Papersera.net

la lessi in diretta quando usci' ..ed ero al mare..all'epoca non sapevo nemmeno dell'esistenza dell'INFERNO DI TOPOLINO..la storia a mio avviso e' molto bella e poco paragonabile con quella di Martina - visto che i 2 racconti sono usciti con troppi anni di distanza e il contesto sociale intorno e' cambiato..la storia di martina mi pare piu' una parodia della divina commedia..questa invece usa l'opera di dante come pretesto per raccontare i mali della societa' degli anni 80

Storia molto bella, ovviamente inarrivabile all' Inferno di Topolino di Martina ma è comunque una grande storia in cui troviamo il miglior Chierchini di sempre. Tra l'altro ho sempre creduto avesse fatto tutto lui nell' Inferno di Paperino, invece la verseggiatura è stata scritta da Massimo Marconi.

Assolutamente imparagonabile all'inferno di Topolino, ma la storia di Chierchini è comunque magnifica e memorabile.
Oltre a costituire un esperimento grafico mirabile.
Del resto solo Chierchini poteva creare atmosfere così munacciose e particolari.
Io l'ho letta di recente, ma credo che per un bambino possa essere piuttosto spaventosa.

Riletta proprio recentissimamente dato l'acquisto de I Grandi Classici Disney.
Ribadisco senz'altro la piacevole impressione che ebbi qualche anno fa nel leggerla per la prima volta.
Chierchini ottimo e altrettanto egregio lavoro fa Marconi con la verseggiatura.
Direi che nei contenuti rimarrà sempre una storia di assoluta attualità!

Riletta proprio recentissimamente dato l'acquisto de I Grandi Classici Disney.
Ribadisco senz'altro la piacevole impressione che ebbi qualche anno fa nel leggerla per la prima volta.
Chierchini ottimo e altrettanto egregio lavoro fa Marconi con la verseggiatura.
Direi che nei contenuti rimarrà sempre una storia di assoluta attualità!

Esattamente. Una storia davvero interessante e attuale, piacevole da leggere. Il finale la prima volta che lo lessi mi lasciò un po' triste ma ci sta veramente benissimo, riuscendo così a mescolare moderno e "vecchio" in una storia davvero divertente e anche in parte istruttiva. 

Storia davvero bella! Chierichini ha fatto un'ottimo lavoro in fatto di disegni, quello che mi ha sorpreso, è soprattutto il fatto che lo stile dei disegni è quello utilizzato nei cartoni animati, quello che invece non comprendo perfettamente è il ruolo di Marconi che nel recentissimo numero 1 della nuova serie dei Grandi Classici, viene riportato "Verseggiatura di Massimo Marconi", il che mi fa pensare che Marconi abbia scritto solo la narrazione in rima, che parodizza i versi della divina commedia... Qualcuno puó darmi delucidazioni?

il ruolo di Marconi che nel recentissimo numero 1 della nuova serie dei Grandi Classici, viene riportato "Verseggiatura di Massimo Marconi", il che mi fa pensare che Marconi abbia scritto solo la narrazione in rima, che parodizza i versi della divina commedia... Qualcuno puó darmi delucidazioni?

Da quello che si sa, si può dedurre che la sceneggiatura sia a quattro mani, con più attenzione di Marconi per quanto riguarda le rime 

Credo più che altro sia una risposta ai credits originali de L'Inferno di Topolino, che riportavano la dicitura "Verseggiatura di G. Martina".

Da quello che si sa, si può dedurre che la sceneggiatura sia a quattro mani, con più attenzione di Marconi per quanto riguarda le rime 

Potrebbe anche essere che Marconi si sia limitato a porre in rima i testi di Chierchini,  o a limare una prima versione poetica del disegnatore, e la sceneggiatura sia dovuta interamente a quest'ultimo. Non so niente di preciso, ma mi sembra un'interpretazione piu' prudente dell'attribuzione  "Verseggiatura di Massimo Marconi"; anche perche' la mia impressione fin qui era che la storia fosse integralmente chierchiniana.
Qualcuno sa dare una risposta definitiva?

Potrebbe anche essere che Marconi si sia limitato a porre in rima i testi di Chierchini,  o a limare una prima versione poetica del disegnatore, e la sceneggiatura sia dovuta interamente a quest'ultimo. Non so niente di preciso, ma mi sembra un'interpretazione piu' prudente dell'attribuzione  "Verseggiatura di Massimo Marconi"; anche perche' la mia impressione fin qui era che la storia fosse integralmente chierchiniana.
Qualcuno sa dare una risposta definitiva?

Proporrei di chiederlo direttamente a lui quando lo si incontrerà a qualche convention/evento 

Avete notato che da quando Paperino entra nell'Inferno fin quando esce, tutte quelle vignette hanno una colorazione totalmente diversa dal resto delle vignette? Quasi come a voler dare al lettore la percezione di stare dentro quel mondo onirico.

Avete notato che da quando Paperino entra nell'Inferno fin quando esce, tutte quelle vignette hanno una colorazione totalmente diversa dal resto delle vignette? Quasi come a voler dare al lettore la percezione di stare dentro quel mondo onirico.

Certo, diventa una "storia dipinta": così erano chiamate quelle storie, per lo più disegnate da Chierchini tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, in cui il disegno e la colorazione era fatta su fogli di acetato (come quelli che venivano usati un tempo per i disegni animati) per conferire un certo effetto di tridimensionalità (e un fascino tutto particolare, aggiungo io). Purtroppo la carta su cui fu stampato il numero 1654 di Topolino (come del resto gli altri numeri del periodo) non era per niente adatta a rendere al meglio questo tipo di storie; un netto miglioramento avvenne col n°1721 (numero speciale per i sessant'anni di Topolino), con carta patinata più liscia e lucida. Ed infatti, dopo un tale cambiamento, le storie dipinte divennero più frequenti.

Certo, diventa una "storia dipinta": così erano chiamate quelle storie, per lo più disegnate da Chierchini tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, in cui il disegno e la colorazione era fatta su fogli di acetato (come quelli che venivano usati un tempo per i disegni animati) per conferire un certo effetto di tridimensionalità (e un fascino tutto particolare, aggiungo io). Purtroppo la carta su cui fu stampato il numero 1654 di Topolino (come del resto gli altri numeri del periodo) non era per niente adatta a rendere al meglio questo tipo di storie; un netto miglioramento avvenne col n°1721 (numero speciale per i sessant'anni di Topolino), con carta patinata più liscia e lucida. Ed infatti, dopo un tale cambiamento, le storie dipinte divennero più frequenti.

È vero, questa tecnica l'apprezzo molto anch'io. Mi ricordo anche storie di Little Gum realizzate come storia dipinta, solo che lì non ti dà la stessa sensazione di sogno che ti lascia L'Inferno di Paperino. Peccato comunque che questa tecnica non venga più utilizzata nei giorni nostri, con molte storie oniriche tipo questa sarebbe stata perfetta.

Bisogna dire che Chierchini è stato un pioniere di questa tecnica

Bisogna dire che Chierchini è stato un pioniere di questa tecnica

Certamente, ma ad onor del vero bisogna anche ricordare che la prima storia dipinta ad esser pubblicata era opera di G.B. Carpi: https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1569-B