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Le parodie moderne - riflessioni

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La Spia Poeta
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PolliceSu   (9)

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PolliceSu   (9)
    Le parodie moderne - riflessioni
    Domenica 19 Mar 2017, 15:42:16
    Uso questo topic perché non saprei dove altro postare.


    Le parodie moderne mi hanno stancato.
    Intanto, mi sembra sbagliato chiamarle ancora "parodie". Insomma, sono adattamenti, molto simili all'originale peraltro! Chiamiamoli così, magari a eccezione di quelli di Vitaliano e di Salati (che infatti continuano a piacermi). E da questo scaturisce la mia riflessione. Cos'hanno le parodie che le opere originarie non hanno? Qual è il senso di riscriverle, se il risultato è pressoché identico all'originale?
    Per fare un esempio di parodia/adattamento molto riuscito, tirerò in ballo Ratkyll, che ce l'abbiamo presente tutti, e grossomodo condivide le stesse caratteristiche degli altri.
    Innanzitutto la differenza è il medium. È una trasposizione a fumetti. Fin qui mi sta bene- è lo stesso principio per cui esistono i film tratti dai libri o i fumetti tratti dai film o i libri tratti dai fumetti.
    Un'altra differenza evidente sono i personaggi. Hanno le facce dei personaggi Disney, è ovvio, siamo su Topolino. Gli attori sono loro.
    Da questo deriva un cambiamento di registro. Anche lieve, eh. Ma personaggi che nell'originale erano "normali" qui vengono fatti interpretare da un Paperoga o un Pippo, da cui assorbono un po' il carattere.
    E poi c'è quella che Enna chiama la "barbabietola narrativa". Una parola, un leggero cambiamento, che elimina l'aspetto più brutale della storia originale (il male, la morte). Magari cambia pure il finale, in cui i personaggi si comportano come la loro controparte Disney per ottenere un lieto fine.

    In pratica, le parodieadattamenti di oggi sono le versioni addolcite a fumetti dell'opera originale. Sicuramente fumetto di alta qualità, beninteso, ma fumetto fatto con il pilota automatico, avendo la storia già tracciata dall'inizio alla fine.
    Cosa mi danno, rispetto all'originale? Boh... Magari può essere bello trovare Paperone o Topolino a dire frasi famose di questo o quel libro. Magari può essere bello vedere a chi si è abbinato chi. Ma per quello basterebbero delle cover, delle immagini promozionali.

    Ma più recentemente è arrivato qualcosa di cui non colgo proprio il senso, cioè, gli ADATTAMENTI A FUMETTI DI ALTRI FUMETTI. Sia ben chiaro, non mi riferisco agli omaggi, ma a quelli che sono effettivamente ripresi identicamente da altri fumetti e su cui Mottura o Cavazzano hanno disegnato sopra le facce di Topolino e di Macchia Nera.
    In questi due casi, non ho in mano un adattamento a fumetti o un sentito omaggio o una parodia, ma proprio la riduzione raddolcita di un altro fumetto. Magari è pure a colori mentre l'originale è in bianco e nero, se proprio vuoi numerare le differenze ad una ad una. Ma è proprio la stessa cosa! Inizio a non vederne più il senso! (E anche a vedere che gli sceneggiatori mettono davvero il pilota automatico!)


    Questo cosa significa? Certo non che non voglio più parodie e omaggi su Topolino. A me piacciono, e anche molto. Di sicuro, non vorrei più vedere gli adattamenti a fumetti di altri fumetti. E nemmeno i remake, che non hanno NEMMENO quel gusto di vedere i personaggi cambiare volto in quelli di Topolino.
    Mi piacerebbe che, se proprio questi adattamenti di fumetti devono essere fatti, vengano fatti fuori da Topolino, in un formato simile a quello del fumetto adattato.
    I tipi di parodia che mi piacciono sono altri. Quelli in cui le storie sono nuove, come Star Top, mi stanno bene.
    Quelli in cui la parodia è una parodia, come Duckleto.
    Quelli in cui la domanda è davvero "cosa succederebbe se i personaggi di Topolino fossero protagonisti di XXXXXXX?", come Duckenstein o il finale di Moby Dick.
    Quelli in cui viene colto il senso dell'opera e si modifica tutto il resto, come Don Pipotte.


