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Paperino e la scuola di guai

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domego
Pifferosauro Uranifago
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PolliceSu
    Paperino e la scuola di guai
    Mercoledì 1 Mag 2013, 11:26:08
    http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++195-AP Storia troppo bella per non meritare un topic: a causa di una segretaria distratta che causa un calamoroso disguido postale, Paperino riceve l'incarico di nuovo maestro nella stessa scuola (e classe) frequentata dai nipotini. In realtà a lui sarebbe stata invece destinata una ingiunzione di pagamento per morosità.. ;D . La scena del''insediamento in classe e la successiva figuraccia di fronte agli alunni e al preside è memorabile. La storia poi, dopo l'entrata in scena di Zio Paperone, diventa avventurosa e cambia totalmente ambientazione per poi ricondurre, dopo una serie di peripezie, i nipotini all'odiata e temuta scuola. Da notare che Qui Quo e Qua, hanno ancora il sapore "barksiano" di discoli, svogliati e monelli...ben lungi quindi dai saputelli secchioni provvisti di manuale che conosceremo in molte avventure italiane successive...
    « Ultima modifica: Lunedì 6 Mag 2013, 19:55:45 da domego »

      Re: Paperino e la scuola di guai
      Risposta #1: Mercoledì 1 Mag 2013, 22:43:59
      Una delle storie che apprezzo maggiormente di Martina con dei nipotini che dimostrano un rapporto con la scuola addirittura "surreale" (la nave scuola!). Scarpa è strepitoso ai disegni (questo è uno dei periodi che apprezzo maggiormente il tratto di Scarpa, molto rotondo e plastico): mi è sempre piaciuta la lotta tra Paperone e Paperino sulle scale

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      Cornelius
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        Re: Paperino e la scuola di guai
        Risposta #2: Mercoledì 1 Mag 2013, 23:05:11
        Da notare che Qui Quo e Qua, hanno ancora il sapore "barksiano" di discoli, svogliati e monelli...ben lungi quindi dai saputelli secchioni provvisti di manuale che conosceremo in molte avventure italiane successive...

        Ma è stato proprio Barks a trasformare i nipotini discoli di Taliaferro in ragazzini più maturi, grazie anche alle GM e al Manuale creati proprio dal maestro dell'Oregon.
        Casomai Martina ha ripreso proprio Taliaferro saltando Barks mentre più tardi, negli anni 60, anche i QQQ martiniani avranno una loro maturazione.  

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        Florence
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          Re: Paperino e la scuola di guai
          Risposta #3: Mercoledì 1 Mag 2013, 23:59:13
          Lo so che probabilmente vado OT, ma - da mezza francese - sono sempre molto molto molto colpita di come gli italiani si sputano addosso.
          Leggendo qua e là nel forum, di solito tutte le cose brutte sono fatte dagli autori italiani, le cose buone sono americane o di altri paesi! I Francesi direbbero esattamente l'inverso... ;D
          Ora ambedue gli atteggiamenti sono forzature, ma capisco di piu quello francese... l'approccio italiano non mi sembra molto produttivo, non vorrei sembrare presuntuosa, la mia metà francese lo sembra spesso..., ma forse è per questo che l'Italia non è messa tanto bene?
          Restando sui fumetti: gli italiani - Martina sopratutto - avrebbero creato il Paperone cattivo e politicamente scorretto, ma in realtà il Paperone cattivo era quello di tutte le prime storie di Barks, tra cui vari capolavori (P. e il gongoro, P. e la clessidra magica...), poi nelle storie successive lo ha ammorbidito, Martina al massimo ha ripreso il Paperone delle prime storie (la cui cattiveria cmq continua ad apparire qua e là in Barks) e in tempi molto diversi da questi poteva non essere molto chiara l'evoluzione di un personaggio, forse sembrava solo un personaggio con più aspetti contradittori.
          Gli italiani avrebbero creato il Paperino pigro e sfigato, il che avrebbe snaturato il personaggio rendendolo da poco, ma invece Paperino è pigro, buono a nulla e sfigato in moltissime storie brevi di Barks: Barks ne cambia le caratteristiche secondo le esigenze della storia, mi sembra, in quelle di maggior respiro trova piu utile un Paperino più... saggio. Se si confrontano i suoi vari Paperini (come i Paperoni) sono contraddittori...
          Gli italiani (di nuovo Martina, che in realtà è uno dei massimi geni del fumetto?), ho letto sempre nel forum, avrebbero creato il Pippo stupido... mappercarità, il Pippo stupido è di Gottfredson! Ma chi dice ste cose lo ha letto Gott o l'auto-disprezzo italiano gli offusca la vista? Non per niente Barks odiava Pippo, in un 'intervista dice: "è solo un idiota, e non capisco cosa ci sia divertente in un idiota" e dubito molto che Barks fosse un gran lettore di storie italiane! ::)
          Finchè pur di screditare gli italiani, ossia noi stessi, si arriva pure a post come quello di Domego (scusa, Domego, non ce l'ho con te, anche se sembra il contrario...), dove si falsifica in modo inverosimile la realtà: è stato proprio Barks a creare le Giovani Marmotte e sempre lui a creare i nipotini saputelli!
          È incredibile, secondo me!

