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Paperino e le carte perdute di Colombo

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Gongoro
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PolliceSu

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PolliceSu
    Paperino e le carte perdute di Colombo
    Lunedì 20 Mar 2017, 15:07:19
    Storia di Don Rosa pubblicata per la prima volta nel 1995:
     https://coa.inducks.org/story.php?c=D+94144

    Si presenta come un seguito della barksiana Paperino e il cimiero vichingo, ma anche della precedente avventura donrosiana Zio Paperone e i guardiani della biblioteca perduta.
    Qui però Paperone non è presente e come nel classico di Barks i protagonisti sono Paperino e i nipotini, in questo caso sempre in "modalità Giovanni Marmotte".
    Per Rosa è un'occasione di ripescare gli antagonisti del "cimiero vichingo" e di connettere tra loro diversi fatti storici ( o pseudostorici) su possibili visitatori precolombiani del continente americano. L'autore dimostra la solità capacità di concentrare in sole 24 pagine accadimenti e informazioni che un diverso stile di narrazione avrebbe diluito in uno spazio molto più ampio.
    Dai redazionali di Uack! 30, apprendiamo però che inizialmente Rosa aveva ideato una seconda parte della storia decisamente diversa e che non sa più dire il motivo del rifacimento, oltre al fatto che almeno un lettore aveva evidenziato un possibile problema di logica narrativa...

    Per curiosità aggiungo un link che fornisce un'informazione di base sulla cultura di Adena citata verso la fine della storia:
      https://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_di_Adena

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    Lucandrea
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    PolliceSu   (1)
      Re: Paperino e le carte perdute di Colombo
      Risposta #1: Lunedì 20 Mar 2017, 22:40:30
      Questa storia è una delle migliori di Rosa e, come qualità, non è di certo inferiore al Cimiero vichingo. Sono quelle storie che ti catturano fin dalla prima vignetta e non riesci a smettere di leggere finchè non arrivi alla fine. E di storie come questa se ne leggono davvero poche

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      Topolino08
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      PolliceSu   (2)
        Re: Paperino e le carte perdute di Colombo
        Risposta #2: Venerdì 18 Ago 2017, 15:54:49
        A mio avviso l'atto d'amore definitivo di Don Rosa verso il suo idolo e predecessore Barks.
        Una sceneggiatura geniale accompagnata da disegni semplicemente perfetti e dialoghi da applausi ci guidano alla scoperta dello stile definitivo e puro del Maestro, il quale per la prima volta riesce a dare una forte caratterizzazione al character di Paperino, forse ancor più che nel Figlio del Sole.

        Molto spassosa e comica l'introduzione nella quale Donald butta senza volerlo all'aria il primo colpo di fortuna sfacciata della sua vita e cioè la vincita di un pomeriggio di pesca offerto dal Club delle Giovani Marmotte.
        Proprio da questo avvenimento il Don crea l'antefatto dell'intera vicenda.

        Da buon seguito del Cimiero Vichingo abbondano le citazioni a fatti e personaggi barksiani come il cattivo di turno Azur Blue accompagnato dal fido avvocato Sharky.

        Il modo in cui Rosa intreccia la fantasia con la realtà è notevole. Egli infatti riesce nell'intento senza cadere nel banale o nello sconvolgere troppo la Storia Americana.

        Menzioni d'onore alla macchina sciogli-nodi e alle casse del Titanic ricuperate dal fondo del mare, tutti elementi presenti nell'avvio.  [smiley=voto4.gif]

        Topolino08

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          Re: Paperino e le carte perdute di Colombo
          Risposta #3: Venerdì 18 Ago 2017, 17:08:54
          Mi spingo a dire "[smiley=voto5.gif]" e a ricordare il finale come uno dei migliori di Rosa.
          Spoiler: mostra
          L'immagine degli indiani Adena padroni d'Europa per diritto feudale mi riempie di gioia e commozione. ;D

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            Re: Paperino e le carte perdute di Colombo
            Risposta #4: Sabato 19 Ago 2017, 12:37:16
            il quale per la prima volta riesce a dare una forte caratterizzazione al character di Paperino, forse ancor più che nel Figlio del Sole.
            Puo' anche darsi. Ma mi chedo se tu abbia letto Paperino e il cimiero vichingo, per uscirtene in un commento simile.
            Il capolavoro barksiano e' tutto basato sulla vitalita', l'ambizione, i sogni, l'ingenuita', l'entusiasmo di Paperino (per tacere il lato "oscuro" del papero).
            In Rosa tutto questo si perde: per Paperino restano una serie di gag, che pero' lo lasciano in gran parte ai margini dell'azione. Il ricordo che me ne e' rimasto e' di uno sciocco benintezionato e, soprattutto, decisamente spento (nella mia memoria, la massima ambizione che esprime e' quella di fare ciao con la manina in qualche foto -  tutt'altra cosa che proporsi di eguagliare le leggendarie gesta dei trapassati vichinghi).
            Senza una seria rilettura, non sono in grado di fare un vero confronto tra il Paperino delle Carte perdute e quello delle precedenti opere di Rosa; ma mi sembra ovvio che si abbia un trattamento assai migliore del personaggio in, per dire, Paperino e il genio del compleanno, precedente di un anno.

            come qualità, non è di certo inferiore al Cimiero vichingo.
            "Che cos'e' il Labrador? Un cinema?"
            Prendete la reazione di Paperino a questa domanda e avrete una buona raffigurazione di come mi sento quando leggo un commento del genere.

