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Ricordata giorni fa dai Ventenni (non come storia brutta ma come finale drammatico), "Zio Paperone e il giorno del testamento" l'ho ripescata in uno dei pochi libretti che ho del 1979 (ri)leggendola con curiosità. L'autore è Jerry Siegel, storico creatore di Superman che negli anni '70 si dilettava a scrivere numerosi soggetti per Topolino, tutti caratterizzati da una certa vena surreale, fra il magico, il tenebroso e l'horror. Molte di queste storie mi sono piaciute e sono diventate 'cult' nella memoria di molti lettori ma questa del Testamento è, sotto alcuni aspetti, una delle più brutte.

                                                                        https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1246-B
                                                                             
                                                                               

E' vero che ai tempi Zio Paperone era, in generale, molto più 'cattivo' di quello che conosciamo oggi ma in questa storia è proprio sadico. Un sadismo fine a se stesso, esagerato, dove Paperino è una vittima 'consapevole' ma 'paziente', in attesa di una svolta positiva che lui collega a quei trattamenti ma che poi, ovviamente, non arriverà. Oltre ai danni la beffa, con un nipote che, dopo essere stato schiavizzato e umiliato in vari lavori più o meno domestici, viene 'garbatamente' buttato fuori dalla villa dello zione a pedate. Per poi piangere appoggiato ad un lampione, sotto una pioggia battente.

Novecento di Faraci naturalmente, ma mi pare che ne avevo già parlato anni fa.

La storia più brutta che ho letto è una danese di Mark e Laura Shaw disegnata da Flemming Andersen pubblicata come inedita sul numero di Paperino Mese 421 del 2015.
Mi ha trasmesso una sensazione di disgusto e raccapriccio niente affatto gradevoli ed è sicuramente la mia esperienza di lettura disneyana peggiore.

La mia è “Zio Paperone e la zizzania a bordo dello Snobitania” (Pesce/Tosolini, 2012)

L’ho letta quando ero piccolo e mi aveva lasciato abbastanza traumatizzato; solo recentemente mi sono parzialmente ‘“riconciliato” con la storia.

Io ci metto La ballata di John D. Rockerduck!
La storia è anche bella fino a 5 pagine dalla fine, ma un finale ignobile e completamente fuori luogo la rovina senza appello!

Sicuramente buona parte delle danesi pubblicate sul Topo negli ultimi anni (quelle disegnate da Andersen in linea di massima le trovavo spassose e decisamente meno sconclusionate), assieme a quelle in collaborazione con Marvel.
In particolare Zio Paperone e il Decino dell'infinito, un minestrone terribile di cose buttate a caso, e What if...? Paperino diventa Wolverine che, oltre ad avere un titolo che riesce a insultare tanto la grammatica italiana quanto quella inglese, è veramente ai limiti del leggibile.

Io ci metto La ballata di John D. Rockerduck!
La storia è anche bella fino a 5 pagine dalla fine, ma un finale ignobile e completamente fuori luogo la rovina senza appello!

Mi fa strano vedere citata una storia che mi ha toccato le corde giuste a livello emotivo e di coinvolgimento in questo topic.

Ma i gusti variano da lettore a lettore e rispetto ovviamente la tua opinione.
Credo, tuttavia, sia un pelo eccessivo definirne il finale come "ignobile".
Posso capire non ti sia piaciuto per la rivelazione finale e il meccanismo che ha messo in moto Paperone che non rispecchia la sua personalità (specie per il dispendio economico dell'operazione di cui ha mosso le fila dietro le quinte per favorire il suo più accanito rivale) ma quell'aggettivo mi stona.

Mi fa strano vedere citata una storia che mi ha toccato le corde giuste a livello emotivo e di coinvolgimento in questo topic.

Io ho visto nominare qui anche Tutto questo accadrà ieri, che se la gioca con la Dimensione Delta come mia storia preferita in assoluto, quindi figurati!
E' un sentimento comune!

Credo, tuttavia, sia un pelo eccessivo definirne il finale come "ignobile".
Posso capire non ti sia piaciuto per la rivelazione finale e il meccanismo che ha messo in moto Paperone che non rispecchia la sua personalità (specie per il dispendio economico dell'operazione di cui ha mosso le fila dietro le quinte per favorire il suo più accanito rivale) ma quell'aggettivo mi stona.

