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Paperino e l'eco magica (Barks)

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PolliceSu   (1)

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PolliceSu   (1)
    Re: Paperino e l'eco magica (Barks)
    Risposta #15: Sabato 21 Nov 2015, 15:16:46

    Banalotta?
    Banalotta?!?!
    Un concentrato di comicità che esprime al meglio il genio umoristico di Barks, altro che banalotta. Una delle migliori ten-pagers di tutti i tempi. Nel mio modesto parere.
    Non esageriamo non c'e' solo Barks che fa ridere. Per esempio le brevi di Bosco delle pillole di Pico fanno molto piu' ridere di questa breve.

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      Re: Paperino e l'eco magica (Barks)
      Risposta #16: Sabato 21 Nov 2015, 16:54:41
      Strappa qualche sorriso.
      A me fa molto più ridere una qualsiasi breve di Bosco.

      L'umorismo è soggettivo, indubbiamente.
      A me è Bosco strappare qualche sorriso, mentre l'eco magica mi fa proprio ridere di gusto. E non perché l'ha scritta Barks, ma perché la trovo proprio molto divertente.
      I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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        Re: Paperino e l'eco magica (Barks)
        Risposta #17: Sabato 21 Nov 2015, 21:48:17
        C'è umorismo e umorismo.
        Gli Andiamo al cinema di Bosco sono un po' gli eredi dei Mercoledì di Pippo, con una risata molto spontanea (non per questo viziata come il sarcasmo di autori più "estremi"). Io personalmente trovo Bosco (e Faccini) uno dei pochi che mi fa davvero, ma davvero ridere nelle brevi.
        L'umorismo di Barks è, per certi aspetti, una marea: un montare di elementi, di espressioni (la celestiale pulizia magnetica dei disegni è fondamentale), di scelte verbali (in tutte le traduzioni riesce a passare la capacità irripetuta di accostare le parole; le stesse parole in grassetto dànno un senso del tutto peculiare al discorso), che si sviluppa su linee molto precise anche se intrecciate; pensate all'ostinazione di Paperino, a quante storie si reggano magnificamente su di essa: è perché, vignetta dopo l'altra, la valanga comica si potenzia di continuo. (Paperino e la piscina, Paperino e i grilli magici, la più articolata Paperino mago della pioggia)
        L'umorismo di Barks è anche un umorismo di situazioni, piuttosto (oltre) che di battute. Quindi è più facile che facciano ridere tre vignette di fila che non una singola. Penso poi alla sequenza, in Paperino e la grotta delle sirene, in cui Paperino mangia delle pillole per la pressione e si gonfia bottarianamente, concludendo: "c'è sempre qualcosa che non si sa": tre-quattro vignette; e io rido come un matto tutte le volte che ci ricapito ;D
        Peraltro fra le cose belle di questa storia, l'eco magica, ci sono dettagli anche piccoli, che non scatenano il riso ma "montano la situazione", come l'impareggiabile becco di Paperino atteggiato a trombetta. Cose che, ripeto, non possono fare una storia, ma fanno uno stile, nel caso presente uno stile formidabile.

        Attenzione però: non vorrei aver dipinto l'umorismo di Barks come un umorismo "delicato", prezioso, riposto; anzi la risata è spesso forte e diretta; ma la polvere da sparo per questa risata è proprio quel sostrato stilistico che si respira ad esempio in storie come questa, che condiscono e predispongono le cannonate anche frequenti (Paperino e la piscina: fatevi assorbire dalla storia e riderete come dementi; leggetela alla ricerca della battuta e sorriderete, al più).

        Per chiarire (spero) definitivamente il concetto, riporto una frase di Tito Faraci: "Se disegna Silvia Ziche farebbe ridere anche la lista della spesa". Ebbene, Barks può mettere in campo spunti molto idioti, come Paperino che dà la caccia alle cavolaie, e insistere, caricare i toni facendoci ridere come pochi; e il segreto sta nel costruire l'umorismo a catena, una vignetta sull'altra. L'epiteto di "ten-pager" dovrebbe sottolineare soprattutto la forte coesione che l'umorismo di Barks possiede, e che rende tanto più miracolose le storie lunghe. Per queste ultime, però, subentrano elementi ulteriori, che giustificano lo stare in piedi del "miracolo"; il rapporto con l'ambiente, per esempio, diventa più articolato che dare la caccia alle cavolaie, e le azioni dei personaggi sono più armonizzate (in senso lato; se vogliamo anche per opposizione), più organizzate in rapporto ad un contenuto narrativo aggiuntivo... eccetera...
        Ma questa è un'altra storia :)
        « Ultima modifica: Sabato 21 Nov 2015, 21:49:10 da A.Basettoni »

