ooooooooooooooooo finalmente e' stato aperto un topic apposito ..allora molti commenti son stati postati sui relativi topic dei numeri di topolino interessati..e infatti sarei per proporre ai moderatori di spostare i commenti qui :p
Succede con tutte le storie "recenti" (vedasi il disperso ritrovato per esempio...). Spostarli qui mi pare troppo complicato, perché se è vero che alcuni messaggi parlavano solo della storia di Dracula, altri erano relativi al giornalino nel suo intero e non avrebbero "diritto di albergo" in questo topic.
Piuttosto, se lo credono, inviterei quanti ne hanno voglia a ripetere qui il loro giudizio.
Comincio io, con un bel copia&incolla da
qui:
Allora, ho letto e poi riletto il Dracula per cercare di capire che sensazione ne usciva fuori. Perché alla prima lettura non avevo le idee troppo chiare, così ho voluto cercare di chiarirmele con una seconda.
Non so se il conoscere o meno il libro di Stoker abbia una qualche importanza. Io lo lessi alcuni anni fa e mi piacque moltissimo, soprattutto la prima parte è secondo me uno dei pezzi di letteratura più avvincente che io ricordi.
La storia uscita su Topolino segue abbastanza da vicino la trama del romanzo, e riesce ad avere un livello di pathos comparabile, fatti ovviamente i dovuti inevitabili distinguo fra un romanzo gotico vero e proprio ed una trasposizione nel mondo Disney dove la cosa più vicina al sangue di cui si può parlare è il succo di brababietola.
Trasposizione, già. Non parodia. Ci vedo molto poco di parodistico in questa storia che cerca di essere più vicina possibile all'originale. Il che mi piace.
I disegni sono già stati lodati, bravo Celoni, bravissimo. Alcune vignette forse sono un po' difficili da "interpretare", ma ho quasi la sensazione che sia un problema mio. Così come ho la sensazione che a volte i colori siano troppo... "monocromatici", con eccessive prevalenze di marroni e beige, ma non mi sento di esprimerla come critica vera e propria.
Buoni i testi. Qualche battuta molto carina (la mia preferita è quella in cui Pippo-Van Helsing canta le lodi del romanzo epistolare), ma nel complesso l'atmosfera è più drammatica che umoristica. E questo mi piace.
Eppure non mi viene da chiamare questa storia un capolavoro. Tecnicamente è tutto ineccepibile ma non ho la "sensazione" del capolavoro. Dovendola definire, mi appare un perfetto esercizio di stile. Di ottimo stile. Ma un esercizio.
Intendiamoci, la storia è bella (e lo conferma anche mia figlia, a cui è piaciuta molto). Dovessi darle un voto, sarebbe altissimo. Però, non la metterei fra i capolavori di sempre. Perché ammiro lo stile, ma non ci sento, come dire, "l'anima". Boh.
Non c'entra niente, ma concludo con un consiglio fumettistico. Se vi interessasse una versione a fumetti "seria" del Dracula di Stoker, vi consiglio
questa. È molto interessante, anch'essa estremamente fedele al romanzo, ed i disegni sono stupendi. Graficamente, la versione "seria" di Dracula che preferisco (altro che i capelli alla Brigitta di Coppola... :
).