Uso questo topic perché non saprei dove altro postare.
Le parodie moderne mi hanno stancato.
Intanto, mi sembra sbagliato chiamarle ancora "parodie". Insomma, sono adattamenti, molto simili all'originale peraltro! Chiamiamoli così, magari a eccezione di quelli di Vitaliano e di Salati (che infatti continuano a piacermi). E da questo scaturisce la mia riflessione. Cos'hanno le parodie che le opere originarie non hanno? Qual è il senso di
riscriverle, se il risultato è pressoché identico all'originale?
Per fare un esempio di parodia/adattamento molto riuscito, tirerò in ballo Ratkyll, che ce l'abbiamo presente tutti, e grossomodo condivide le stesse caratteristiche degli altri.
Innanzitutto la differenza è il medium. È una trasposizione a fumetti. Fin qui mi sta bene- è lo stesso principio per cui esistono i film tratti dai libri o i fumetti tratti dai film o i libri tratti dai fumetti.
Un'altra differenza evidente sono i personaggi. Hanno le facce dei personaggi Disney, è ovvio, siamo su Topolino. Gli attori sono loro.
Da questo deriva un cambiamento di registro. Anche lieve, eh. Ma personaggi che nell'originale erano "normali" qui vengono fatti interpretare da un Paperoga o un Pippo, da cui assorbono un po' il carattere.
E poi c'è quella che Enna chiama la "barbabietola narrativa". Una parola, un leggero cambiamento, che elimina l'aspetto più brutale della storia originale (il male, la morte). Magari cambia pure il finale, in cui i personaggi si comportano come la loro controparte Disney per ottenere un lieto fine.
In pratica, le parodieadattamenti di oggi sono le versioni addolcite a fumetti dell'opera originale. Sicuramente fumetto di alta qualità, beninteso, ma fumetto fatto con il pilota automatico, avendo la storia già tracciata dall'inizio alla fine.
Cosa mi danno, rispetto all'originale? Boh... Magari può essere bello trovare Paperone o Topolino a dire frasi famose di questo o quel libro. Magari può essere bello vedere a chi si è abbinato chi. Ma per quello basterebbero delle cover, delle immagini promozionali.
Ma più recentemente è arrivato qualcosa di cui non colgo proprio il senso, cioè, gli ADATTAMENTI A FUMETTI DI ALTRI FUMETTI. Sia ben chiaro, non mi riferisco agli
omaggi, ma a quelli che sono effettivamente ripresi identicamente da altri fumetti e su cui
Mottura o
Cavazzano hanno disegnato sopra le facce di Topolino e di Macchia Nera.
In questi due casi, non ho in mano un adattamento a fumetti o un sentito omaggio o una parodia, ma proprio la riduzione raddolcita di un altro fumetto. Magari è pure a colori mentre l'originale è in bianco e nero, se proprio vuoi numerare le differenze ad una ad una. Ma è proprio la stessa cosa! Inizio a non vederne più il senso! (E anche a vedere che gli sceneggiatori mettono davvero il pilota automatico!)
Questo cosa significa? Certo non che non voglio più parodie e omaggi su Topolino. A me piacciono, e anche molto. Di sicuro, non vorrei più vedere gli adattamenti a fumetti di altri fumetti. E nemmeno i remake, che non hanno NEMMENO quel gusto di vedere i personaggi cambiare volto in quelli di Topolino.
Mi piacerebbe che, se proprio questi adattamenti di fumetti devono essere fatti, vengano fatti fuori da Topolino, in un formato simile a quello del fumetto adattato.
I tipi di parodia che mi piacciono sono altri. Quelli in cui le storie sono nuove, come Star Top, mi stanno bene.
Quelli in cui la parodia è una parodia, come Duckleto.
Quelli in cui la domanda è davvero "cosa succederebbe se i personaggi di Topolino fossero protagonisti di XXXXXXX?", come Duckenstein o il finale di Moby Dick.
Quelli in cui viene colto il senso dell'opera e si modifica tutto il resto, come Don Pipotte.
Ma non gli adattamenti seri. Vi prego.