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        Monkey_Feyerabend
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        PolliceSu   (2)
          Re: Paperino e l'eco magica (Barks)
          Risposta #18: Martedì 24 Nov 2015, 22:10:46
          Condivido l'analisi del dominatore. Ci sarebbe anche da fare una distinzione tra le ten-pages dei '40 e quelle dei '50.
          In quelle degli anni '40 - di solito quelle che preferisco - la dinamica è spesso quella dell'escalation. Per qualche ragione destabilizzato, Donald si acciglia e ingaggia una battaglia contro una qualche componente dell'ambiente in cui si muove: i nipotini, il costo della vita, Gastone, animali che gli invadono la casa o altri elementi della natura o fenomeni della società. A ogni momentanea sconfitta (mediamente 'na mazzata presa ogni pagina e mezza o due) il papero rialza la posta, quasi subito sconfinando nel territorio del paradosso. Quanti soldi spende per esempio in l'Eco Magica per portare avanti una battaglia con i nipoti nata dal fatto che non volesse dar loro qualche cent per andare al cinema?
          Questo atteggiamento paradossale è tanto più impressionante e comico perché noi abbiamo chiara la percezione che il Donald di Barks non è un folle o uno scemo. Anzi, è un uomo che mostra spesso intelligenza, buon senso, finanche cultura e gusto del vivere. Non è neanche più il burlone di Taliaferro&Karp che va a rompere le scatole agli elementi della natura o all'ordine costituito, e meritatamente ne subisce la reazione (per quanto sia molto bello vedere il progressivo trasformarsi del Paperino delle strisce in quello di Barks, e il meglio io l'ho trovato nel mezzo del cammino, tipo una delle mie preferite ten-pages è questa:  http://coa.inducks.org/s.php?c=W%20WDC%20%2052-02).
          Il Paperino delle ten-pages di Barks fino al 1950 è l'uomo comune che attacca il mondo (quasi mai è il mondo ad accanirsi con lui). In qualche modo, a suo modo, quel Paperino vive a fondo la vita. E noi tra 'na risata e un'altra non si può fare a meno di ammirarlo.
          Vabbe' pipponi a parte, ovviamente il tutto si regge a meraviglia perché il ritmo di Barks è ben cadenzato, la messa in scena è da capogiro, il disegno è sinuoso e accattivante, e soprattutto - elemento a mio avviso mai abbastanza sottolineato - il Donald di Barks fino al 1949 è di un'espressività facciale funambolica. Quello che più mi fa ridere è la reazione visuale di Paperino alla gag, più ancora che la gag in sé. Prendete la prima pagina di questa storia: http://coa.inducks.org/s.php?c=W%20WDC%20%2087-02, una delle mie tavole preferite in assoluto.
          Ora, non tutte le storie sono dei capolavori: c'è spesso un elemento di routine, e comunque qualche gag suona oggi un po' telefonata (ma quell'uomo le faceva prima della seconda guerra mondiale, non so se è chiaro...). Però io non ho visto niente di quel livello a fumetti.

          Le ten-pages degli anni '50 le conosco meno, ma sin dal 1951 si nota la scomparsa di quella dinamica di cui sopra. Resta però il clima da commedia umana. Anzi aumenta, e l'humor si fa più sottile. Non ci si sganascia più come con quelle del decennio precedente, ma si sorride dalla prima all'ultima vignetta. Mi chiedo come si faccia ad amarle da giovanissimi. Io sono dovuto diventare adulto e sufficientemente schiaffeggiato dalla vita prima di apprezzare qualcosa di Barks. Lo stile di disegno nei '50 cambia - per i miei gusti regredisce, francamente - e il suo Paperino perde anche molto di espressività. Comunque anche nei '50 ci sono dei capolavoretti, sia chiaro.
          « Ultima modifica: Mercoledì 25 Nov 2015, 10:07:02 da Monkey_Feyerabend »

            Re: Paperino e l'eco magica (Barks)
            Risposta #19: Martedì 24 Nov 2015, 22:23:08
            Comunque L'eco Magica manca della cannonata finale. Ma nel suo svolgimento è uno dei migliori esempi di quanto dicevo sopra. Ottima storia.