          E scusatemi, spero, se ho offeso qualcuno... :(

          « Ultima modifica: Giovedì 2 Mag 2013, 00:09:10 da Florence »

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            Re: Paperino e la scuola di guai
            Risposta #4: Giovedì 2 Mag 2013, 00:27:01
            Beh, vero. Gli italiani amano sputarsi addosso e denigrarsi. Su tutto lo scibile. Quindi perchè non sul fumetto. Popolo esterofilo all'esasperazione, pur non ammettendolo nemmeno sotto tortura, sotto sotto invidioso degli altri, e anarchico nel suo animo profondo. Perchè odia il Sistema. Le regole. E quindi non si identifica davvero nel proprio Paese, nell'Istituzione, in una comunità d'intenti. Quanto meno, non potremo mai essere tacciati di sciovinismo, tra i tanti altri difetti. Quello ce lo risparmiamo, siamo il popolo meno patriottico del mondo.
            Non come i francesi, ca va sans dire...(nel senso che i francesi invece sono sì molto patriottici ad esempio!..non voglio rischiar d'offendere nessuno, eh) :D

            ps. questo "odio" verso Martina spiace molto anche a me. Io adoro molte sue storie. E in fondo il suo Paperone ci ricorda un lato importante del suo carattere, che esiste, non si può dimenticare o rimuovere del tutto. Paperone è anche quello "cattivo" o politicamente un pò scorretto di Martina.
            ..e scusate anche a me l'OT..ho decisamente divagato :P sorry!!
            « Ultima modifica: Giovedì 2 Mag 2013, 00:36:12 da Manu »
            «Éala éarendel engla beorhtast
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              Re: Paperino e la scuola di guai
              Risposta #5: Giovedì 2 Mag 2013, 01:17:21
              Quoto al 100 % quello che ha detto Florence.

              Non ho mai capito questa tendenza tutta italica di odiarsi, detestarsi, farsi carico di luoghi comuni da operetta o da film dei Vanzina.
              L'unico popolo in cui è di moda dire, ad ogni piè sospinto e per le ragioni più ridicole "io mi vergogno di essere italiano!".
              Io non ho mai sentito un tedesco, un francese, un americano, un inglese dire una cosa simile.

              Un'esterofilia preconcetta che peraltro, fa anche abbastanza ridere : io mi sono sempre chiesto, ma i simpaticoni che dicono "gli italiani sono ignoranti, evasori fiscali, saltano la fila alle poste, sono razzisti, suonano il mandolino" e sono poi loro stessi italiani, in che modo pensano di essere esclusi dalla categoria? Sono italiani "speciali", per qualche ragione nota solo a loro? :)
               
