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Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"

0 Utenti e 19 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

    Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
    Risposta #150: Martedì 30 Giu 2009, 10:49:51
    Perché il periodo d'oro di Scarpa è durato così poco? :-?
    E' risaputo: è stata una scelta dovuta al bisogno di mantenere la famiglia, che quando scriveva quelle storie ancora non aveva. però, quando raramente ha scritto qualche storia negli anni in cui abitualmente disegnava solo, si vedeva che era Scarpa.
    [size=8]Vedi Pippo e i parastinchi di Olimpya.[/size]
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      Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
      Risposta #151: Martedì 30 Giu 2009, 11:55:56
      Pippo e i parastinchi di Olympia è un esempio di una grande storia con Pippo protagonista: http://www.dimensionedelta.net/scarpa/parastinchi.html
      E' vero però che, come in Gottfredson e a differenza che in Martina, Pippo è una presenza sì frequente ma non pressochè fissa al fianco di Topolino, forse anche perchè gli sembrava preferibile disegnare accanto a Mickey personaggi di statura uguale o leggermente inferiore (Eta Beta, Atomino, Bruto).

        Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
        Risposta #152: Martedì 30 Giu 2009, 12:02:21
        Pippo e i parastinchi di Olympia è un esempio di una grande storia con Pippo protagonista: http://www.dimensionedelta.net/scarpa/parastinchi.html
        E' vero però che, come in Gottfredson e a differenza che in Martina, Pippo è una presenza sì frequente ma non pressochè fissa al fianco di Topolino, forse anche perchè gli sembrava preferibile disegnare accanto a Mickey personaggi di statura uguale o leggermente inferiore (Eta Beta, Atomino, Bruto).
        Be', come scelta grafica forse effettivamente è preferibile...
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          Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
          Risposta #153: Martedì 30 Giu 2009, 12:58:31
          E' risaputo: è stata una scelta dovuta al bisogno di mantenere la famiglia, che quando scriveva quelle storie ancora non aveva. però, quando raramente ha scritto qualche storia negli anni in cui abitualmente disegnava solo, si vedeva che era Scarpa.
          [size=8]Vedi Pippo e i parastinchi di Olimpya.[/size]

          Direi piuttosto che si vedeva che era stato Scarpa.
          Non vorremo paragonare i parastinchi a tapioco VI, mi auguro? ::)

            Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
            Risposta #154: Martedì 30 Giu 2009, 13:16:38
            Io comunque ho trovato PIPPO E I PARASTINCHI DI OLIMPIA alquanto noiosa e molto ma molto tirata, come le "Paperolimpiadi".
            So comunque che è stata spesso assemblata con un secondo episodio sempre di Scarpa, ma non ho mai capito come fosse in realtà la questione. :-?
            « Ultima modifica: Martedì 30 Giu 2009, 13:16:55 da Flo »

              Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
              Risposta #155: Martedì 30 Giu 2009, 14:05:10
              So comunque che è stata spesso assemblata con un secondo episodio sempre di Scarpa, ma non ho mai capito come fosse in realtà la questione. :-?
              http://www.dimensionedelta.net/scarpa/parastinchi.html
              Spero ti basti ;)
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                Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                Risposta #156: Sabato 7 Nov 2009, 10:38:25
                "Destra" e "Sinistra" sono, infatti, due categorie superate da una "zona grigia" in cui, con le dovute sfumature, tutti ormai (e per fortuna) ci ritroviamo, e, ai quei tempi, Scarpa si trovava. Quindi sono d'accordissimo: non semplifichiamo. E poi ricordo che quelle pretestuose polemiche su Minnotchka uscirono già prima che il Maestro terminasse la sua lunga storia.   ::)
                Mi limiterei, timidamente, a chiosare che non è affatto così. Le divisioni tra destra e sinistra, progressisti e conservatori eccetera sussistono ed esistono benissimo tuttora (e per fortuna): io non vorrei mai essere infilato in una "zona grigia" con un leghista o con un berlusconiano, me ne vergognerei profondamente. E non credo che il maestro Scarpa volesse essere messo in una "zona grigia" con un sacco di altre posizioni lontana dalla sua. Le distinzioni e gli schieramenti opposti ci sono eccome, con il caveat che in realtà, in fondo, ognuno fa schieramento a sé, se è dotato d'intelligenza, pur riconoscendosi, genericamente, molto più in certi schieramenti che in altri.
                Da quello che posso vedere, specie in queste storie, Scarpa era, decisamente, un tradizionalista nei valori - il che non vuol dire fascista, ma non vuol dire nemmeno progressista. Ci sono i buoni, ci sono i cattivi, i buoni vengono premiati ed i cattivi vengono puniti. L'essere antidittatoriale non è fascismo - anzi, dovrebbe stare esattamente dalla parte opposta. La critica agli "ugualisti" non mi stupisce eccessivamente: sicuramente, in Topolino, Scarpa ha incarnato perfettamente una visione etica e "politica", nel senso più ampio del termine, molto "americana" nel senso che ruota intorno all'individuo: è l'individuo, con le sue capacità, il suo impegno e la sua "iniziativa" a migliorare il mondo intorno a sè, ed il Topolino di Scarpa, attivo, arguto, intraprendente, avventuroso, "eroe della quotidianità", è l'incarnazione del merito individuale, esattamente come per i criminali delle storie di Scarpa - almeno per quello che ho potuto leggere io - non c'è la minima giustificazione di stampo sociale: hanno la loro responsabilità individuale e vanno puniti. Sono, simmetricamente, varie incarnazioni della colpa individuale. Non è un tipo di etica in cui mi riconosco più di tanto, visto che a me sono sempre interessate molto di più le "ragioni di chi ha torto", ma sicuramente è un'etica che mi piace leggere nelle storie Disney, molto più delle etiche alla Martina in cui troppo spesso anche i personaggi principali sono gretti, meschini ed infingardi. Non è uno scandalo scrivere storie in cui ci sono i buoni ed i cattivi. E' probabilmente semplificante e richiede, secondo me, di non essere utilizzato come filtro interpretativo per la realtà di tutti i giorni, ma sicuramente è molto più disneyano e molto più "umano" di molta altra tradizione. Tanto per acchiappare un esempio da un altro campo di letteratura, io adoro "Il signore degli anelli", perché è una storia meravigliosa, scritta benissimo e piena di genialità e poesia. Ciò non fa assolutamente a pugni col fatto che la sappia intrisa di conservatorismo fino al midollo, tanto da diventare un libro-simbolo di  certe culture politiche che mi danno la nausea, o col fatto che ideologicamente e nella quotidianità mi senta molto più vicino a fantasy "di sinistra" quali Dragonlance o Death Gate, in cui il bene ed il male sono sempre relativi ed in equilibrio ed i veri "mali" sono intolleranza, incomprensione, guerra ed assolutismo etico. Ma Tolkien era un genio ed un poeta, e Scarpa pure :)
                « Ultima modifica: Sabato 7 Nov 2009, 13:59:04 da Xar »

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                  Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                  Risposta #157: Sabato 7 Nov 2009, 14:35:21
                  Mi limiterei, timidamente, a chiosare che non è affatto così. Le divisioni tra destra e sinistra, progressisti e conservatori eccetera sussistono ed esistono benissimo tuttora (e per fortuna)
                  Perfettamente d'accordo con te, il fatto che ovviamente i concetti di destra e sinistra si siano evoluti rispetto alle epoche passate non vuol dire per fortuna che una distinzione, anche abbastanza netta, non ha più senso

                  io non vorrei mai essere infilato in una "zona grigia" con un leghista o con un berlusconiano, me ne vergognerei profondamente.
                  I riferimenti alla politica reale e i relativi commenti li lascerei però fuori da questo forum se non nella sezione off topic ;) Non è ovviamente una critica a te che hai legittimamente espresso la tua sensazione a riguardo al concetto di zona grigia... però anche quando, come in questo caso, è Topolino stesso che parla di politica secondo me è meglio affrontare il tema in maniera più ideologica che non in chiave di stretta attualità

                  E non credo che il maestro Scarpa volesse essere messo in una "zona grigia" con un sacco di altre posizioni lontana dalla sua. Le distinzioni e gli schieramenti opposti ci sono eccome, con il caveat che in realtà, in fondo, ognuno fa schieramento a sé, se è dotato d'intelligenza, pur riconoscendosi, genericamente, molto più in certi schieramenti che in altri.
                  Anche su questo mi trovo perfettamente d'accordo (soprattutto sul "se è dotato di intelligenza" ;D)


