Oggi, trovando per caso in bibliotca il Topolino # 2767, ho potuto leggere a apprezzare DoubleDuck: Prima della prima, di Vitaliano a Cavazzano.
Ok, sono rimasto strabiliato. Perchè la prima saga aveva un suo perchè, rimane importante e bella perchè introduceva la novità e lo faceva perfettamente, dosando tutti gli elementi che contraddistinguono questo progetto e "questo Paperino". La recente Cuore Termico era una buona avventura, ma alcuni difetti le si possono imputare senza difficoltà.
Ma questa storia "a solo" è spettacolare: il fatto di celebrare un evento mondano ed extra-fumettistico non rovina niente, non è il solito vippume che entra a gamba tesa (e non tutto il vippume lo fa, beninteso), la prima alla Scala è solo un pretesto per far vivere una nuova missione all'agente DD. L'avventura c'è e in abbondanza, Paperino caratterizzato divinamente, con la battuta pronta, con l'arrampicarsi sui muri con Paperina, con le balle che creano disastri per quanto sono grosse... Vitaliano riesce a confezionare prima di tutto quindi un Donald che è al massimo della forma, poi riesce a calarlo perfettamente nel contesto spionistico che l'ha già visto a suo agio nella saga precedente. Una missione ben narrata da un Fausto in uno dei suoi apici narrativi.
A rendere meraviglioso questo Paperino e tutta la storia po contribuisce significativamente la matita di Giorgio Cavazzano, che ci regala un'ottima copertina a tema, ci regala un Paperino disegnato da Dio e una Scala veramente stupenda! Perfettamente aderente a quella vera (parlando della facciata esterna).
Una storia bellissima, e fa sorridere leggere ora gli indizi che Vitaliano lanciava sull'identità del Grande Capo, oltre al già citato dialogo finale c'è anche a pag. 28 un'indicazione: "E' stato il Grande Capo a volere DD, vero?" "Esatto, si fida molto di lui, lo conosce meglio di tutti. E la cosa non mi soprende affato", che dopo aver letto il finale di Cuore Termico diventa chiara e lampante.