Papersera.net

Storia di Romano Scarpa pubblicata nel 1992 in occasione dell'apertura di EuroDisney:
https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1894-BP
Direi che in questa occasione anche un grande autore come Scarpa alle prese con una storia promozionale non riesce ad esprimersi ad alti livelli (a differenza che nelle sue storie "olimpiche"), pur confezionando un prodotto più che discreto.
Tra i personaggi coinvolti spiccano un Paperone che rivela il suo lato più generoso e l'insolita presenza di un Famedoro stile Ducktales, presentato come paperopolese e non sudafricano.
Pur nel lieto fine quasi generale, per il povero Paperino anche questa volta le cose sembrano concludersi male...
Un po' contradittoria mi pare la coesistenza di luoghi, opere e personaggi reali con altri invece con i nomi modificati/parodizzati.
C'è un errore geografico quando Santander viene chiamata una città basca (mentre è il capoluogo della Cantabria).

Posso dire che fu una delle rare volte nelle quali il maestro non mi piacque?

Mi sembrò una storia poco caratterizzata, priva di mordente, troppo promozionale.

Ma che disegni, ragazzi!

Mi sembrò una storia poco caratterizzata, priva di mordente

Esatto, sono d'accordo con te: direi sciapa.
Si fa leggere, sì, ma non c'è niente che catturi l'attenzione.
Nel finale, oltretutto, Paperone mi sembra davvero troppo di buon cuore... sicuramente il ticket l'avrebbe regalato lo stesso, ma così come è raccontato è stata troppo semplice la cosa!

Ovviamente, per i disegni niente da dire, bella anche la citazione a "La piccola fiammiferaia"

Letta l'altro ieri per la prima volta.
Devo dire che tutto sommato si presenta ben organizzata. Solitamente le storie "promozionali" sono o troppo forzate perchè piene di riferimenti espliciti allo "sponsor" o troppo scialbe a livello di trama. Questa invece si è fatta leggere senza problemi. Se poi ci aggiungiamo anche degli ottimi disegni, direi che il risultato è senz'altro positivo.

Se poi ci aggiungiamo anche degli ottimi disegni, direi che il risultato è senz'altro positivo.

Ottimi disegni in gran parte mortificati da un formato troppo piccolo. E' un problema che già avevo notato su Topolino ma che su Big si accentua non poco.

E' anche grazie a storie come questa che il mio desiderio di visitare una qualche Disneyland e' sottozero.

Disegni bellissimi, ma, oltre ad essere "sciapa" e "troppo promozionale" come detto sopra, e' troppo "finta". Riferimenti espliciti a cose come Disneyland tolgono ai miei occhi credibilita' ai personaggi e alle loro vicende: me li fanno percepire come attori che recitano una parte e non come persone reali.