    Ma non gli adattamenti seri. Vi prego.
    « Ultima modifica: Martedì 21 Mar 2017, 12:00:39 da Brigitta_McBridge »

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      Re: Le parodie moderne - riflessioni
      Risposta #1: Lunedì 20 Mar 2017, 07:55:02
      Concordo con la Spia Poeta. Topo Maltese è un'ottima storia, ma cosa da in più rispetto all'opera originale?
      « Ultima modifica: Martedì 21 Mar 2017, 12:00:51 da Brigitta_McBridge »

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      Vito65
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        Re: Le parodie moderne - riflessioni
        Risposta #2: Lunedì 20 Mar 2017, 11:14:21
        L'adattamento (addolcito) a fumetti di un'opera (romanzo, film..) può essere un modo per fare interessare ed accostare il lettore di fumetti all'originale, e in questo caso ha un senso ed una funzione, che nel passato è stato anche didascalico: io ho fatto i primi "assaggi" dell'Iliade, dell'Odissea, del Conte di Montecristo (per fare i primi esempi che mi vengono in mente) grazie alle parodie di Topolino.
        L'adattamento a fumetti di un altro fumetto può avere lo stesso obiettivo, seppure più attenuato, ma probabilmente dipende, in maggio misura, da strategie di marketing e da sinergie fra i vari editori, che si sostengono a vicenda nell'incuriosire reciprocamente i propri lettori sui propri prodotti.
        « Ultima modifica: Martedì 21 Mar 2017, 12:01:07 da Brigitta_McBridge »

          Re: Le parodie moderne - riflessioni
          Risposta #3: Lunedì 20 Mar 2017, 14:21:24
          Quindi sarebbero delle "anteprime" per i più piccoli alle opere importanti?

          No, non mi quadra, specie se lascio la storia esattamente com'è modoficandone al limite alcuni nomi e un po' il finale. Dopo aver letto Dracula, so già anche abbastanza bene come funziona il libro. Addirittura dopo aver letto Dylan Top ho già in mano lo stesso prodotto, con le stesse inquadrature e lo stesso identico svolgimento (a meno che non sei cretino e non capisci che i topi invadenti siano morti viventi).
          Dopo aver letto L'inferno di Topolino o Duckleto hai sì un assaggio dell'ambientazione e della trama, magari pure del finale, ma non sai affatto cosa succede nel mezzo perché è tutto cambiato, e magari le premesse ti allettano.

          A me sinceramente Topo Maltese e Dylan Top hanno ammazzato tutta la voglia che potevo avere di leggere Dylan Dog o Corto Maltese. L'isola del tesoro di Radice e Turconi l'ho trovata alquanto noiosa e didascalica, con personaggi che non erano per niente loro pur di raccontare esattamente la stessa storia del romanzo. E peccato, perché il cuore della storia viene toccato bene, ma Basettoni, Orazio, Ser Lock non c'entrano un accidente con loro stessi. A questo punto non ha nemmeno senso attribuire a quei personaggi le facce Disney, perché non sono loro e non lo vogliono essere. È una deriva sbagliata.
          « Ultima modifica: Martedì 21 Mar 2017, 12:01:16 da Brigitta_McBridge »

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          Vito65
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            Re: Le parodie moderne - riflessioni
            Risposta #4: Lunedì 20 Mar 2017, 15:12:59
            Io ho fatto un'ipotesi, una riflessione partendo dallo spunto che hai dato tu con il tuo post e, naturalmente, secondo una mia personale valutazione: non dico affatto che sia la spiegazione più calzante agli intenti di chi decide la pubblicazione di queste parodie e/o adattamenti. Certo, il mio approccio/risposta alle parodie è quello che sopra ho descritto, il tuo è diverso dato che ti accosti in modo differente al genere.
            « Ultima modifica: Martedì 21 Mar 2017, 12:01:25 da Brigitta_McBridge »

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            Brigitta MacBridge
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              Re: Le parodie moderne - riflessioni
              Risposta #5: Martedì 21 Mar 2017, 12:06:30
              Mi sono permessa di separare questa discussione in un topic a parte, mi pare che valga la pena portarla avanti in maniera autonoma lasciando il topic originale alla semplice cronologia.


              Relativamente all'argomento della discussione, devo dire che concordo con molte delle perplessità espresse dalla Spia Poeta, anche a me alcune delle moderne "parodie" hanno lasciato una sensazione di esercizio stilistico e non hanno convinto del tutto. Ultimamente poi si ha proprio l'impressione che realizzare una di queste "non-parodie" sia quasi un evento acchiappalike (se mi passate il termine da social network), si scrive una storia che si discosta il minimo indispensabile dall'originale, si mettono dei disegni ad effetto ed ecco la storia-evento bella e pronta.
              Non massacratemi, sto iper-semplificando, so perfettamente che c'è una mole di lavoro sconcertante dietro a queste operazioni, ma a volte sento la mancanza di originalità.
              « Ultima modifica: Martedì 21 Mar 2017, 12:07:54 da Brigitta_McBridge »
              I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