Ora, la storia la ricordo poco, come è giusto che sia...
Però, ricordo che non era solo una questione di personalità non rispecchiata, ma di un modo di usare Paperone come onnipotente e superiore a tutto e tutti che proprio non mi era piaciuto; praticamente, fa bene Rockerduck ad essere depresso, perché anche le poche volte che riesce a combinare qualcosa, in realtà è solo perché Lui glielo ha concesso!
E questo, sì, lo trovo ignobile, soprattutto perché va contro tutto quello che si era creato nelle pagine precedenti! Anche a me aveva toccato le corde giuste, fino a poche pagine dalla fine, e per questo sono così deluso!

Anche a me La ballata di Rockerduck aveva suscitato una certa delusione, e non solo per il finale (anche se la ragione è bene o male la stessa); non mi è piaciuto che la "rinascita" di Rockerduck avvenisse ogni volta per pura fortuna. Per esempio: Rockerduck acquistava un terreno apparentemente inutile, ma poi analizzandolo meglio veniva fuori che nascondeva un giacimento di petrolio. Avrei preferito che invece Rockerduck dimostrasse le proprie abilità inventandosi lui stesso un modo per dare valore ai suoi affari sconclusionati e trasformandone i difetti in pregi (per esempio: Compra un terreno accidentato? Lo trasforma in un campo da golf per giocatori esperti amanti della difficoltà che vedranno lo stagno coi piraña e le erbacce come ostacoli da superare per rendere le partite più accattivanti).
La rivelazione finale è stata il culmine di questa incapacità di Rockerduck, e anche se non mi dispiace che Paperone sia in qualche modo affezionato al proprio rivale e che veda in lui un modo per spronarsi e per rendere più avvincente la propria vita affaristica (per esempio mi era piaciuta molto la storia Zio Paperone il giorno di tregua, che trattava una tematica molto simile), trovo che qui si sia esagerato nel rivelare che muoveva lui tutti i fili dietro agli avvenimenti della storia.

Citazione da: Samu - Giovedì 23 Gen 2025, 16:57:00

Mi fa strano vedere citata una storia che mi ha toccato le corde giuste a livello emotivo e di coinvolgimento in questo topic.

Io ho visto nominare qui anche Tutto questo accadrà ieri, che se la gioca con la Dimensione Delta come mia storia preferita in assoluto, quindi figurati!
E' un sentimento comune!

e c'è anche il fiume del tempo e il grande splash!

Beh, le storie scritte (?) da Sio... illeggibili, con personaggi fuori parte (Topolino sbadato, Zio Paperone con l'Alzheimer...) e gag da denuncia penale.

Non capisco perché tutti critichino il fatto che Sio abbia fatto una storia con paperone con una malattia uguale all'Alzheimer quando Barks ha fatto la stessa cosa ne "La stella del polo"

Non capisco perché tutti critichino il fatto che Sio abbia fatto una storia con paperone con una malattia uguale all'Alzheimer quando Barks ha fatto la stessa cosa ne "La stella del polo"

e ha persino dimenticato il nome di Paperino!

Non capisco perché tutti critichino il fatto che Sio abbia fatto una storia con paperone con una malattia uguale all'Alzheimer quando Barks ha fatto la stessa cosa ne "La stella del polo"

Non si può paragonare La Stella del Polo con quella cosa innominabile di Sio... 

In particolare Zio Paperone e il Decino dell'infinito, un minestrone terribile di cose buttate a caso, e What if...? Paperino diventa Wolverine che, oltre ad avere un titolo che riesce a insultare tanto la grammatica italiana quanto quella inglese, è veramente ai limiti del leggibile.

Quoto. Per fortuna con i cross-over di Thor e Capitan Marvel il livello si è risollevato. Ma "Il Decino dell'infinito" era troppo breve, la trama quasi nemmeno ingranava che la storia era già finita. E "Paperino diventa Wolverine" proprio non mi è piaciuta, per vari motivi, e purtroppo è una delle pochissime cose che reputo brutte tra quelle che ho letto su Topolino: ci sono storie belle, altre meno, alcuni sono capolavori e altre non sono ben riuscite, ma quasi mai mi capita di fare fatica a finire di leggere una storia, come mi è successo con il What if di Wolverine.


Alla lista delle poche cose malriuscite del settimanale aggiungerei anche gran parte delle storie con i vip paperizzati. Per fortuna oggi non se ne vedono molte, ma io le trovavo per la maggior parte noiose.