia che ebbe una prova generale circa un anno prima in una storia molto simile pubblicata su un Almanacco...ma purtroppo non ricordo il titolo!

l'unica che ho trovato spulciando gli almanacchi potrebbe essere Zio Paperone paladino spaziale: Zio Paperone aiuta i piccoletti di un altro pianeta, dove vuole trasferire il suo denaro, contro una minaccia esterna (stavolta dei draghi e non delle macchine).

l'unica che ho trovato spulciando gli almanacchi potrebbe essere Zio Paperone paladino spaziale: Zio Paperone aiuta i piccoletti di un altro pianeta, dove vuole trasferire il suo denaro, contro una minaccia esterna (stavolta dei draghi e non delle macchine).

E' lei!
Molto, molto simile nello sviluppo e nell'approccio alle vicende.
Sembra proprio una versione "grezza" della rivolta delle macchine.

Questo è uno dei capolavori di Cimino e probabilmente la miglior storia disegnata dallo sfortunato Capitanio (riposi in pace). In poche altre storie Cimino arriverà a questi livelli di eccellenza assoluta, e i disegni di Capitanio sono funzionalissimi. Coronamento del Cimino stile pre-pausa.

Letta l'altro giorno, è una delle storie di Cimino che mi sono rimaste maggiormente impresse. Tratta tematiche importanti (faranno poi così bene tutti questi robot?) e i disegni sono godibili (chissà cosa ci avrebbe regalato ancora Capitanio...). Bello vedere anche come Cimino caratterizza Paperone. Voto: 9

Beh...qui Cimino utilizza uno dei classici moduli della fantascienza anni '50: le macchine che si ribellano ai propri creatori.
Niente di originale, ma Cimino riesce a non essere banale e a gestire la storia in modo praticamente perfetto dosando con sapienza tutti gli ingredienti del canone barksiano mettendoci la sua riconoscibilissima firma, facendo sentire il lettore, desideroso di essere per la durata di una storia cittadino paperopolese, a suo agio e "a casa".
Il mix è grandioso: il viaggio, lo strano, popolo, l'unità parentale uniti ai tipici prodotti ingegneristici ciminiani che qui troviamo ad attrezzare il Deposito che diventa veicolo spaziale e macchina "da guerra".
Probabimente la migliore storia di Cimino fino a quel momento.
Poi nei quattro-cinque anni a seguire ci saranno altri capolavori, ma questa è forse la sua prima storia assolutamente memorabile e quindi "classica".

Ho detto una stupidaggine.
La prima grande storia memorabile di Cimino è quella del sosia elettronico che è del '67.

Grande Mario! Hai ripreso il tuo stesso post perfezionandolo ma non devi flagellarti perchè nel commentare una storia tanto bella come la rivolta delle macchine può venire spontaneo abbandonarsi ai migliori complimenti.
Resta il fatto che sono entrambe due splendide storie che ci narrano dei turbamenti legati ad un argomento spinoso che ci ha accompagnati per un trentennio.

Ciao Gilberto,
begli anni erano quelli!
Fosse per me dedicherei una collana tipo "Uack!" solo a Cimino, poi una ai gialli di Martina, una a Cvazzano-Pezzin ecc. ecc.
Magari collane di una ventina di numeri ognuna, ma sicuramente tutti strepitosi.
Non come i Grandi Classici che sembrano album dei Rem.
Un pezzo strepitoso, forse due e il resto da lasciar perdere.
Spero di non aver urtato i fans dei Rem....

Si Mario concordo con la bontà di eventuali collane tipo Uack, e piu brevi, sui grandi maestri che hai citato. E quanto si potrebbe scrivere e raccontare di aneddoti curiosità e altro sulle pagine di queste testate!
Hai ragione, proprio begli anni quelli e...facci caso la "rivolta delle macchine" finisce con Zio Paperone che dice: "Il nostro amico (il monarca prima schiavo delle macchine e poi liberatosene in toto) è passato da un'estremo all'altro" e i nipoti che per bocca di Paperino rispondono: "Tutto sommato stiamo meglio noi, che siamo nel giusto mezzo! Eh eh". Già...nel giusto mezzo ...ma ...correva l'anno 1969....

Già correva l'anno del giusto mezzo, vero Gilberto, quel mitico   1969 attorno al quale sembrano concentrarsi tanti capisaldi della modernità !

Parlando della storia davvero si potrebbe intavolare una discussione, basti in ogni caso dire che l'estremizzazione dell'incapacità di movimento è uno spauracchio molto efficace !

Concordo con Mario sul grande progresso di Capitanio nell'ultimo periodo, che lo fa essere simile ai disegnatori migliori.

Concordo con Mario sul grande progresso di Capitanio nell'ultimo periodo, che lo fa essere simile ai disegnatori migliori.

Ed è giusto che ogni tanto lo ricordiamo per tributargli questi onori.
Quando ho conosciuto Cavazzano ad una fiera ad Albissola qualche anno fa, stavo per chiedergli di suo cugino Capitanio, ma poi ho pensato di essere inopportuno e ho lasciato perdere.