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Le parodie moderne - riflessioni

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    Re: Le parodie moderne - riflessioni
    Risposta #15: Mercoledì 22 Mar 2017, 13:21:46

    Ti aspetto al varco fra 5 anni.  ;D
    L'ho capita, sai? E non mi fa ridere, ma neanche un po'.
    @ Paperinika: io sono appassionato di parodie e le ho lette quai tutte, quindi mi sento di giudicarne almeno una parte ;)
    Sul mio post, come dice Marco Rota: "Le critiche sono fondamentali per un'artista, e non significa che lo disprezzi". Capi'?

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      Re: Le parodie moderne - riflessioni
      Risposta #16: Mercoledì 22 Mar 2017, 13:31:42
      l'apice l'ha toccato il remake del ventino in edicola oggi!

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        Re: Le parodie moderne - riflessioni
        Risposta #17: Mercoledì 22 Mar 2017, 13:45:55
        l'apice l'ha toccato il remake del ventino in edicola oggi!
        Remake non vuol dire parodia. E poi quello e' molto bello, altro che banda dei cablatori che non mi e' piaciuta per niente
        « Ultima modifica: Mercoledì 22 Mar 2017, 13:49:59 da Topdetops »

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          Re: Le parodie moderne - riflessioni
          Risposta #18: Mercoledì 22 Mar 2017, 13:46:05
          L'ho capita, sai? E non mi fa ridere, ma neanche un po'.
          @ Paperinika: io sono appassionato di parodie e le ho lette quai tutte, quindi mi sento di giudicarne almeno una parte ;)
          Sul mio post, come dice Marco Rota: "Le critiche sono fondamentali per un'artista, e non significa che lo disprezzi". Capi'?
          Ci mancherebbe che le critiche siano fondamentali. Quelle costruttive, però. Dire semplicemente che " è la peggiore" o che "fa schifo" in che modo dovrebbe portare a una riflessione?

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            Re: Le parodie moderne - riflessioni
            Risposta #19: Mercoledì 22 Mar 2017, 13:49:03
            Ci mancherebbe che le critiche siano fondamentali. Quelle costruttive, però. Dire semplicemente che " è la peggiore" o che "fa schifo" in che modo dovrebbe portare a una riflessione?
            Una riflessione sul fatto che non sempre nella vita si puo' fare le storie più belle (parlo per i fumettisti) o essere costantemente i primi, come fanno certi autori. Rota ha criticato in maniera dura Don Rosa ed e' ancora benvoluto da tutti, per fare un esempio

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            Paperinika
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              Re: Le parodie moderne - riflessioni
              Risposta #20: Mercoledì 22 Mar 2017, 13:49:09
              Remake non vuol dire parodia. E poi quello e' molto bello, altro che banda dei cablatori che faceva SCHIFO. Si', e schifo lo dico, cari signori
              [smiley=sm.gif]
              E sentiamo, perché secondo te faceva schifo?
              No, perché neanche a me è piaciuta granché, però io mi limito a dire che non mi piace, senza insultare gratuitamente il lavoro degli autori. Mi piacerebbe capire perché secondo te invece va bene affermare una cosa del genere.
              « Ultima modifica: Mercoledì 22 Mar 2017, 13:50:39 da Paperinika »

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                Risposta #21: Mercoledì 22 Mar 2017, 13:50:42
                [smiley=sm.gif]
                E sentiamo, perché secondo te faceva schifo?
                No, perché neanche a me è piaciuta granché, però io mi limito a dire che non mi piace. Mi piacerebbe capire perché farebbe schifo.
                Ho modificato il post. Riguardo a Brigo, per favore puoi dirgli di smetterla con i riferimenti sessuali a un ragazzino di quasi 11 anni?

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                  Risposta #22: Mercoledì 22 Mar 2017, 15:06:54
                  Riguardo a Brigo, per favore puoi dirgli di smetterla con i riferimenti sessuali a un ragazzino di quasi 11 anni?

