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Pubblicata per la prima volta sul Topo nel 1963 la considero una delle migliori mai lette dei fratelli Barosso per estro e semplicità.

La trama inquadra il tentativo di rapimento di una giovane principessa orientale ad opera di Gambadilegno prima e Macchia Nera poi, entrambi felicemente sventati da Mickey.

Trovo questa sceneggiatura molto valida per quattro motivi:
- l'uso determinante di Pippo a fianco del character principale, cosa che ricorda non poco le storie di Gottfredson.
- le molteplici gag dello stesso che lo eternano a memorabile smemorato... un anno prima della storia omonima.
- il geniale intreccio tipicamente barossiano nella non semplice fabula, il quale risulta tanto arduo da mettere in piedi quanto scorrevole nella lettura.
- lo scontro ideale tra Pietro e Macchia entrambi in lotta per lo stesso obiettivo.

Menzione d'onore anche ai disegni di Perego, stavolta davvero convincenti e travolgenti (forse esagero ma mi hanno richiamato non poco quelli del miglior Murry). Peccato solo per quell'insopportabile linea sul sul volto di Topolino...

Topolino08

Storia piuttosto carina, anche se Macchia Nera travestito non provava nemmeno minimamente a non farsi riconoscere.
Gag gradevoli, soprattutto nel finale quando Topolino costringe tutti i ladri incontrati fino a quel momento a trainare la macchina.

Menzione d'onore anche ai disegni di Perego, stavolta davvero convincenti e travolgenti

Ecco, secondo me questa è la nota dolente.
Prendiamo per esempio la vignetta in cui Topolino fa sbattere Macchia Nera contro l'ala dell'aereo. Si tratta di una scena d'azione, che un altro disegnatore avrebbe reso emozionante e dinamica, mentre così non si può guardare.
E poi Topolino ha praticamente la stessa espressione durante tutto l'arco della storia.

Prendiamo per esempio la vignetta in cui Topolino fa sbattere Macchia Nera contro l'ala dell'aereo.

Ma non sbatte contro l'aereo, cade dalla macchina a causa dell'improvvisa accelerata di Topolino...

 - Paolo

Ma non sbatte contro l'aereo, cade dalla macchina a causa dell'improvvisa accelerata di Topolino...

Ah, allora avevo inteso male io