E' morto Syd Barrett, co-fondatore dei Pink Floyd e figura di spicco del progressive rock inglese a cavallo fra la fine degli anni '60 e i primi anni '70. L'artista, 60 anni, è deceduto due giorni fa, ma la notizia è stata data soltanto oggi da un portavoce della sua vecchia band. I funerali si svolgeranno in forma privata.
Il cantante e chitarrista negli ultimi 30 ha vissuto lontano dalle scene, in una casa alla periferia di Cambridge, in Inghilterra. Si sa che soffriva di diabete, ma le cause della morte non sono state rese note.
Nato a Cambridge nel 1946, Barrett fondò i Pink Floyd nel 1965. Lasciò la band tre anni dopo, quando la collaborazione con gli altri divenne difficile anche a causa dell'abuso di droga. Dopo essere uscito dal gruppo, Barrett ha registrato degli album come solista, mantenendo sempre rapporti artistici con i suoi ex compagni David Gilmour e Roger Waters.
Furono gli altri della band a imporre a Roger Keith (questi i veri nomi di 'Syd') di lasciare il gruppo quando la sua vena creativa era sempre più spesso offuscata dai disturbi mentali e dall'uso di allucinogeni, soprattutto Lsd. Come solista Barrett incise nel '70 'The Madcap Laughs' (Il pazzo ride) e 'Barrett'.
Alla fine del '72 fu ricoverato per la prima volta in una clinica psichiatrica, esperienza che negli anni successivi si ripetè più volte. Su di lui calò il sipario, al punto che in certi momenti fu addirittura dato per morto, nonostante la sua influenza continuasse a riflettersi su intere generazioni di rockers, esordienti o meno. Nel '75 il commosso omaggio dei Pink Floyd con 'Shine On You Crazy Diamond', cioè 'Splendi, folle diamante'; una dedica commossa che si rifletteva anche nel titolo dell'intero disco, 'Wish You Were Here', cioè "Vorremmo che fossi qui".
Dopo diversi anni di ricovero ospedaliero e di reclusione casalinga (affidato alle cure della madre), nel 1977 Barrett comparve per un attimo, grasso e calvo, nello studio di registrazione dei Pink Floyd e nel 1982 rilasciò la sua prima intervista dopo dodici anni.
Nonostante la sua vita tormentata e il suo precoce ritiro, Barrett è considerato da molti uno dei creativi più geniali della storia della musica rock e uno dei suoi miti più grandi. Syd Barrett fu l'anima eccentrica e idealista dei Pink Floyd, ma la sua personalità di sognatore e il suo indulgere nelle droghe lo portarono a diventare un vero fardello nel gruppo, dopo esserne stato l'ispiratore maggiore.
Le innovazioni musicali che Barrett introdusse in "The piper at the gates of dawn", album di esordio del gruppo, sono tra i capisaldi della psichedelia e hanno esercitato un'influenza enorme sui musicisti di tutto il mondo.