              Ok, senza andare troppo OT : l'idea che gli autori italiani abbiano instupidito Pippo, come è stato detto, non ha alcun senso. Il Pippo di Gottfredson era  un tontolone. Lo si evince chiaramente in tantissime storie. E' un bellissimo personaggio, divertente si, ma di certo non è una cima.
              Così come Paperone : lo si è detto più volte nel forum, io non ho mai capito questa storia del Paperone originale che sarebbe una specie di Madre Teresa e poi Martina lo ha reso cattivo. Ma non è vero : la prima vignetta in cui compare in assoluto, Paperone fa una inequivocabile dichiarazione di misantropia.
              E che abbia una certa vena di scorrettezza e di mancanza di scrupoli - pur essendo comunque un personaggio positivo - lo si vede anche in molte storie successive, come quelle citate di "Paperino e il feticcio" e "La clessidra magica".
              E anche i nipotini saccenti e odiosi...Barks ha creato le GM, e forse il momento in cui sono più irritanti in assoluto è in una storia di Don Rosa, quella dei guardiani della biblioteca, quando dicono "se una cosa non è nel manuale, non esiste!" >:(

              La scuola italiana del fumetto Disney è grandissima, e si, magari qualche autore ha fatto meno bene con certi personaggi, in certi tempi, ma nel complesso è ottima. E Guido Martina è forse il più grande di questa scuola, a mio parere il miglior sceneggiatore. L'idea che abbia stravolto i personaggi sinceramente la trovo assurda.

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              Cornelius
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                Risposta #6: Giovedì 2 Mag 2013, 01:35:05
                Beh, vero. Gli italiani amano sputarsi addosso e denigrarsi. Su tutto lo scibile. Quindi perchè non sul fumetto. Popolo esterofilo all'esasperazione, pur non ammettendolo nemmeno sotto tortura, sotto sotto invidioso degli altri, e anarchico nel suo animo profondo. Perchè odia il Sistema. Le regole. E quindi non si identifica davvero nel proprio Paese, nell'Istituzione, in una comunità d'intenti. Quanto meno, non potremo mai essere tacciati di sciovinismo, tra i tanti altri difetti. Quello ce lo risparmiamo, siamo il popolo meno patriottico del mondo.
                Non come i francesi, ca va sans dire...(nel senso che i francesi invece sono sì molto patriottici ad esempio!..non voglio rischiar d'offendere nessuno, eh) :D

                Non c'è due senza tre e dunque terzo OT ;D

                Un pò si sciovinismo l'abbiamo anche noi italiani quando si tratta di parlare di temi come la cucina, la moda, il design, la bellezza dei paesaggi e delle città d'arte, il calcio e altri sport (siamo i migliori: magari, in alcuni casi, a ragion veduta).
                Anche in altri campi ci reputiamo migliori degli altri: in quello della famiglia e di altri 'valori' (le mamme italiane... come se le altre fossero tutte matrigne), nel razzismo (italiani razzisti? Ma via...), nelle dittature (Mussolini non era Hitler), nel colonialismo (quello italiano era 'buono')... in questi ultimi casi meno a ragion veduta (vedi leggi razziali, mattanze africane con uso di gas fino alle ultime manifestazioni xenofobe e omofobe oggi più sviluppate da noi che in altri paesi occidentali).
                Dunque sciovinismo per temi 'leggeri' e autoassoluzione per temi 'pesanti'.

                Per quanto riguarda il fumetto Disney, non possiamo definirci esterofili, se non per le storie americane del passato remoto e quelle donrosiane del passato prossimo: che poi, più che di esterofilia si tratta di normale e giustificato apprezzamento per storie davvero notevoli.
                Per il resto, leggo che le storie Egmont pubblicate nel Topo vengono spesso giudicate in anticipo e con molti pregiudizi mentre quelle di altri paesi (Brasile, Francia, Germania, Usa post-Barks) sono proprio mal viste (magari a ragione).
                Vuoi mettere la produzione italiana, con le sue scuole e i suoi maestri, che in effetti copre oltre il 60% della produzione mondiale? E in quest'ultimo caso, il nostro sciovinismo è molto a ragion veduta.
                  
