Beh, a me invece è piaciuta, è carina.
Paperinika è quello che è, ma perchè non è granchè nemmeno Paperina, e con lei tutto il genere femminile, che nei fumetti Disney è rappresentato malissimo. Purtroppo. I guizzi, anche recenti, son stati pochi, e sempre episodici, o marginali.
Purtroppo non si è riusciti mai ad andare molto oltre al mero ritenerle necessaria controparte femminile del protagonista maschile di turno.
Un'insopportabile quota rosa, dovuta, forzata, e da liquidare possibilmente in fretta. Uno scotto da pagare obbligato, per poi tornare coi fari puntati sui maschi star indiscusse.
Non c'è vena polemica nel dirlo, forse non mi dispiace nemmeno. Ma così è la realtà.
Purtroppo non sono state pensate per essere protagoniste, per essere indipendenti. E ancora oggi in fondo è così.
Non so se c'entri il fatto che il 90% degli autori è un uomo. Probabilmente si, ma non è certo solo questo. Magari, tra qualche decina d'anni si riuscirà a fare evolvere e caratterizzare in senso moderno e compiuto quelle che ancora son rimaste al livello di "inutili" fidanzatine d'america.
Tornando alla storia, la prendo per quello che, mi pare, sia stata per chi l'ha realizzata. Un divertissement dell'autore, più o meno.
Certo non c'era l'intenzione di creare davvero un'eroina "seria".
E' il pretesto per fare una provocazione divertita e pungente in un periodo di forte dialettica tra maschi/femmine. La riflessione "ironica" sul femminismo è evidente, rasenta la presa in giro.
E ci sta pure che lo faccia. Fa anche ridere. Perchè comunque è, prima di tutto, una storia che fa sghignazzare a più riprese, divertente, e disegnata da dio. Il che aiuta.
Ma Paperinika comunque ne esce forse addirittura meglio di quanto Martina stesso desiderasse, in realtà. Si rivela decisa, determinata, e si prende la sua piccola rivincita, il suo piccolo sfizio personale, facendola pagare un pò, e qui anche giustamente, al suo "merlo" (ahahah il Paperino chiamato merlo tutto il tempo mi ha fatto morire, non so perchè
)