                  Non mordo, parla con me (magari in privato). ;)

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                    Re: Le parodie moderne - riflessioni
                    Risposta #23: Mercoledì 22 Mar 2017, 15:29:26
                    Criticare significa, dizionario alla mano:

                    - Sottoporre a esame critico un autore o un'opera, esprimere su essi il proprio giudizio (e s’intende per lo più sfavorevole).

                    - Esaminare e valutare (un autore o un'opera), per lo più mettendo in rilievo i difetti.

                    Al di là del fatto che personalmente reputo ingiusto e inutilmente dispregiativo dire che un'opera fa schifo, perchè trovo sia una totale mancanza di rispetto verso gli autori che ci hanno lavorato, nei tuoi commenti hai scritto solo che certe storie ti sono piaciute e altre meno (edulcoriamo...), ma in nessun caso hai spiegato i motivi che ti hanno portato alle tue considerazioni, cosa che stride ancora di più dato che in passato hai manifestato l'intenzione di fare il recensore, uno cioè che ha il compito di analizzare un testo e giudicarlo valutandone pregi e difetti nella maniera più obiettiva e imparziale possibile.

                    Pensaci, a te a scuola farebbe piacere se un insegnante ti valutasse in maniera così negativa senza nemmeno darti una motivazione, che poi è proprio quello che serve per capire dove si è sbagliato, ragionarci sopra, lavorarci e migliorare?

                    Potresti approfittare dell'occasione e spiegare perchè le parodie dei Turks e di Salati non ti sono piaciute, quest'ultima addirittura definita presa in giro a Shakespeare, il che, considerando che si tratta di una parodia (travestimento burlesco di un testo o di uno stile, sempre dal dizionario) dovrebbe risultare paradossalmente un complimento...

                    Su Dylan Top ti suggerirei prima di leggere per bene Dylan Dog, perchè se arrivi a definirlo un fumetto violento e porno significa semplicemente che non lo conosci per niente e quindi parti da un pregiudizio, mostrando poco rispetto dell'opera originale per citare le tue stesse parole.
                    « Ultima modifica: Mercoledì 22 Mar 2017, 16:23:38 da cicciochicco80 »
                    The Rabbit Hunter! (Copyright by Gancio 08.II.16)


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                    Florence
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                      Re: Le parodie moderne - riflessioni
                      Risposta #24: Mercoledì 22 Mar 2017, 15:44:30
                      Al netto delle opinioni e degli insulti giudizi pesanti (niente, devono spuntare fuori sempre, mai che si riesca a rimanere obiettivi per tutta una discussione senza che qualcuno la butti in caciara. Che poi, "la più brutta di sempre"... le hai lette tutte, per poter affermare una cosa del genere? Sullo "schifo" hanno già detto tutto luciochef e Vincenzo, quindi non aggiungo altro... :-X),

                      Beh però... forse amo le cause perse, ma mi sento di spezzare una piccola lancia per Barksiano!
                      Anzitutto forse una persona di... 40 anni sa "veicolare" meglio le proprie opinioni di un ragazzino di 10 anni!
                      Nel forum si incontrano persone di età diversissime, di questo non si tiene mai conto perchè non ci si "vede", ma è un fatto.
                      Questo non significa - e quindi spero Barksiano non si sia offeso - che le sue critiche non siano imbroccate, magari sarà un po meno argomentato, peggio "veicolato" e un po piu brusco.
                      E visto che Topolino è rivolto sopratutto ai ragazzini - anzi col tempo mi pare a bambini sempre piu piccoli ;D - credo che i pareri di chi ha 10 anni siano da considerare con attenzione.

                      E dopotutto Barksiano i motivi - anche se in modo sintetico - per cui non gli sono piaciuti Dylan Top, Duckleto, Paperoe e Star top li ha detti!
                      Solo dell'Isola del Tesoro ha detto solo che "gli ha fatto pena". ma visto che citava la Spia poeta, direi che approvava quanto la Spia aveva spiegato benissimo.
                      Poi ha detto in generale che molte parodie moderne gli fanno schifo... beh, è una sintesi aggressiva ma aveva appunto detto qualcosa su diverse parodie e quindi non mi pare che sia solo come dire "mi fa schifo" e basta.
                      Imvho.

