In effetti non ho capito la deriva che ha preso il topic, e ancor meno chi è contro chi.
Comunque anche io faccio parte dei non-ciminiani, nel senso che lo apprezzavo agli esordi, poi le storie hanno finito per ripetersi tutte (ricerca in biblioteca, notizia di nuovo marchingegno-popolo-sito archeologico che possa moltiplicare i guadagni, viaggio in situ con mezzi assurdi, Battista con la teiera, scoperta del de cuius, utilizzo nonostante le perplessità, inizialmente tutto bene poi avviene il disastro) con il solito utilizzo di dialoghi che rivelano una grande capacità funambolica di usare l'italiano ma che dopo un po' saturano.
Reginella e i Racconti non li ho apprezzati, mi dispiace per gli esegeti.
Detto ciò, invece apprezzo moltissimo Casty, e mi sfugge l'accostamento che è stato fatto con Cimino... li trovo antitetici.
Moralisti tutti e due? ecchissene, anche Van Basten e Balotelli praticavano lo stesso sport e dovevano fare le stesse cose (far gol). Troppo irriverente? mettiamola diversamente: anche Nino Manfredi e Peter Sellers erano attori, comici ma con risvolti tristi, e facevano ridere molto. Ma erano anche completamente differenti, tutti e due grandi nel loro differente modo di intendere il lavoro, e non assimilabili tra loro.