Arrivo buon ultimo a commentare questo capolavoro (o, se non lo è, ci si avvicina moltissimo), e devo quotare molti di voi in toto, e mi scuso se non ricordo i nomi.
Sì, disegno espressionista, con citazioni dal Dott. Caligari, ovvi rimandi iconici al film di Fritz Lang con alcune scene quasi
ricalcate, come la tavola iniziale o la scena del rapimento di Minny (ma perché la Y? Un
product placement della Lancia?
)
Ottimo (ma anche oltre l'ottimo, mi sa) l'uso di alcuni disegni poco disneyani come alcuni primi piani di Minn(y)i, espressionisti e futuristi quanto basta per
turbare il lettore.
La sensazione di leggere un
altro Disney, più maturo e adulto, è incredibilmente presente e, volendo, pure spiazzante. Piacevolmente spiazzante.
Strano che manchi proprio la scena più classicamente iconica del film, cioè la trasformazione del robot... un po' come fare una parodia di
A qualcuno piace caldo* senza la leggendaria battuta finale.
Per la cronaca, l'ultima vignetta di pag. 39 presenta la Minni più bella della storia disneyana, seria, finalmente non leziosa e pure notevolmente sexy (!!!), con una forte somiglianza con l'attrice americana Barbara Hershey (somiglianza casuale, presumo, però ce la vedo).
Un solo appuntino-ino-ino, se mi si consente: io avrei usato dei colori più desaturati, come di pellicola rovinata o consunta. Ma trattasi di un particolarino pressoché insignificante.
Mi chiedo tuttavia se il pubblico dei minori e dei preadolescenti possano aver apprezzato l'opera. Certo, dopo decine di paper-vip, finalmente una storia rivolta ad un pubblico adulto e colto. Storia che, per la cronaca, avrei apprezzato anche da bambino, almeno io.
Devo dissentire da chi esaltava la versione di Moroder... sarà che non ho mai retto la musica da discoteca, soprattutto quella dell'epoca di Moroder e la sua in particolare, ma quando vidi il film ebbi l'impressione di un accozzo di cose che non c'entravano nulla tra di loro, a cominciare dalla musica, per me totalmente estranea. Anche
Radio GaGa, poi, è uno dei pezzi peggiori dei Queen, imparagonabile a brani come
Innuendo o
Bohemian Rhapsody, quelli sì geniali.
(* parodia che immagino non esisterà mai, in quanto inconciliabile col target... immagino già il Moige. Eppure il cast topolinesco ci sarebbe già...)