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                      luciochef
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                        Re: Le parodie moderne - riflessioni
                        Risposta #25: Mercoledì 22 Mar 2017, 23:13:51

                        Beh però... forse amo le cause perse, ma mi sento di spezzare una piccola lancia per Barksiano!
                        Anzitutto forse una persona di... 40 anni sa "veicolare" meglio le proprie opinioni di un ragazzino di 10 anni

                        Florence se tu ti senti in dovere di difendere questa posizione non è mai una causa persa.
                        Ma mi sento di esporti anche la mia idea in merito.
                        Come hai detto una persona di 40 anni e' possibile che sappia "veicolare" meglio le proprie opinioni. Ma proprio in base a questo una persona più adulta ha il dovere di "educare" un utente più giovane su come approcciarsi nel giudicare il lavoro altrui.
                        Voglio precisare intendo "educare" non a livello sociale poiché a questo di sicuro pensano i genitori e le istituzioni preposte come la scuola, ma nel comunicare in un forum pubblico dove si rapportano persone di tutte le età, come da te giustamente precisato.
                        Ma visto che il forum lo frequentano persone di ogni età si dovrebbe avere il buongusto di postare messaggi con un linguaggio corretto e privo di espressioni fastidiose. Perché se ad un ragazzo di oggi piace lo sproloquio o la superficialità, può anche essere che ad un utente di 30-40-50 anni tali modi di comunicare possano infastidire.
                        Volevo chiarire solo questa piccola cosa.
                        E a proposito del giudicare in questo modo il lavoro altrui, non meravigliamoci se poi alcuni autori possano allontanarsi dal forum o criticarlo su altri social network tacciandoci di fare "caciara".
                        E un lettore occasionale potrebbe avere una cattiva opinione proprio perché, come da te precisato, non sanno chi ci può essere dietro la tastiera....
                        Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                        *

                        Negritas
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                          Re: Le parodie moderne - riflessioni
                          Risposta #26: Giovedì 23 Mar 2017, 09:42:07
                          Tutti questi OT come rendono pesante e inutili quelle che invece potrebbero essere discussioni interessanti.

                          A nessuno frega?

                          *

                          Cornelius
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                            Re: Le parodie moderne - riflessioni
                            Risposta #27: Giovedì 23 Mar 2017, 12:21:25

                            Parodie, adattamenti, riletture, omaggi, remake...
                            Il fumetto si evolve, cambia, muta con la società, le mode, le persone...

                            Gli autori ci propongono cose nuove, esperimenti, idee, il tutto in un fumetto tradizionale e, per certi versi, più 'chiuso' rispetto ad altri, per cui la cosa può esser ancor più stimolante, sotto certi aspetti.

                            Io non critico i remake (devo ancora leggere il 'Dollaro fatale', fatalmente in ritardo come quasi ogni abbonato sa) anche perché certe riletture a distanza di decenni (quasi di un secolo per i Piombatori) sono sicuramente interessanti anche se a volte possono deludere o lasciare indifferenti.

                            Anche l'adattamento fra un fumetto e l'altro (Dylan Top, aspettando i Simpson), per quanto sembra non aver convinto i più, è comunque un esperimento interessante, curioso, che sicuramente attira l'attenzione degli appassionati di entrambi i mondi e, di conseguenza, dovrebbe far aumentare le vendite (ovviamente una delle ragioni di questi 'esperimenti', al di là dell'ispirazione artistica).

                            Non essendo queste 'parodie moderne' (come sono state chiamate) all'ordine del giorno ma presenti di tanto in tanto, le accetto e le 'assorbo' volentieri, non mi danno noia, contribuiscono a variegare l'offerta del fumetto Disney: preferisco vedere qualche 'parodia moderna' in più e qualche ordinaria storia di alieni in meno.

                            « Ultima modifica: Giovedì 23 Mar 2017, 12:22:47 da leo_63 »

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                              Re: Le parodie moderne - riflessioni
                              Risposta #28: Giovedì 23 Mar 2017, 14:21:24
                              Tutti questi OT come rendono pesante e inutili quelle che invece potrebbero essere discussioni interessanti.