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            cianfa88
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            PolliceSu
              Re: Paperino e l'eco magica (Barks)
              Risposta #20: Mercoledì 25 Nov 2015, 18:36:19
              A me fa molto più ridere una qualsiasi breve di Bosco.


              Vabbè dai, va bene il de gustibus, ma...

              Nelle storie lunghe qualcuno (es. Scarpa, Don Rosa) talvolta è riuscito a ergersi a livello di Barks....ma nelle storie brevi il suo genio è ineguagliato!

                Re: Paperino e l'eco magica (Barks)
                Risposta #21: Mercoledì 25 Nov 2015, 19:54:45
                Per quanto mi riguarda le cose più belle in assoluto le ho trovate in certe  brevi di Rosa. Che però non hanno nulla a che vedere con quelle di Barks, umoristicamente sono quasi agli antipodi, i paragoni lasciano il tempo che trovano. Resta il fatto che la costante qualità nonostante la frequenza di produzione allucinante (una decina di ten-pages l'anno?) fanno di uncle Carl il maestro assoluto del genere.
                « Ultima modifica: Mercoledì 25 Nov 2015, 19:56:30 da Monkey_Feyerabend »

                  Re: Paperino e l'eco magica (Barks)
                  Risposta #22: Mercoledì 25 Nov 2015, 20:11:06
                  Che poi ora che ci penso...maestro di quale genere? Voglio dire, esiste nel fumetto umoristico qualche esempio di fumetto simile alle ten-pages di Barks? Non nel recinto Disney, per quel poco che so (ma ne so davvero poco, felice di essere smentito da qualcuno qui). E fuori dal mondo Disney? In teoria mezzo mondo del fumetto si dice influenzato dal genio di Barks. Ma un autore/personaggio alla Barks brevi in senso stretto? È una questione che mi intriga...
                  « Ultima modifica: Mercoledì 25 Nov 2015, 21:53:48 da Monkey_Feyerabend »

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                  Monkey_Feyerabend
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                  PolliceSu   (1)

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                    Re: Paperino e l'eco magica (Barks)
                    Risposta #23: Venerdì 25 Dic 2015, 18:35:32
                    Che poi ora che ci penso...maestro di quale genere? Voglio dire, esiste nel fumetto umoristico qualche esempio di fumetto simile alle ten-pages di Barks? Non nel recinto Disney, per quel poco che so (ma ne so davvero poco, felice di essere smentito da qualcuno qui).


                    D'improvviso mi è balenata in mente una risposta a questa mia stessa domanda. :)
                    Mi è capitato di leggere un paio delle molte storie firmate Milton&Jippes pubblicate tra la fine dei '70 e i primi anni '80 (neanche le più apprezzate, a voler fare fede ai voti sull'inducks).
                    Ora, parecchi autori hanno ripreso il formato "dieci pagine con quattro strisce per pagina" delle brevi di Barks: gli americani John Lusting e Don Rosa per esempio, o gli stessi Freddy Milton e Daan Jippes quando hanno messo termine al loro sodalizio, e immagino anche altri in nord Europa. Ma ognuno ha fatto le sue cose senza tentare di imitare l'umorismo Barksiano.
                    Ecco, la coppia Milton-Jippes invece cercava volutamente ed esplicitamente di riprodurre Barks. La messa in scena sintetica, le dinamiche tra Donald e gli altri personaggi...per non parlare dello stile di disegno, quasi agli antipodi rispetto a quello dei lavori di Jippes più recenti, comprese le sue storie in collaborazione con Barks stesso.

                    Quel paio di cose che ho letto, pur non entusiasmandomi, mi sono abbastanza piaciute:
                    http://coa.inducks.org/s.php?c=H%2078dd06
                    http://coa.inducks.org/s.php?c=H%2082053



                    Va precisato che Milton e Jippes agli inizi lavoravano in simbiosi, sceneggiando e disegnando a quattro mani. Cioè a due matite. Vabbe' avete capito.

                    Lo so che sono out topic, scusate, non esitate a spostare queste elucubrazioni dove volete  :(
                    « Ultima modifica: Giovedì 31 Dic 2015, 10:52:15 da Monkey_Feyerabend »

                     

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