                « Ultima modifica: Giovedì 2 Mag 2013, 14:41:10 da leo_63 »

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                  Re: Paperino e la scuola di guai
                  Risposta #7: Giovedì 2 Mag 2013, 15:40:32
                  Quanto meno, non potremo mai essere tacciati di sciovinismo, tra i tanti altri difetti. Quello ce lo risparmiamo, siamo il popolo meno patriottico del mondo.
                  Non come i francesi, ca va sans dire...(nel senso che i francesi invece sono sì molto patriottici ad esempio!..non voglio rischiar d'offendere nessuno, eh) :D

                  A questo proposito però, io non penso proprio che il patriottismo sia un difetto. Anzi, tutt'altro. Non è mai un difetto. Lo è solo quando diventa aggressività e odio verso tutti gli altri. Per il resto, amare il proprio paese ed esaltarlo e promuoverlo in ogni campo - sempre nel rispetto degli altri - è una cosa assolutamente positiva. Un enorme pregio, anzi.

                  Io sincerametne preferisco mille volte lo sciovinismo francese, l'esasperato patriottismo americano, la megalomania tedesca, alla squallida miseria italica e l'autosputacchiamento, il masochismo, l'inconcepibile disprezzo verso sè stessi.
                  Magari ce l'avessimo noi, lo sciovinismo dei francesi, degli americani, dei tedeschi, di qualunque altro popolo dotato di amor proprio.

                  Scusate l'OT.
                  « Ultima modifica: Giovedì 2 Mag 2013, 15:45:26 da Sergio_di_Rio »

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                    Re: Paperino e la scuola di guai
                    Risposta #8: Giovedì 2 Mag 2013, 15:55:58

                    A questo proposito però, io non penso proprio che il patriottismo sia un difetto. Anzi, tutt'altro. Non è mai un difetto. Lo è solo quando diventa aggressività e odio verso tutti gli altri. Per il resto, amare il proprio paese ed esaltarlo e promuoverlo in ogni campo - sempre nel rispetto degli altri - è una cosa assolutamente positiva. Un enorme pregio, anzi.


                    No, ma infatti un pizzico di patriottismo sano è una gran buona cosa. Dovrebbe accomunare tutti. Cosa che, rilevavo, non italiani non abbiamo affatto. Come non siamo sciovinisti, il che è comunque un bene. Quello sì è un difetto. Perchè ne è la parte malata, esasperata e nazionalistica, del patriottismo, che non mi piace per niente.

                    E quella, anche rispondendo a Cornelius, continuo a credere che non ci possa essere granchè addebitata. Corcordo con alcune cose che dicevi, in parte...Ma certi esempi, più che sciovinismo, io li chiamerei piuttosto ignoranza becera e bigotta, provincialismo autocompiaciuto e campanilismo da sue soldi da operetta...nel qual caso, ce ne è in abbondanza, purtroppo...

                    Ah, ma sulla qualità di fumetti nostrana però no. Lì non è sciovinismo, patriottismo, nè autocompiacimento. E' un dato di fatto bello e buono! ;D  la giusta lode dei meritevoli!
                    « Ultima modifica: Giovedì 2 Mag 2013, 15:57:14 da Manu »
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                      Re: Paperino e la scuola di guai
                      Risposta #9: Giovedì 2 Mag 2013, 16:19:17

                      No, ma infatti un pizzico di patriottismo sano è una gran buona cosa. Dovrebbe accomunare tutti. Cosa che, rilevavo, non italiani non abbiamo affatto. Come non siamo sciovinisti, il che è comunque un bene. Quello sì è un difetto. Perchè ne è la parte malata, esasperata e nazionalistica, del patriottismo, che non mi piace per niente.

                      E quella, anche rispondendo a Cornelius, continuo a credere che non ci possa essere granchè addebitata. Corcordo con alcune cose che dicevi, in parte...Ma certi esempi, più che sciovinismo, io li chiamerei piuttosto ignoranza becera e bigotta, provincialismo autocompiaciuto e campanilismo da sue soldi da operetta...nel qual caso, ce ne è in abbondanza, purtroppo...

                      Ah, ma sulla qualità di fumetti nostrana però no. Lì non è sciovinismo, patriottismo, nè autocompiacimento. E' un dato di fatto bello e buono! ;D  la giusta lode dei meritevoli!

                      Sono d'accordo sul campanilismo, certe volte si scade più che altro nel ridicolo e nel luogo comune. Li appunto si tratta di ignoranza o provincialismo, in particolare quando si sentono i sindaci di certi paesotti da 4 abitanti che parlano come fossero i faraoni d'Egitto.