                  A questo punto esprimo la mia opinione sulla storia. Dal punto narrativo ho poco da eccepire, non sarà certamente il capolavoro di Scarpa ma secondo me resta un'ottima storia e le pur comprensibili polemiche che ne sono seguite non ne compromettono assolutamente il risultato finale. I pochi punti deboli dell'intreccio stanno secondo me nell'espediente narrativo usato per fare scoprire la verità su Sberleff a Minnotchka che è davvero banale e nel fatto che i dialoghi, in molte parti della storia, sono un pochino fiacchi, o comunque non brillantissimi come ci si potrebbe aspettare dall'autore. Per il resto personalmente non condivido le altre critiche mosse all'impianto narrativo nel corso della discussione. L'uso, ad esempio, di un Pippo abbastanza out of character per aver avuto l'idea geniale della pianta viene imho corretto, ripristinando la "demenzialità" e la stravaganza del personaggio, alla fine della storia quando si scopre che non era stata una sua alzata d'ingegno ma una notizia che aveva letto in sala d'attesa dal dentista.
                  Venendo invece al contenuto... credo che sia inutile ribadire che ognuno di noi sa perfettamente che il contesto socio-politico-economico in cui sono ambientate le storie disney è sicuramente quello occidentale e capitalista e che non c'è spazio per deviazioni in quel senso e che, a prescindere dalle proprie idee, le accettiamo e le apprezziamo. Ma, pur restando la storia bellissima, secondo me qui Scarpa ha esagerato. Premetto che anche io sono un convinto antiugualista (ma, riprendendo quanto detto da magnifico snello sopra, non datemi del fascista sarebbe un insulto gratuito) ma vedere su Topolino tutti quei riferimenti e quelle accuse esplicite, e non lasciate intendere come sottotesto, al comunismo mi ha dato un po' fastidio... per non parlare del Topolino (personaggio) predicatore per le strade di Parigi che, pur dicendo cose che condivido in pieno, mi è risultato abbastanza antipatico... finchè Topolino (fumetto) esprime una sua visione del mondo e della società ok, come ho detto prima lo si sa e lo si apprezza o no per quello che è... ma quando si mette a fare indottrinamento esplicito secondo me non va bene. Con questo non voglio accusare Scarpa di qualcosa dato che ha legittimamente espresso i suoi convincimenti personali, ma riguardo al presunto divieto di ristampa della storia, se di fatto è una censura e quindi deplorevole, si può ragionevolmente supporre che, per ragioni di marketing e non sicuramente ideologiche dato che la Disney non sarà di certo un covo di ugualisti, sia stata presa la decisione che, per evitare di allontanare lettori infastiditi da un Topolino così etichettato, la storia non venisse riproposta. Non so se Scarpa volesse davvero scrivere una "parabola" anticomunista o se, magari prendendo spunto dall'attualità, volesse scrivere una semplice avventura e la situazione gli sia sfuggita di mano. C'è da dire che però nel secondo caso mi sembra strano che non avesse previsto il potenziale polemico di una storia che, anche se uscisse adesso che non c'è più nessun partito comunista che siede in parlamento, farebbe imho ampiamente discutere. Figuriamoci nell'autunno del '92, a soli tre anni dalla caduta del Muro di Berlino e a nemmeno un anno di distanza dalla caduta dell'URSS, con gli animi ancora infiammati...
                  Ad onor del vero c'è poi anche da notare poi due cose. In primis una autocritica della società occidentale (forse mi sbaglio ma mi sembra abbastanza palese) quando Topolino, parlando delle elezioni, mostra alcuni manifesti elettorali affissi sui muri di Parigi in cui sono raffigurati tre candidati a sindaco in concorrenza fra loro ma con i nomi praticamente uguali (Dumont, Duvont, Dupont) e tutti ritratti con elementi angelici (ali, aureola ecc. ecc.) visibilmente falsi. E c'è anche da dire che nel finale si precisa che, dopo la destituzione di Sberleff, verranno adottate libere elezioni ma Minnotchka e gli altri manterranno le proprie idee. Ma imho, dopo quanto letto nel resto della storia, non bastano queste due cose a mitigare il chiaro stampo di parte della storia. In conclusione ribadisco che comunque resta una bellissima storia, di quelle epiche come piacciono a me, che fanno e faranno sempre discutere e che non si confonderanno mai nella massa delle "infinite" storie disney. Opera di uno che resta un grande, grandissimo autore.