                              Negritas, come gia' sottolineato diverse volte, ci tengo a precisare che questi possono anche intendersi come OT in quanto tali, ma differiscono molto da altri.
                              Qui si sta cercando di far comprendere, a tutti compreso me, come ci si dovrebbe rapportare al forum evitando polemiche futili, linguaggi poco consoni alla vita sociale comune e nel pieno rispetto delle opinioni e del lavoro altrui.
                              Quindi qui non ci si sta accapigliando sul fatto che una testata ha 2 pagine in meno o in più, su quanto guadagna la Panini, sul fatto che non ci sono più le mezze stagioni, ecc.
                              Quando si verificano OT veri e propri (come nel caso in cui Brigitta ha giustamente deciso di separare questa discussione da quella delle cronologie delle parodie) si possono separare blocchi di post e spostarli in altri topic. Ma quando si parla con educazione per spiegare determinate reazioni non e' possibile spostare questi pensieri, altrimenti presi di peso e spostati in altri posti non avrebbero senso.
                              Oppure dovremmo creare un topic sul come comportarsi sul forum ma sarebbe un doppione del regolamento, dove chiaramente si spiega di evitare linguaggi e considerazioni sopra le righe. Detto ciò la chiudo qui sulla questione.

                              A nessuno frega?

                              Vogliamo parlare dell'argomento del topic? Va bene, facciamolo.
                              Per prima cosa bisogna cominciare a scindere le varie categorie di storie che sono state, erroneamente, calate nello stesso calderone.
                              Si e' parlato di parodie in modo generale ma bisogna invece elencare:
                              - Parodie (travestimento burlesco di un testo o di uno stile cit. Luxor)
                              - Adattamenti di opere reali (quindi libri, romanzi, film) a fumetti
                              - Adattamenti Disney di altre tipologie di fumetto
                              Detto ciò si può cominciare a spiegare il proprio punto di vista su ogni categoria. Ma ogni opera deve essere confrontata con le altre dello stesso segmento e non mischiandole in considerazioni cumulative.
                              Come si può paragonare, cercando un nesso logico, storie come Duckleto o Dylan Top ( parodie col chiaro senso di far sorridere) con l'Isola del tesoro (adattamento a fumetti di un romanzo) o Ballata di un topo salato (adattamento in salsa Disney di un altro fumetto)?
                              Non avranno mai punti in comune sui quali discutere e tali da poter creare paragoni o classifiche obiettive di gradimento.
                              Se si prende l'Inferno di Topolino ci si trova davanti ad un'opera magnifica. Un'opera talmente grande che si distacca dall'originale e vive di luce e importanza propria. In modi diversi, ma siamo comunque dinanzi a dei capolavori artistici.
                              Se si prende Dylan Top non si può neanche minimamente confrontarlo con l'inferno di Topolino. Ma non per mancanza di bravura da parte di Faraci e Recchioni, ma perché si rapportano ad opere completamente diverse.
                              Lo scopo di queste opere e' forse anche quello di stuzzicare la fantasia del lettore ad allargare i propri orizzonti.
                              Se un lettore può trarre ispirazione nello scoprire l'opera originale a cui e' dedicata la parodia (o l'adattamento), allora quella storia avrà raggiunto uno dei suoi obiettivi.
                              Semplificare un discorso dicendo che, avendo letto la parodia Dylan Top, non si andrà a ricercare l'opera originale poiché tanto la parodia ha già fatto comprendere tutto, mi sembra davvero avventato.
                              Dylan Dog e' un fumetto dalle profonde sfaccettature che mescola generi diversi e ha delle sotto trame molto complicate. Quindi se uno non lo legge e' perché non ama quel genere, ma non perché la parodia e' sballata o fallita.
                              D'altro canto quante volte mi e' capitato di leggere che diversi utenti, per prepararsi degnamente alla lettura di una parodia in arrivo, abbiano letto l'opera originale.
                              Ecco questo e' un obiettivo centrato.
                              Poi si potrà essere in accordo o meno sul come si e' trattata la trama, ma questi sono giudizi personali che riguardano i gusti di ognuno di noi.
                              Vorrei poi porre una questione: quante volte si e' detto che il fumetto Disney, tranne rari casi, e' troppo ancorato agli stereotipi?
                              E allora perché poi quando si cerca di sperimentare, di dare nuove visioni si accusa gli autori di discostarsi troppo dalla "personalità storica" dei personaggi?
                              Ad esempio io amo Pippo da sempre. Mi hanno sempre conquistato la sua sbadataggine, il suo essere fuori dal mondo, il suo essere....Pippo!
                              Pero' devo dirvi che mi piacciono enormemente le volte in cui Pippo si "veste" di nuove personalità.
                              Mi piace quando si trasforma in Indiana Pipps, mi piace quando e' completamente diverso tipo in Ratkyll o On the Road, mi piace quando e' ancora più stralunato del solito come nell'Isola del tesoro.
                              Insomma queste diverse applicazioni di un personaggio non gli tolgono nulla ma, anzi, lo arricchiscono di nuova luce.
                              E quindi perché Basettoni non può vestire i panni di un personaggio alternativo al "solito" commissario?

