Ieri sera ho letto l'intera storia tutta di fila (per la cronaca, ho impiegato un'ora e quindici minuti circa: sò fumetti, ma richiedono impegno anch'essi!) e devo dire che, secondo me, alcune perplessità suscitate dalla lettura spezzettata in puntate perdono parzialmente consistenza ad una disamina unitaria della storia.
Consideriamo la questione dell'astronave: la contraddizione fra l'appello di Solomon ai grandi della terra per la realizzazione della famosa astronave ed il fatto che poi pensi da solo, in meno di ventiquattr'ore, a realizzarla, non l'ho più avvertita in modo così netto; quel che ho percepito invece è che Solomon all'inizio non voglia intenzionalmente attivarsi per realizzare l'astronave, per non essere costretto a mostrare al mondo le potenzialità della Fondazione Ducklair ("La Fondazione ha molti segreti da custodire"); sarà il precipitare degli eventi a fargli rompere ogni indugio, data la necessità impellente di provvedere con urgenza a raggiungere il Pozzo per liberare Trauma: qui viene fuori la questione della mancata esplicitazione del cambio di programma riguardo Trauma, che poteva pure starci ma in effetti non risulta imprescindibile, se si legge di seguito la conclusione del secondo episodio e l'inizio del terzo.
Un altro punto che mi aveva suscitato qualche perplessità, che avevo ritrovato pure in qualche commento sul forum, è la mancata considerazione della possibilità che potessero essere i monaci di Dhasam Bull a penetrare nella mente di Moldrock: anche in questo caso, la lettura intera mi ha aiutato a tenere a mente che fin dall'inizio il Priore avverte che il furore dell'Orda non appartiene alla Terra ed i nostri monaci non sono preparati ad affrontarlo adeguatamente; infatti, sarà solo alla fine, grazie alla presenza di Everett, che essi potranno dare un contributo efficace nella disfatta dei mostri dell'Orda.
Quel che mi è risultato confermato dalla lettura complessiva è invece l'impressione che Moldrock & C. non siano poi così temibili e che la loro azione sia quasi sempre lenta e, seppur minacciosa, in realtà poco incisiva; sostanzialmente, danneggiano solo il monastero di Dhasam Bull e, poi, la statua di Cornelius Coot, ma per il resto minacciano, urlano ma non fanno veri e seri danni intorno a loro: quando Moldrock fa emergere la sua fortezza dalle rocce si limita a mostrarsi all'aperto; quando blocca Paperopoli sotto la barriera energetica, si muove così lentamente che tutti i paperopolesi hanno il tempo di mettersi in salvo; dopo la spedizione contro il deposito di ZP e l'arrivo dell'astronave coroniana, Pk, Everett e gli altri hanno tutto il tempo di riunirsi nella DT e darsi un pò di spiegazioni prima che Moldrock sopraggiunga: insomma, la lentezza di questi passaggi riduce un pò la dinamicità dell'azione, sembra quasi che ad ogni accenno d'azione i mostri dell'Orda si "mettano in pausa" volutamente, senza portare avanti le azioni distruttrici che minacciano; in realtà, comincio a pensare che ciò sia stato precisamente voluto da Artibani: alla fine, infatti, Artibani sembra voler fare intravedere una certa legittimità nelle rivendicazioni di Moldrock, quando gli fa dire con insistenza che non gli interessa impossessarsi della Terra, ma solo riprendersi il regno che gli spetta e del quale ritiene di essere stato defraudato: è come se volesse spiegarci che Moldrock non ha spinto mai l'acceleratore sul pedale della violenza perchè interessato solo a ripristinare quello che ritiene il suo buon diritto e nulla più: se questa mia impressione è fondata, questo spunto avrebbe forse meritato un pizzico di approfondimento in più.
Concordo con Yugo, inoltre che certamente tutta "l'operazione Moldrock" acquista un senso maggiore se la si considera mossa dall'intento di riprendere in modo nuovo i fili lasciati in sospeso da PK2 e, seppure con qualche forzatura nelle nuove soluzioni narrative (ad esempio il dilatarsi dei tempi di vita di Everett), può certamente dirsi ben riuscita.