Tutti questi OT come rendono pesante e inutili quelle che invece potrebbero essere discussioni interessanti.
Negritas, come gia' sottolineato diverse volte, ci tengo a precisare che questi possono anche intendersi come OT in quanto tali, ma differiscono molto da altri.
Qui si sta cercando di far comprendere, a tutti compreso me, come ci si dovrebbe rapportare al forum evitando polemiche futili, linguaggi poco consoni alla vita sociale comune e nel pieno rispetto delle opinioni e del lavoro altrui.
Quindi qui non ci si sta accapigliando sul fatto che una testata ha 2 pagine in meno o in più, su quanto guadagna la Panini, sul fatto che non ci sono più le mezze stagioni, ecc.
Quando si verificano OT veri e propri (come nel caso in cui Brigitta ha giustamente deciso di separare questa discussione da quella delle cronologie delle parodie) si possono separare blocchi di post e spostarli in altri topic. Ma quando si parla con educazione per spiegare determinate reazioni non e' possibile spostare questi pensieri, altrimenti presi di peso e spostati in altri posti non avrebbero senso.
Oppure dovremmo creare un topic sul come comportarsi sul forum ma sarebbe un doppione del regolamento, dove chiaramente si spiega di evitare linguaggi e considerazioni sopra le righe. Detto ciò la chiudo qui sulla questione.
A nessuno frega?
Vogliamo parlare dell'argomento del topic? Va bene, facciamolo.
Per prima cosa bisogna cominciare a scindere le varie categorie di storie che sono state, erroneamente, calate nello stesso calderone.
Si e' parlato di parodie in modo generale ma bisogna invece elencare:
- Parodie (travestimento burlesco di un testo o di uno stile cit. Luxor)
- Adattamenti di opere reali (quindi libri, romanzi, film) a fumetti
- Adattamenti Disney di altre tipologie di fumetto
Detto ciò si può cominciare a spiegare il proprio punto di vista su ogni categoria. Ma ogni opera deve essere confrontata con le altre dello stesso segmento e non mischiandole in considerazioni cumulative.
Come si può paragonare, cercando un nesso logico, storie come Duckleto o Dylan Top ( parodie col chiaro senso di far sorridere) con l'Isola del tesoro (adattamento a fumetti di un romanzo) o Ballata di un topo salato (adattamento in salsa Disney di un altro fumetto)?
Non avranno mai punti in comune sui quali discutere e tali da poter creare paragoni o classifiche obiettive di gradimento.
Se si prende l'Inferno di Topolino ci si trova davanti ad un'opera magnifica. Un'opera talmente grande che si distacca dall'originale e vive di luce e importanza propria. In modi diversi, ma siamo comunque dinanzi a dei capolavori artistici.
Se si prende Dylan Top non si può neanche minimamente confrontarlo con l'inferno di Topolino. Ma non per mancanza di bravura da parte di Faraci e Recchioni, ma perché si rapportano ad opere completamente diverse.
Lo scopo di queste opere e' forse anche quello di stuzzicare la fantasia del lettore ad allargare i propri orizzonti.
Se un lettore può trarre ispirazione nello scoprire l'opera originale a cui e' dedicata la parodia (o l'adattamento), allora quella storia avrà raggiunto uno dei suoi obiettivi.
Semplificare un discorso dicendo che, avendo letto la parodia Dylan Top, non si andrà a ricercare l'opera originale poiché tanto la parodia ha già fatto comprendere tutto, mi sembra davvero avventato.
Dylan Dog e' un fumetto dalle profonde sfaccettature che mescola generi diversi e ha delle sotto trame molto complicate. Quindi se uno non lo legge e' perché non ama quel genere, ma non perché la parodia e' sballata o fallita.
D'altro canto quante volte mi e' capitato di leggere che diversi utenti, per prepararsi degnamente alla lettura di una parodia in arrivo, abbiano letto l'opera originale.
Ecco questo e' un obiettivo centrato.
Poi si potrà essere in accordo o meno sul come si e' trattata la trama, ma questi sono giudizi personali che riguardano i gusti di ognuno di noi.
Vorrei poi porre una questione: quante volte si e' detto che il fumetto Disney, tranne rari casi, e' troppo ancorato agli stereotipi?
E allora perché poi quando si cerca di sperimentare, di dare nuove visioni si accusa gli autori di discostarsi troppo dalla "personalità storica" dei personaggi?
Ad esempio io amo Pippo da sempre. Mi hanno sempre conquistato la sua sbadataggine, il suo essere fuori dal mondo, il suo essere....Pippo!
Pero' devo dirvi che mi piacciono enormemente le volte in cui Pippo si "veste" di nuove personalità.
Mi piace quando si trasforma in Indiana Pipps, mi piace quando e' completamente diverso tipo in Ratkyll o On the Road, mi piace quando e' ancora più stralunato del solito come nell'Isola del tesoro.
Insomma queste diverse applicazioni di un personaggio non gli tolgono nulla ma, anzi, lo arricchiscono di nuova luce.
E quindi perché Basettoni non può vestire i panni di un personaggio alternativo al "solito" commissario?
Per me le parodie disney rimarranno sempre e solo le 3 presente in questo albo: https://coa.inducks.org/issue.php?c=it/CD++++1#da
Ma io sono un romantico estremista e ignorate pure questo messaggio.
Tra l'altro adoro follemente anche, e forse soprattutto, quelle di Carpi.
Ma, insomma, quello che volevo dire è che sono d'accordo: questi ultimi rifacimenti saranno anche storie fantastiche (e per me molte lo sono) ma non combaciano con l'idea che ho sin da bambino di Parodia Disney.
Per ultimo volevo far riflettere tutti su una cosa:
Ammetto che ci sono storie che scaldano il cuore e che ci hanno accompagnato da sempre tramite i ricordi e le esperienze.
Ma non tutto può essere paragonato o confrontato.
Le opere di Carpi sono bellissime e dei veri capolavori. Ma non ha senso paragonarle ad alcune parodie contemporanee.
Non si può perché a quelle attuali manca quell'alone di magia che rivestono invece, nei cuori dei lettori, quelle di quando eravamo bambini (o non eravamo ancora nati).
Poi dire che quelle di Carpi (o Martina) sono le uniche che meritano il titolo di Parodie (con la P maiuscola) e' semplicemente frutto di, come detto da Negritas stesso, un estremo romanticismo.
Se ragionassimo in tutti i campi in questo modo finiremmo col dire che la Musica e' solo quella di Beethoven e tutto quello che e' venuto dopo e' fuffa...