              "You must be the change you want to see in the world" -- Gandhi

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                Re: Le parodie moderne - riflessioni
                Risposta #6: Martedì 21 Mar 2017, 13:32:09
                L'isola del tesoro di Radice e Turconi l'ho trovata alquanto noiosa e didascalica, con personaggi che non erano per niente loro pur di raccontare esattamente la stessa storia del romanzo. E peccato, perché il cuore della storia viene toccato bene, ma Basettoni, Orazio, Ser Lock non c'entrano un accidente con loro stessi. A questo punto non ha nemmeno senso attribuire a quei personaggi le facce Disney, perché non sono loro e non lo vogliono essere.
                Stai tranquillo, anche a me quella storia ha fatto pena. Lessi da piccolo il romanzo originale e mi piacque molto, e quindi ebbi grandi aspettative per l'adattamento Disneyano, per poi commentarlo cosi': "Fa schifo". Non sto scherzando, fu una vera delusione, la parodia più brutta di sempre, in genere. Anche Dylan Top non mi piacque, sarà che i fumetti violenti e porno non li apprezzo. Invece, e dico invece, Topo Maltese per me' e' un capolavoro del fumetto. Basta il nome di Cavazzano a farmi impazzire, disegni magnifici, trama nel rispetto del capolavoro originale. Bel prodotto.
                Credo pero' che Topo Maltese sia un'eccezione per le parodie recenti: Duckleto una presa in giro a Shakespeare, Star Top si risolve tutto a raggi laser, Paperoe una banalissima storia. Anche Don Pipotte e' comunque bella. Vitaliano mi piace.
                In definitiva, condivido in parte il tuo giudizio. Certo che alcune parodie moderne fanno veramente schifo


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                luciochef
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                  Re: Le parodie moderne - riflessioni
                  Risposta #7: Martedì 21 Mar 2017, 15:25:20
                  Le opinioni personali di tutti sono sempre ben accette ma, alle volte, bisogna anche saperle veicolare.
                  Se uno mette in risalto quelli che possono essere i punti carenti di un'opera e' un conto (Spia Poeta).
                  Se dal giudizio in quanto tale si passa poi al commento censurabile (Barksiano) e' altra cosa.
                  E' possibile che non si riesca a far capire che il termine SCHIFO e' qualcosa  di quanto più ripugnante possibile per identificare un lavoro?
                  Usare un tale termine, oltre ad offendere la professionalità delle persone, identifica l'utente (e quindi di conseguenza il forum che glielo permette) come superficiale e poco educato.
                  Un lavoro, qualunque esso sia, esige sempre il rispetto da parte di tutti. E non ci sono ceti sociali, pensieri personali o situazioni anagrafiche che tengano.....
                  Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                  *

                  brigo
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                    Re: Le parodie moderne - riflessioni
                    Risposta #8: Martedì 21 Mar 2017, 15:28:23
                    sarà che i fumetti violenti e porno non li apprezzo.

                    Ti aspetto al varco fra 5 anni.  ;D

                    *

                    Vincenzo
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                      Re: Le parodie moderne - riflessioni
                      Risposta #9: Martedì 21 Mar 2017, 15:36:27
                      Le opinioni personali di tutti sono sempre ben accette ma, alle volte, bisogna anche saperle veicolare.
                      Se uno mette in risalto quelli che possono essere i punti carenti di un'opera e' un conto (Spia Poeta).
                      Se dal giudizio in quanto tale si passa poi al commento censurabile (Barksiano) e' altra cosa.
                      E' possibile che non si riesca a far capire che il termine SCHIFO e' qualcosa  di quanto più ripugnante possibile per identificare un lavoro?
                      Usare un tale termine, oltre ad offendere la professionalità delle persone, identifica l'utente (e quindi di conseguenza il forum che glielo permette) come superficiale e poco educato.
                      Un lavoro, qualunque esso sia, esige sempre il rispetto da parte di tutti. E non ci sono ceti sociali, pensieri personali o situazioni anagrafiche che tengano.....

                      Assolutamente d'accordo.
                      A parte che Dylan Dog è infinitamente di più che un fumetto porno e violento e definirlo così significa averlo letto col sedere, il termine "schifo" deve essere usato con criterio, se proprio si vuole utilizzarlo.
                      A me Don Pipotte è piaciuto molto meno de L'isola del tesoro, ma non per questo dico che fa cagare. Duckleto mi ha divertito tantissimo, Topo Maltese è stato un omaggio spettacolare.
                      Ci sono diversi modi per approcciarsi alle opere originali e possono essere tutti ugualmente validi. Non esiste un "canone" oggettivo, per niente.
                      If you can dream it, you can do it.