            Intendiamoci: ritengo Paperino e le carte perdute di Colombo un'ottima storia. Ma come seguito di Paperino e il cimiero vichingo e' un mezzo fallimento. Ne manca completamente lo spirito epico (dove sono il salso mare e il sibilo del vento tra le vele, che permeano quasi ogni vignetta del capolavoro barksiano?) e non ha quel fantastico protagonista.
            E' una storia con tutt'altri meriti: tra i i primi a venirmi in mente c'e' un intelligente ed interessante uso del materiale didascalico per imbastirci un'avventura (sia pure non particolarmente coinvolgente, imho - ma quest'ultimo commento potrebbe essermi dettato dal confronto con l'indimenticabile Cimiero). E, come gia' osservato da altri, il finale
            Spoiler: mostra
            "politicamente corretto"
            .

            Mi spingo a dire "[smiley=voto5.gif]"
            Ci puo' stare. Dopotutto, il voto ragionevole per Paperino e il cimiero vichingo e' sei stelle.

            N.B. Come evidenziato dalle citazioni frammezzate al testo, i miei commenti sul Cimiero vichingo sono basati su una traduzione classica (per la precisione, quella usata qui). Se avete letto traduzioni piu' povere, posso capire che percepiate meno l'aspetto epico.

              Re: Paperino e le carte perdute di Colombo
              Risposta #5: Sabato 19 Ago 2017, 13:34:41
              Vado controcorrente e dico che invece a me questa storia non è mai piaciuta molto.

              Pur apprezzando Don Rosa, trovo che qui abbia voluto inserire davvero troppi elementi, con la continua corsa da uno scopritore all'altro, da un ritrovamento all'altro (peraltro enormi scoperte archeologiche scovate in quattro e quattr'otto...).

              Manca molto il focalizzarsi su un tesoro solo invece che continuare a tirarne fuori uno dopo l'altro.

              Poi è certo interessante storiograficamente e culturalmente e mi ha portato a cercare più informazioni su tutti i fatti riportati, ma come avventura dei paperi mi ha sempre francamente annoiato.

                Re: Paperino e le carte perdute di Colombo
                Risposta #6: Sabato 19 Ago 2017, 21:38:43
                Puo' anche darsi. Ma mi chiedo se tu abbia letto Paperino e il cimiero vichingo

                Ma il Cimiero è appunto un capolavoro di Barks, non donrosiano.  :-?
                Io mi riferivo alla caratterizzazione di Donald nelle tavole del Don.  ;)

                Topolino08

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                  Re: Paperino e le carte perdute di Colombo
                  Risposta #7: Domenica 20 Ago 2017, 13:59:56
                  Ma il Cimiero è appunto un capolavoro di Barks, non donrosiano.  :-?
                  Io mi riferivo alla caratterizzazione di Donald nelle tavole del Don.  ;)
                  Entrambe le cose mi sono ben chiare. Il problema e' che Rosa qui scrive il seguito di una storia barksiana e quindi il confronto e' inevitabile.
                  Sulla caratterizzazione di Paperino nelle Carte perdute, mi sembra oggettivo che risulti un personaggio assai piu' spento che nel Cimiero vichingo. Dopodiche', puo' essere vero che si tratti di una forte caratterizzazione; ma son tentato di dire che questo sia proprio il demerito principale della storia. Non soltanto Paperino appare come uno sciocco (questo, in una certa misura, fa parte del personaggio); soprattutto, e' orribilmente passivo (l'avverbio viene, ancora una volta, dal necessario confronto con Barks).
                  Nel Cimiero, oltre che iperattivo, Paperino e' il motore degli eventi: tutto nasce dalla sua brama di avventura (senza il suo interesse il cartiglio non sarebbe stato ritrovato), e' il suo entusiasmo a portare avanti i paperi ("Si rintani l'Azzurro se crede! Noi procediamo imperterriti!") ed e' su di lui che si manifesta in pieno il potere corruttore dell'elmo. Cosi' ad occhio, direi che tra le storie lunghe barksiane questa sia quella che meglio sviluppa il personaggio di Paperino. (Aggiungerei che e' l'entusiasmo dell'eroe a fornire al lettore il punto di vista e l'identificazione emotiva: ridiamo di lui, ma al tempo stesso la sua vivacissima vitalita' si propaga a noi e ci coinvolge nelle sue vicende. Almeno, questo e' quanto succede a me.)
                  Quanto alle Carte perdute, ti pregherei di indicarmi come viene caratterizzato il papero. A quanto ricordo, in Rosa non e' piu' l'eroe dell'avventura, ma un importante comprimario, che viene trascinato qua e la' su iniziativa dei nipoti GM e il cui ruolo principale, nella dinamica della storia, e' di fornire materiale comico per una serie di gag (purtroppo quella che piu' mi e' rimasta in mente si e' impressa nella memoria per il carattere sgradevolmente scatologico). Sbaglio?

                  Insomma: il problema delle Carte perdute e' il Cimiero vichingo. E al centro di questo problema ci sta proprio la caratterizzazione di Paperino.

                  Che poi le "carte perdute" siano una tappa importante nel'evoluzione donrosiana del personaggio, potrebbe essere vero (come dicevo, dovrei mettermi a fare una rilettura ragionata e cronologica delle storie prima di discutere  seriamente la faccenda). Ma quest'avventura e' anche una delle ragioni piu' forti per accusare Rosa di aver usato male Paperino e di non rispettare adeguatamente il personaggio. (Non sto dicendo che condivido in pieno accuse del genere: l'opus dell'autore contiene abbastanza materiale da renderle discutibili.)
                  « Ultima modifica: Domenica 20 Ago 2017, 14:01:40 da ML-IHJCM »

                   

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