Ma non ha senso. Il termine "anvilicious" riferito a Topolino ci sta spesso come il cacio sui maccheroni, ma qui no davvero.
Fidatevi, che io non ho proprio un amore pazzo per Topolino. Penso che ci siano centinaia di storie Disney nelle quali si veicola qualche messaggio di fondo positivo, ma di parte, e lo si faccia in maniera didascalica, difficilmente digeribile dai lettori più grandi, nel nome di un "buonismo" vero o presunto, e tutt'altro che neutro. Pensiamo a molte storie sull'ecologia, dove magari l'imprenditore di turno che vuol costruire un parcheggio, un supermercato od un'autostrada viene considerato cattivo quanto un serial killer, ed i suoi biechi piani, che cerca di realizzare-orrore!-nel nome del profitto, vadano contrastati con qualsiasi mezzo legale od illegale :
. Intendiamoci, io non mi considero proprio un devastatore di prati, ma di certo mi rallegro di non impiegarci quattro giorni per andare a Roma, come nel 1200.
E di certo Topolino è un bell'esempio di personaggio che spesso, alza il ditino con fare cattedratico e spiega a noi poveri decerebrati cosa bisogna e cosa non bisogna fare. Che è esattamente il motivo per cui viene considerato "perfettino" e "saccente".
Eppure...eppure
si presume che esista un livello minimo di valori condivisi che è lecito veicolare ed al di sotto dei quali non si scenda mai.
Per esempio, è normale che Topolino contrasti i criminali: perchè rubare è sbagliato.
E non venitemi a fare discorsi filosofici sul giusto o sullo sbagliato: Gambadilegno non è un poveraccio che ruba una mela al mercato per sopravvivere, è un professionista del crimine che vive alle spalle degli altri.
Quindi, non solo ciò rende accettabile il "legalitarismo" di Topolino, ma non avrebbe senso domandarsi perchè non venga esplorata maggiormente la "scala dei grigi": in un certo senso è
proprio per questo.Non solo, ma questo "legalitarismo" è stato comunque sufficiente a far sì che taluni considerino Topolino una sorta di fascista :o :o :o :( :(
Ora, nella storia in questione Topolino dice a Minnotchka, e cito testualmente:
Topolino:
"Come vedi, Minnotchka, da noi non si tocca il principio della libertà individuale"Minnotchka:
"Arido personalismo! E' la falla che colerà a picco il vostro sistema"Minnotchka:
"Tsk! Da noi viene severamente proibito qualsiasi sforzo superfluo"Topolino: (ironico)
"Compreso lo sforzo critico, vero?"Topolino: "
In questa società, scegliamo noi chi deve governarci! Se mantiene le promesse, lo confermiamo per un certo periodo di tempo, se no lo mandiamo a spasso! voii]..."
Minnotchka: "Noi abbiamo già il migliore e ci basta"
Topolino: "Vuoi mettere la forza delle libere elezioni, come quelle che si stanno preparando qui?"
Minnotchka: "Procedura sorpassata! Sciupìo di risorse!"
Topolino: "Il nostro sistema protegge dalle mire dei tiranni...ed è adottato in quasi tutti i paesi!"Minnotchka: "Peggio per loro! Noi resteremo fedeli alla nostra "linea" ugualista"
Topolino:"Se occorresse, io potrei gridare ai quattro venti che il mio presidente è un furbacchione! Voi potreste farlo?"
Minnotchka: "Altroché! Noi lo gridiamo sempre che il vostro presidente è un furbacchione!"
(tra parentesi, questa è una citazione deliziosa da "Il federale", di Luciano Salce e con Ugo Tognazzi)
Topolino: "Potresti almeno imparare da noi un po' di humor! prendi le cose con allegria, sorridi..."
Minnotchka: "AH!AH! va bene così?"
e qui mi fermo, perchè scusate, ma scrivere sempre il nome di Minnotchka-che subito dopo si fa una bella risata vedendo Topolino fare un bagno imprevisto nella Senna-sta mettendo a dura prova le mie dita e la mia tastiera
Ora, dopo tutta questa tirata, con la ragazza che è cocciuta come un mulo, e parlare con lei è come parlar col muro (voglio fare il pieno di luoghi comuni perchè sono veri 8-)), penso che chiunque di voi (io di certo :) al posto di Topolino, avrebbe perso le staffe già da un pezzo. Lui lo fa solo dopo che lei ride perchè è caduto nel fiume, e me ne sono stupito parecchio: Topolino il puro queste cose non le fa. Perdere le staffe, suvvia! Quelle horreur!
Invece si in*****, e giustamente, persino lui, che ha cercato di mantenere un certo aplomb per tutto il tempo: non certo perchè lei "non riconosca quanto sia bravo lui( ?)" come ha scritto qualcuno, ma perchè è arrabbiato, è stanco, è deluso. Non del fatto che la ragazza non si convinca, ma proprio del fatto che con lei non si riesca ad instaurare un rapporto, un contatto, un dialogo, che rimanga chiusa nelle sue convinzioni senza considerare per un secondo altre possibilità. E non lo fa ragionando con la propria testa, ma ripetendo frasi da indottrinata, e non "smonta" le argomentazioni che Topolino si premura di usare, dimostrando che sono sbagliate, bensì le rifuta a priori, non le considera, le mette da parte, e ad esse oppone degli slogan imparati a memoria.
Quindi persino Topolino si arrabbia. E questo me l'ha fatto sembrare, invece, meravigliosamente umano. Perchè gli esseri umani non sono come il Topolino "abituale": in realtà soffrono, si arrabbiano, sbagliano anche, come forse lui fa qui (lei stava cominciando a sciogliersi, ma lui non poteva saperlo, e se ne va, e questo ci da' uno sguardo potente sull'incomunicabilità, sugli equivoci, sulla difficoltà di mettersi in rapporto con l'altro).
Perchè è questo che Topolino ha cercato di fare: di instaurare un rapporto con Ninotchka, al di là delle differenze personali, ha cercato un punto d'incntro, si è "aperto", in un certo senso. E lei ci è passata sopra con uno schiacciasassi.
Il che è un po' la metafora della storia d'amore che nel film c'è (anche se, credo, è raccontata male, perchè lì Ninotchka si "coverte" di colpo ai valori occidentali e si innamora perdutamente di Leone subito dopo la risata. Il che, come dire... ) e qui invece non c'è, è solo suggerita, accennata, intuita: è una possibiltà, che però non si verificherà mai. E mi è sempre sembrato strano che Minni non mostrasse la minima gelosia, vedendo Topolino andare nel parco con la ragazza. Il rapporto tra lei e Topolino è come quello tra due innamorati che si incontrano, si inseguono, si allontanano, si ritrovano, e poi si allontanano di nuovo.
Dunque Topolino si arrabbia, sbaglia, e così facendo, è più umano che mai, più certamente che in tante storie nelle quali alza il ditino per dirci cosa dovremmo pensare.
Ma qui...qui no. Qui difende solo le ragioni, anche imperfette, della democrazia contro le certezze granitiche della dittatura (penso che la Fallaci abbia detto che c'è una meravigliosa virtù che ha nome dubbio).
E viene considerato saccente. Invece Minnotchka no, lei è un meraviglioso esempio da imitare, e leggere le sue vignetteè un raro piacere che solo pochi esteti possono comprendere.
Sarò scemo io che leggendola, l'avrei colpita con una mazza ferrata