                  *

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                    Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                    Risposta #158: Sabato 7 Nov 2009, 15:05:20
                    Mi limiterei, timidamente, a chiosare che non è affatto così. Le divisioni tra destra e sinistra, progressisti e conservatori eccetera sussistono ed esistono benissimo tuttora (e per fortuna): io non vorrei mai essere infilato in una "zona grigia" con un leghista o con un berlusconiano, me ne vergognerei profondamente.
                    Ma perchè estrapolare una frase buttata lì 10 mesi fa? :-? (Dopo così tanto tempo, mi stavo pure dimenticando della cosa... :P)
                    Il discorso sulla "zona grgia" (da leggersi, dal mio punto di vista, come sinonimo iperbolico di "liberal-democrazia" o "social-democrazia", con le dovute sfumature) era venuto fuori dopo che qualcuno aveva dato a Scarpa del fascita (e a Martina del comunista). Era venuto fuori dopo semplificazioni inaccettabili (basta leggere tutto il topic o altro in giro), al fine di affermare che non esistono quelle due sole categorie politiche, che chi non è progressista non è per forza di cose "fascista" (e viceversa) e che le medesime categorie sono state ormai superate (nella maggior parte dei casi) dalla Storia! (In altre parole: tutte queste massiccie differenze e questi blocchi così contrapposti che, mi pare di capire, tu ancora vedi, almeno in tutto il mondo democratico, io proprio non li percepisco più. In altre parole ancora, fatico a scorgere, nel bene e nel male, ideologie "forti" al giorno d'oggi).
                    Sul resto, mi pare che siamo d'accordo e quanto intendevo l'hai toccato pure tu.
                    Detto questo, concordo con Maxi: basta OT di sociologia politica spicciola. ;)
                    « Ultima modifica: Sabato 7 Nov 2009, 15:33:28 da iuventuri »

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                      Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                      Risposta #159: Sabato 7 Nov 2009, 23:27:54
                      Vedo che le "polemiche", in senso buono, su questa storia sono sempre presenti. Per quanto mi riguarda mi importa poca delle idee politiche e no di scarpa, perchè di destra o di sinistra che fossero, non ho mai trovato nelle sue storie niente che fosse meno che educativo. A volte un pò manicheo, questo sì, ma insomma è pur sempre fumetto disney, non può essere questo un limite delle storie di scarpa.
                      Il problema consiste secondo me essenzialmente nel fatto che la storia è vecchia già alla sua nascita. Mi spiego: il film a cui si ispira è degli anni '30, in un contesto sociale che dava una logica alla critica presente in esso. La storia di scarpa esce nel '92, quando l'unione sovietica non esisteva neanche più! Inoltre l'autore non ci mette praticamente nulla di suo, ripropone la storia così com'è con solo gli accorgimenti indispensabili per calarla nell'universo disneyano ma non c'è una opera di riscrittura. E il risultato è pesante dal punto divista della lettura. Il film, che io ho visto molto tempo dopo aver letto il fumetto, non è che brilli per il soggetto, ma si regge molto e a meraviglia sulle trovate, sulle gag, su una comicità delicata ma che ogni tanto si concede degli sberleffi, stesse cose che ho ritrovato nell'unico altro film di lubitsch che ho visto, "vogliamo vivere". Tutto questo in "minnotchka" non c'è, c'è solo la riproposizione di una storia già datata, con gag fiacche e personaggi stereotipati. A mio parere, scarpa avrebbe dovuto fare qualcosa di più se voleva riproporre "ninotcka", attualizzarla, cambiare bersaglio eventualmente, per esempio in quel periodo sarebbe stata molto più indicata una minnotckha con gli occhi a mandorla ;)

                      *

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                        Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                        Risposta #160: Domenica 24 Ott 2010, 20:46:15
                        Ho letto per la prima volta la storia in versione cartacea.
                        Elementi "politici" a parte, ho notato che, a differenza che nelle precedenti strips-stories, manca Bruto al fianco di Topolino e che nel finale Zenobia viene frettolosamente "eliminata" dalla  vita dei nostri amici (del resto nessun autore al di fuori di Scarpa l'ha mai utilizzata). Stupisce che Pippo non mostri nessun dispiacere per la sua decisione di restare a Parigi (anche se le promette che tornerà presto a Parigi e ad Euro Disney: chissà se l'elemento promozionale della storia era un'idea di Scarpa o gli era stato "suggerito").
                        Blanda conclusione per una love story mai veramente decollata, come pure mi risultano poco convincenti i facili entusiasmi manifestati dai personaggi in diverse circostanze.
                        Passando agli elementi centrali della storia, Scarpa riprende elementi dal Tesoro di Moook per il ruolo di Gambadilegno e Trudy (ovviamente edulcorando un po' le cose) e dei Gamberi in salmì per il ricatto all'ex sovrano.
                        Non del tutto convincente l'apologia della democrazia da parte di Topolino, anche se è comunque interessante la sua interazione con l'ugualista in buona fede Minnotchka, che poi porterà il suo paese alla democrazia, senza per questo richiamare al governo l'ex re, come ci si sarebbe anche potuto aspettare.
                        In conclusione uno Scarpa piuttosto lontano dai suoi migliori livelli, anche se la storia meriterebbe comunque di essere finalmente ristampata.
                        « Ultima modifica: Domenica 24 Ott 2010, 20:50:18 da gongoro »

                          Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                          Risposta #161: Mercoledì 27 Ott 2010, 01:33:59
                          Premetto che non ho letto tutti i post a riguardo ma lo farò presto.

