Papersera.net

http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++118-BP


Uno dei pochi topic che dedico all'artista piemontese (di Carmagnola) Guido Martina:
In questa storia assistiamo all'ennesimo tesissimo e vertiginoso "trapasso" di Paperino da una ricchezza che ha a portata di mano al niente più totale, pressoché negli stessi moduli di PAPERINO E L'ORA DELL'ORO, sempre sua e sempre del 1955.
Solo che nell'EREDITA' INDIANA questo processo è più lento e conseguentemente più "doloroso" nei confronti dello spettatore.
Gastone qui è l'unico che sembra comportarsi equamente e con cognizione di causa, ma non ispira certo fiducia e tantomeno simpatia.
Come curiosità c'è da ricordare che viene detto da Paperino che da piccolo egli era stato affidato alle cure della balia indiana Nuvola Nera.
In PAPERINO E IL MISTERIOSO MISTER MOSTER venivamo invece informati che da piccolo aveva avuto la meningite: insomma, ci sarebbe il materiale per fare una "italica" Storia di Donald Duck

Solo che nell'EREDITA' INDIANA questo processo è più lento e conseguentemente più "doloroso" nei confronti dello spettatore.

"Doloroso" è il termine giusto. Le storie di quegli anni avevano questo gusto sadico dello spedire il povero Paperino incontro alla catastrofe, con il lettore che capiva benissimo dove si andava a parare, e gli veniva voglia di acchiappare Paperino per il bavero ed urlare "NO! Non lo fare!"...

Le storie di quegli anni avevano questo gusto sadico dello spedire il povero Paperino incontro alla catastrofe

Come ebbi gia'a dire in un'altra occasione, ritengo che nell'amore per Paperino ci sia una forte componente "sadomasochistica". Quel lettore che giunge ad amarlo lo fa in buona parte per le sue sofferenze, che al tempo stesso giunge a desiderare. Certo, queste sofferenze possono avere un aspetto puramente comico (la memorabile espressione di dolore del papero nella prima tavola di "Paperino e gli incubi" http://coa.inducks.org/story.php?c=W+WDC+101-02) oppure piu' dolorose (anche se in parte giustificate dal suo cattivo comportamento) come in questa e molte altre storie di Martina.

Come ebbi gia'a dire in un'altra occasione, ritengo che nell'amore per Paperino ci sia una forte componente "sadomasochistica". Quel lettore che giunge ad amarlo lo fa in buona parte per le sue sofferenze, che al tempo stesso giunge a desiderare. Certo, queste sofferenze possono avere un aspetto puramente comico (la memorabile espressione di dolore del papero nella prima tavola di "Paperino e gli incubi" http://coa.inducks.org/story.php?c=W+WDC+101-02) oppure piu' dolorose (anche se in parte giustificate dal suo cattivo comportamento) come in questa e molte altre storie di Martina.

A me sinceramente quando Paperino come nelle storie di Martina compie tutte quelle idiozie spesso per inettitudine unita a cupidigia e avidità non ispira simpatia per niente.

"Doloroso" è il termine giusto. Le storie di quegli anni avevano questo gusto sadico dello spedire il povero Paperino incontro alla catastrofe, con il lettore che capiva benissimo dove si andava a parare, e gli veniva voglia di acchiappare Paperino per il bavero ed urlare "NO! Non lo fare!"...

E' esattamente ciò che trasmette questa storia. Slargandosi in 3 puntate, continua, dopo 54 anni, ad attirare la partecipazione emotiva del lettore, tanto che, all'ennesima volta che la rileggo, "spero" sempre che Paperino operi delle scelte diverse di quelle che, effettivamente, farà e lo porteranno alla disfatta.

A me sinceramente quando Paperino come nelle storie di Martina compie tutte quelle idiozie spesso per inettitudine unita a cupidigia e avidità non ispira simpatia per niente.

Anch'io ho avuto questa impressione leggendo "L'eredità indiana". Piuttosto che "cercare di afferrarlo per impedirgli di andare incontro alla catastrofe", come ha scritto Brigitta MacBridge mi verrebbe da dirgli: "L'hai voluta, ben ti sta!"

Vorrei chiarire che a me è un ibrido: vorrei che Paperino facesse delle scelte diverse, ma una volta che fa quella sbagliata, lo mando a quel paese e gli dico "te la sei voluta tu, degno nipote di tanto zio"! :exclamation

Hola

Soy un amigo español. Considero esta historia una de las mejores de "paperino"

Saludos,

In questa storia,ed anche in altre,(mi pare sempre di Martina),il commissario di Polizia domiglia molto a Basettoni è una mia impressione?