                      Ma riguardo a quello che dice Cornelius : in tutte le cose negative citate, l'Italia è anni luce dietro agli altri paesi che oggi riteniamo più avanzati. Non c'è proprio paragone. Non che questo ci assolva da qualcosa, ma insomma, non esageriamo con l'attribuirci colpe.
                      Alcune cose poi, tipo le "mamme italiane" non è sciovinismo ma una sorta di demenziale pregiudizio basato non ho mai capito su cosa.
                      Un'asserzione che fa il pari con le donne italiane che sono tutte passionali e gli uomini che sono latin lover e i giovani che vogliono stare con mamma e papà. Non è sciovinismo, questa è roba da osteria, o da cinepanettoni, e in qualche caso persino da ministri [smiley=facepalm.gif]

                      Ma tornando IT, riguardo alla scuola italiana : credo ci siano pochi dubbi sul fatto che è la migliore. Ormai da tempo.
                      La scuola americana però, gode di un enorme vantaggio : è la patria del fumetto Disney, dove tutto è nato, e quindi gode del fatto di avere l'esclusiva dell'"origine" per così dire di tutto. E questo varrà sempre. I topi di Gottfredson e i paperi di Barks resteranno sempre il meglio, con ogni probabilità, ma dopo di loro, penso proprio che la scuola italiana del fumetto Disney si sia guadagnata meritatamente il primato.

                      Non che il resto sia male : negli USA c'è sempre Don Rosa, per dire. Vengono buone cose anche da Danimarca e Brasile. Però nel complesso, direi che attualmente questo primato l'Italia se lo può assolutamente attribuire.
                      « Ultima modifica: Giovedì 2 Mag 2013, 16:23:10 da Sergio_di_Rio »

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                        Risposta #10: Giovedì 2 Mag 2013, 16:21:43
                        Non come i francesi, ca va sans dire...(nel senso che i francesi invece sono sì molto patriottici ad esempio!..non voglio rischiar d'offendere nessuno, eh) :D
                        Che poi anche i francesi sono molto critici su se stessi: ricordo persone di varie età che sbofonchiavano su tante cose che non vanno nel loro paese (disoccupazione, troppa immigrazione, politici incapaci, la lingua francese sempre meno internazionale e altre cose ancora).
                        Personalmente, dei francesi che ho conosciuto (in Francia, in Italia o in altri paesi), ricordo più le loro lamentele e i loro brontolii riguardo il loro paese che non le eventuali cose positive che potevano dire con orgoglio.
                        « Ultima modifica: Giovedì 2 Mag 2013, 16:25:40 da leo_63 »

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                          Re: Paperino e la scuola di guai
                          Risposta #11: Giovedì 2 Mag 2013, 19:57:16

                          Ma è stato proprio Barks a trasformare i nipotini discoli di Taliaferro in ragazzini più maturi, grazie anche alle GM e al Manuale creati proprio dal maestro dell'Oregon.
                          Casomai Martina ha ripreso proprio Taliaferro saltando Barks mentre più tardi, negli anni 60, anche i QQQ martiniani avranno una loro maturazione.  
                          in molte storie Barksiane vedasi ad esempio "Paperino ispettore scolastico" , ma ce ne sono tantissime altre, i nipotini non sono certo degli "angioletti". E' a questo tipo di storie che facevo riferimento....  

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                            Re: Paperino e la scuola di guai
                            Risposta #12: Giovedì 2 Mag 2013, 21:01:14
                            Che poi anche i francesi sono molto critici su se stessi: ricordo persone di varie età che sbofonchiavano su tante cose che non vanno nel loro paese (disoccupazione, troppa immigrazione, politici incapaci, la lingua francese sempre meno internazionale e altre cose ancora).
                            Personalmente, dei francesi che ho conosciuto (in Francia, in Italia o in altri paesi), ricordo più le loro lamentele e i loro brontolii riguardo il loro paese che non le eventuali cose positive che potevano dire con orgoglio.

