i nemici di topolino li preferirei cattivi e spietati alla gottfredson per intenderci così buoni sono solo inutili macchiette
Ma questa è la storia dove Faraci utilizza meglio il personaggio di Gambadilegno.
Anche se effettivamente non ho apprezzato
il fatto che dopo essere scappato ci ripensi e torni indietro
.
Se invece ti riferisci a Gambadilegno, per me questa è la più riuscita "inversione di ruolo" nella quale è stato messo.
Io invece preferisco
questa, tra l'altro di pochi mesi precedente (che Faraci si sia ispirato ad essa?)
Una differenza che toglie a Gambadilegno la maschera di criminale spietato e che lo fa diventare più umano. Troppo umano, forse.
Penso che Pietro e fosse già umano (e tremendamente realistico) già nelle storie di Gottfredson.
Peraltro una situazione anche piuttosto realistica, vista l'attuale ben nota corruzione delle forze di polizia in Messico.
Però qui è il contrario: la polizia non è corrotta, ma corrompe; si veda come paghi i giornali per mettersi in buona luce. A proposito, che ridere i titoli "Ramirez sa programmare il videoregistratore", "Ramirez mangia leggero", eccetera
Mi hanno divertito molto anche l'informatore che risponde a domande sull'origine dell'universo, il modo in cui viene scoperto che le armi non sono di cioccolato e la battuta: "Andare in giro a fare domande può essere pericoloso".
Le gag di Ramarros, piuttosto banali, sono quelle che ho gradito di meno.
Le storie di Faraci che ho letto in Topolino Black Edition sono sì divertenti...ma certo non sono noir.
Sono comiche.
Per la maggior parte della produzione dell'autore ti do ragione, ma questa è un noir vero (seppure condito con gli elementi comici già citati).
Mi è piaciuto poco il finale in cui Topolino dice "Tu sei... sei... sei proprio forte"; avrei preferito che lo colpisse e che tra i due si scatenasse una rissa. Quella sarebbe stata per me una conclusione perfetta.
Se non erro, si tratta della prima volta in cui Faraci narra attraverso le didascalie.