                              Per me le parodie disney rimarranno sempre e solo le 3 presente in questo albo: https://coa.inducks.org/issue.php?c=it/CD++++1#da

                              Ma io sono un romantico estremista e ignorate pure questo messaggio.

                              Tra l'altro adoro follemente anche, e forse soprattutto, quelle di Carpi.

                              Ma, insomma, quello che volevo dire è che sono d'accordo: questi ultimi rifacimenti saranno anche storie fantastiche (e per me molte lo sono) ma non combaciano con l'idea che ho sin da bambino di Parodia Disney.

                              Per ultimo volevo far riflettere tutti su una cosa:
                              Ammetto che ci sono storie che scaldano il cuore e che ci hanno accompagnato da sempre tramite i ricordi e le esperienze.
                              Ma non tutto può essere paragonato o confrontato.
                              Le opere di Carpi sono bellissime e dei veri capolavori. Ma non ha senso paragonarle ad alcune parodie contemporanee.
                              Non si può perché a quelle attuali manca quell'alone di magia che rivestono invece, nei cuori dei lettori, quelle di quando eravamo bambini (o non eravamo ancora nati).
                              Poi dire che quelle di Carpi (o Martina) sono le uniche che meritano il titolo di Parodie (con la P maiuscola) e' semplicemente frutto di, come detto da Negritas stesso, un estremo romanticismo.
                              Se ragionassimo in tutti i campi in questo modo finiremmo col dire che la Musica e' solo quella di Beethoven e tutto quello che e' venuto dopo e' fuffa...
                              Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                              *

                              Vito65
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                                Re: Le parodie moderne - riflessioni
                                Risposta #29: Giovedì 23 Mar 2017, 15:24:57
                                Parodie, adattamenti, riletture, omaggi, remake...
                                Il fumetto si evolve, cambia, muta con la società, le mode, le persone...

                                Gli autori ci propongono cose nuove, esperimenti, idee, il tutto in un fumetto tradizionale e, per certi versi, più 'chiuso' rispetto ad altri, per cui la cosa può esser ancor più stimolante, sotto certi aspetti.
                                Secondo me le frasi di Cornelius, che ho ripreso sopra, sono determinanti: credo che su Topolino possa andar bene tutto, la parodia, l'adattamento, il remake, l'omaggio ad un film, ad un libro, ad un autore del passato... purchè ciò sia segno di evoluzione e sorretto da creatività e da voglia di sperimentazione. Il rischio, a parer mio sempre possibile, è che questo tipo di operazioni, in alcuni casi, possano invece tradire crisi di idee e costituire un facile ricorso (soprattutto nei casi di remake e di omaggi vari) a strade già colladaute.
                                « Ultima modifica: Giovedì 23 Mar 2017, 23:46:43 da Vito65 »

                                 

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