                          Posso dire la mia?
                          Non so come la pensiate ragazzi, ma per me è assodato che la maggior parte degli autori Disney, storicamente, abbia valori, diciamo così, anticomunisti. E questa storia innegabilmente è più politica di altre. Ma in fondo c'è qualcosa che non sia politico? Nel senso più alto, si intende, che possiamo dare all'aggettivo politico. Non propagandistico, sia chiaro: anche se superficialmente Ciao Minnotchka può apparire propagandistico.
                          Ciò detto... Che bella storia! Disegnata così bene! Sceneggiata così elegantemente, come sapeva fare Scarpa! E che importa che veicoli valori di un certo colore politico, come le migliori opere d'arte è espressione del reale, è specchio del reale, e questo paradossalmente ne fa un'opera "di sinistra"! Come per il grande Barks: aveva valori repubblicani, aristocraticamente repubblicani. Eppure! Le sue storie ci dicono com'è il mondo vero e l'animo umano. E lo stesso per Balzac. E anche per Tomasi di Lampedusa. Ed eccetera eccetera.
                          Che ne pensate?

                          *

                          alec
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                            Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                            Risposta #162: Mercoledì 27 Ott 2010, 12:46:27
                            Chiaro che è anticomunista. Mickey è un topo libero! Ma quanti bla bla per una bellissima storia! Posso solo dire che è ben disegnata, squisitamente sceneggiata ed estremamente divertente. Voto 9.
                            PS: fortuna che la posseggo. Ormai non la pubblicheranno più!
                            PPS: quando c'è odore di politica, tutti a scatenarsi! :(
                            « Ultima modifica: Mercoledì 27 Ott 2010, 12:53:39 da alec »

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                            PolliceSu
                              Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                              Risposta #163: Mercoledì 27 Ott 2010, 16:13:51
                              Beh, è normale che la politica ci faccia scatenare, la politica in sé non è una cosa dell'altro mondo, è quello che dovrebbe servirci per vivere in società (in teoria).
                              L'anticomunismo di questa storia mi sembra del solito tipo e all'acqua di rose, ma comunque non sono tipo che sulle storie si accapiglia per queste cose; infatti ho letto la storia in base alla storia in sé, e l'ho sempre trovata noiosa e con nessuna trovata decente (da 6, in base alla votazione su Inducks).
                              Ne condivido una ristampa e riconosco che la storia possa interessare, ma definire Ciao, Minnotchka "bellissima" e dire che Le Delizie del Condominio è spazzatura... ::)
                              Riconosco comunque che, in quanto a spirito, è lontanissima da una storia come Topolino e il guardiano della Luna, di cui ai tempi avevo redatto un commento un po' troppo appassionato che ho riscoperto giusto ieri sera [smiley=laugh.gif]


                              Scialba storia piuttosto irritante: sembra che si tenga ai buoni rapporti con l'America (nella storia gli Americani non fanno messinscene e "sono venuti in pace") e a cancellare le armi dalla loro immagine: Eta Beta si indigna riguardo alla domanda del Nipotino se in tasca abbia o no un'arma del futuro. Visti i tempi che corrono, il tutto non può non balzare agli occhi: a questa storia sta bene un'ampia nota di demerito. Indifendibile da tutti i punti di vista.


                              Fortunatamente in Ciao, Minnotchka non siamo a questi livelli.
                               
                              « Ultima modifica: Mercoledì 27 Ott 2010, 16:15:13 da Sam_Spade »
                              Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


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                                Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                                Risposta #164: Mercoledì 27 Ott 2010, 19:06:52
                                Ne condivido una ristampa e riconosco che la storia possa interessare, ma definire Ciao, Minnotchka "bellissima" e dire che Le Delizie del Condominio è spazzatura... ::)

                                Non per attaccar briga, ma non potresti evitare queste frecciatine? Mi sembrano inutilmente provocatorie...
                                No man commanded Jean Louise.
                                Not on land and not on water.
                                Jean did whatever he pleased,
                                Until he kissed the gunners daughter.

                                 

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