Ho letto sul sito di Topolino un bel po' di mesi fa e riletto in occasione del sondaggio su Paperino la prima saga di DoubleDuck, che mi piacque molto. Infatti l'ho spesso votata nei gironi del sondaggio in cui capitava, argomentando che è probabilmente una delle cose migliori accadute al personaggio negli ultimi anni. Vitaliano è riuscito insieme a Bosco (due autori che mi piacciono molto da anni per il loro stile fresco e innovativo) a creare un suo mondo ben amalgamato all'interno dell'universo Disney, in cui costruire una nuova identità credibile per Donald, di modo da dargli nuovi spunti di azione e nuove avventure da fargli vivere, in un contesto rinnovato. I disegni poi erano tutti (chi più chi meno) abbastanza buoni, affidati alle (più o meno) giovani leve.
Purtroppo poi mi sono perso le 3 missioni autoconclusive, ma il sito di Topolino mi viene in aiuto per l'ultima saga, Missione Cuore Termico.
Bene, posso dire che anche questa saga mi ha entusiasmato! Non quanto la prima devo dire, che mantiene tutta un suo fascino, ma Cuore Termico ha dalla sua molti pregi: il mostrare una continuity importante ma che non risulta incomprensibile a chi ha perso le 3 missioni in giro per il mondo, poi ci sono i vari doppi-tripli-quadrupli giochi (anche se ammetto che da un certo punto in poi concordo con Grrodon, iniziano a essere ridicoli e assurdi), lo sviluppo della personalità di Paperino.
Se da una parte fa piacere vedere abbinato alla nuova saga di DoubleDuck il gadget estivo, dall'altra dispiace che per far ciò si sia allungato il brodo con due sottotrame inutili come quella dei nerd con il chiodo fisso dei cefalopodi e quella dei pirati. La seconda e la terza puntata sono praticamente filler, degne solo per i disegni di D'Ippolito e per le gag del secondo episodio, che al contrario di molti a me hanno divertito e anche parecchio.
Il primo episodio invece è una partenza praticamente perfetta, e i disegni di Mastantuono aiutano ad apprezzare il tutto, e l'accoppiata ottima sceneggiatura/ottimi disegni si conferma nel quarto episodio con Bosco/Freccero. Il finale della saga è infatti un susseguirsi di buone trovate (anch'io ho adorato la caratterizzazione grafica del gatto dell'Organizzazione) e se si passa sopra all'esagerazione di doppi giochi da parte del direttore J Jay, si può ammirare un episodio finale fatto coi controfiocchi. Senza contare che il colpo di scena finale è veramente da restare a bocca aperta, e rialza la serie dopo le due puntate di mezzo di questa saga.
E' bello poi che si continui a mentenere la suspence sul buco di 3 giorni di cui Paperino ancora non ricorda niente, oltre a spiegare come può essere che la vera identità del Grande Capo sia... quella che abbiamo scoperto nel finale!
Il progetto DoubleDuck mi gusta sempre più, ha un suo perchè, è gestito con intelligenza e può appassionare anche i lettori più grandicelli del settimanale, con l'ironia e l'azione di cui è infarcito.