                            I Francesi si lamentano, già da molti anni, delle scelte politiche e dei governi, accusati tra l'altro di aver fatto troppe concessioni all'Europa e all'Impero americano, quindi si rimpiange molto il tempo in cui la Francia era piu importante e quando era fuori dalla Nato. Ci si lamenta per la disoccupazione e per l'immigrazione (questo un po in tutto l'Occidente succede) ma anche della perdita della "grandeur", cosa molto diversa dagli Italiani.
                            Ma sopratutto Francesi si lamentano della gestione politica, non disprezzano quel che producono e tanto meno i nostri punti di forza, anzi magari tendiamo a cosiderarli un po tutti punti di forza le cose prodotte in Francia.
                            Il Louvre incassa piu di tutti i musei Italiani messi insieme (! :o), la Francia esalta la propria arte - e anche quella non propria ma che possiede - al contrario dell'italia, che di fatto sputa sopra o almeno ignora tutto il proprio patrimonio artistico.
                            Per quanto entrambi i popoli si lamentino, e piu aumenta l'Europa piu si lamentano, il loro atteggiamento, a me che li conosco entrambi, appare del tutto diverso.

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                              Re: Paperino e la scuola di guai
                              Risposta #13: Giovedì 2 Mag 2013, 21:42:40
                              perdita della "grandeur", cosa molto diversa dagli Italiani.
                              Ma sopratutto Francesi si lamentano della gestione politica, non disprezzano quel che producono e tanto meno i nostri punti di forza, anzi magari tendiamo a cosiderarli un po tutti punti di forza le cose prodotte in Francia.
                              Il Louvre incassa piu di tutti i musei Italiani messi insieme (! :o), la Francia esalta la propria arte - e anche quella non propria ma che possiede - al contrario dell'italia, che di fatto sputa sopra o almeno ignora tutto il proprio patrimonio artistico.
                              Per quanto entrambi i popoli si lamentino, e piu aumenta l'Europa piu si lamentano, il loro atteggiamento, a me che li conosco entrambi, appare del tutto diverso.

                              E qui ci sta un quotone. Proprio quello che intendevo dire : tutti hanno qualcosa di cui lamentarsi, ovviamente, nessuno è perfetto. Anche gli americani si lamentano delle guerre, della diffusa criminalità, delle innumerevoli sparatorie scolastiche eccetera, ma non ci pensano proprio a disprezzare il proprio paese in quanto tale.
                              In Italia, mi pare, abbiamo una curiosa fissazione per le colpe di popolo (che non esistono) e tendiamo ad ignorare quelle individuali.

                              Il fatto del Louvre che incassa così tanto dovrebbe ferire ogni italiano : abbiamo il più grande patrimonio artistico del mondo, certificato anche dall'ONU, e dovremmo sfruttarlo al massimo. La Francia è meravigliosa e il Louvre è spettacolare, senza dubbio, ma il fatto che la Francia abbia più appeal da quel punto di vista mi crea una certa amarezza :(

                              Ma la cosa che fa la differenza, secondo me, è che in Francia, a quanto ne so io, nessuno si mette a dire "mi vergogno di essere francese!" a ogni spron battuto. E se uno lo dicesse, immagino passerebbe un brutto quarto d'ora.
                              Mi corregga Florence nel caso dicessi una sciocchezza, ma la mia impressione è che sia così.
                              E naturalmente, non vale solo per la Francia, ma per qualunque nazione del mondo.

                              In Italia invece abbiamo sapientoni, italiani, che dicono "mi vergogno di essere italiano!" e altri italiani "bene, bravo, bis!". Atteggiamento alla Tafazzi. Che tristezza.

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                                Re: Paperino e la scuola di guai
                                Risposta #14: Giovedì 2 Mag 2013, 21:50:51
                                Ma tra di noi, dopotutto, c'è gente, come un eminente politico di cui non mi metto a scrivere il nome, che ha detto impunemente che il tricolore lo usa come carta igienica per il portapiume, e che ha alzato il dito medio contro la bandiera. Il solo pensare a quello che avranno immaginato gli altri nei confronti dell'Italia...

                                Ciao Rodolfo, e grazie di tutto.

                                 

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