                      *

                      Sattia
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                        Re: Le parodie moderne - riflessioni
                        Risposta #10: Martedì 21 Mar 2017, 18:53:19
                        Anch'io penso che alcune parodie odierne non siano decisamente all'altezza delle iniziali di Martina (che considero le migliori di sempre, in particolar modo L'inferno di Topolino - https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++++7-AP -). Condivido anche il pensiero sugli "adattamenti": non ha senso se è un copia-incolla, ci deve essere ovviamente una traccia dietro ma lo sceneggiatore deve metterci del suo.

                        - Mister Felicità ;)
                        « Ultima modifica: Martedì 21 Mar 2017, 18:53:43 da Tia »
                        Spero non si perda di vista che tutto è cominciato con un topo! (Walt Disney)

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                        Dominatore delle Nuvole
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                          Re: Le parodie moderne - riflessioni
                          Risposta #11: Martedì 21 Mar 2017, 19:54:49
                          Anche Dylan Top non mi piacque, sarà che i fumetti violenti e porno non li apprezzo.

                          Nemmeno io li apprezzo; ma non ho compreso benissimo il collegamento. :-?

                          Aspettami al varco per… quanto, brigo? ;D
                          « Ultima modifica: Martedì 21 Mar 2017, 19:55:07 da A.Basettoni »

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                          brigo
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                            Risposta #12: Martedì 21 Mar 2017, 21:37:16
                            Aspettami al varco per… quanto, brigo? ;D

                            No, a questa età ormai non ci caschi più. ;D

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                              Re: Le parodie moderne - riflessioni
                              Risposta #13: Martedì 21 Mar 2017, 23:44:53
                              Stai tranquillo, anche a me quella storia ha fatto pena. Lessi da piccolo il romanzo originale e mi piacque molto, e quindi ebbi grandi aspettative per l'adattamento Disneyano, per poi commentarlo cosi': "Fa schifo". Non sto scherzando, fu una vera delusione, la parodia più brutta di sempre, in genere. Anche Dylan Top non mi piacque, sarà che i fumetti violenti e porno non li apprezzo. Invece, e dico invece, Topo Maltese per me' e' un capolavoro del fumetto. Basta il nome di Cavazzano a farmi impazzire, disegni magnifici, trama nel rispetto del capolavoro originale. Bel prodotto.
                              Credo pero' che Topo Maltese sia un'eccezione per le parodie recenti: Duckleto una presa in giro a Shakespeare, Star Top si risolve tutto a raggi laser, Paperoe una banalissima storia. Anche Don Pipotte e' comunque bella. Vitaliano mi piace.
                              In definitiva, condivido in parte il tuo giudizio. Certo che alcune parodie moderne fanno veramente schifo

                              Al netto delle opinioni e degli insulti giudizi pesanti (niente, devono spuntare fuori sempre, mai che si riesca a rimanere obiettivi per tutta una discussione senza che qualcuno la butti in caciara. Che poi, "la più brutta di sempre"... le hai lette tutte, per poter affermare una cosa del genere? Sullo "schifo" hanno già detto tutto luciochef e Vincenzo, quindi non aggiungo altro... :-X), trovo completamente fuoriluogo l'accostamento di Duckleto, Star Top e Don Pipotte agli altri esempi di rivisitazioni (L'isola del tesoro e Topo Maltese), come pure Dylan Top: queste sono a tutti gli effetti delle parodie, in cui la riscrittura in chiave comica è abbastanza evidente, certo, magari non in tutte allo stesso modo, ma è lampante che non siano una pura e semplice trasposizione con i personaggi Disney come invece possono essere considerate, appunto, l'Isola del tesoro e il recentissimo Topo Maltese.

                              *

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                                Re: Le parodie moderne - riflessioni
                                Risposta #14: Mercoledì 22 Mar 2017, 11:09:01
                                Per me le parodie disney rimarranno sempre e solo le 3 presente in questo albo: https://coa.inducks.org/issue.php?c=it/CD++++1#da

                                Ma io sono un romantico estremista e ignorate pure questo messaggio.

                                Tra l'altro adoro follemente anche, e forse soprattutto, quelle di Carpi.

                                Ma, insomma, quello che volevo dire è che sono d'accordo: questi ultimi rifacimenti saranno anche storie fantastiche (e per me molte lo sono) ma non combaciano con l'idea che ho sin da bambino di Parodia Disney.


                                 

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