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Alla fine giustissimo l'ex-aequo nella categoria "storie con i topi" che premia allo stesso tempo due grandissimi capolavori (da notare lo spaventoso distacco sulle altre). Del resto non riuscivo proprio ad immaginarmi una storia di Casty che per la prima volta non usciva vincitrice dal TopoOscar.
L'unica cosa per me inammisibile è il fatto che Enna, dopo il suo capolavoro, non abbia centrato il podio. Per il resto mi posso ritenere piuttosto soddisfatto dei risultati.

Detto questo, complimenti a tutti gli autori (vincitori e non), che con il loro lavoro ogni anno continuano a farci divertire, emozionare e sognare con il topo più famoso del mondo.

P.S. Condivido le perplessità per quanto riguarda la copertina di Cavazzano (io non l'ho votata in qaunto per poco non ha centrato il mio podio di preferenze) a mio avviso molto sottovalutata: basta vedere il topic della copertina in questione.

Va bè che Casty è bravo,ma addirittura tutte e tre le medaglie

In effetti... come ce la spieghi questa, Paolo?

In effetti... come ce la spieghi questa, Paolo?

Le infinite meraviglie del Copia&Incolla! [ [

  - Paolo

Fra le copertine mi sorprende il secondo posto del primo piano di zio Paperone, probabilmente molto votato perché collegato all'ultima storia di Cimino.
Avrebbero meritato molto di più DD sul Big Ben o Pippo Reporter sulle transenne dei grattacieli (oltre al già citato trio western Archi-Bum Bum-Donald).

Fra i disegnatori Turconi avrebbe meritato una medaglia e De Vita una posizione più alta della decima (forse lo penalizza il disegnare solo i topi ma anche Casty lo fa: entrambi bravissimi).

De Vita avrebe meritato una posizione più alta della decima (forse lo penalizza il disegnare solo i topi ma anche Casty lo fa: entrambi bravissimi).

Secondo me il problema di De Vita è che osservare il suo disegno attuale avendo in mente quello degli anni scorsi lo fa apparire "peggiorato", cosa che ad esempio a Cavazzano non succede: confrontando i suoi lavori presenti con quelli passati si può dire che il suo tratto sia "diverso", ma non peggiorato.

Fra le copertine mi sorprende il secondo posto del primo piano di zio Paperone, probabilmente molto votato perché collegato all'ultima storia di Cimino.

Atteggiamento che personalmente non condivido.
Il votare una storia avendo come motivazione principale il perchè porta una determinata firma non va bene. E obiettivamente parlando, il veliero d'argento ha preso voti principalmente per questo motivo.

Vero.
Ma ad esempio io, se avessi votato (e non l'ho fatto proprio per il motivo che pra mi accingo a dire) avrei votato il veliero d'argento perché è una delle poche storie che ho effettivamente letto quest'anno.
La cosa penso sia comune a chi, come me, quest'anno ha comprato pochi topolini o perché non può o perché legge principalmente altre testate (I GCD, nel mio caso).
Quindi a quel punto quella persona o non vota... o vota ciò che ha letto e che ha trovato gradevole (gradevole come la storia di Cimino).
No?

Secondo me il problema di De Vita è che osservare il suo disegno attuale avendo in mente quello degli anni scorsi lo fa apparire "peggiorato", cosa che ad esempio a Cavazzano non succede: confrontando i suoi lavori presenti con quelli passati si può dire che il suo tratto sia "diverso", ma non peggiorato.

Giustissimo.

Atteggiamento che personalmente non condivido.
Il votare una storia avendo come motivazione principale il perchè porta una determinata firma non va bene. E obiettivamente parlando, il veliero d'argento ha preso voti principalmente per questo motivo.

Concordo.

Quindi a quel punto quella persona o non vota... o vota ciò che ha letto e che ha trovato gradevole (gradevole come la storia di Cimino).
No?

E' la stessa questione che ci si poneva ai tempi dei tornei sondaggistici. Cioè, se su 52 numeri annuali ne salti soltanto uno allora non voti? Imho sarebbe stupido.

Atteggiamento che personalmente non condivido.
Il votare una storia avendo come motivazione principale il perchè porta una determinata firma non va bene. E obiettivamente parlando, il veliero d'argento ha preso voti principalmente per questo motivo.

Beh... se fosse stata una qualunque storia normalissima di Cimino avrei condiviso il parere, ma il veliero d'argento è a mio avviso una delle più significative in quanto si tratta dell'ultima di una grande produzione, pubblicata tra l'altro dopo la sua scomparsa.
Io non trovo nulla di ingiusto, è stato un bel gesto per ricordare un grande fumettista.

Secondo me il problema di De Vita è che osservare il suo disegno attuale avendo in mente quello degli anni scorsi lo fa apparire "peggiorato", cosa che ad esempio a Cavazzano non succede: confrontando i suoi lavori presenti con quelli passati si può dire che il suo tratto sia "diverso", ma non peggiorato.

Mah, a me De Vita piace più oggi che, ad esempio, 25/30 anni fa: i suoi personaggi sono più angolati, schizzati, quasi spiritosi, pieni di energia: anche gli sfondi, i paesaggi, sono nitidi, puliti e la disposizione delle vignette sempre molto articolata, non banale.
Cavazzano mi piace ma meno di De Vita: anche il suo disegno lo preferisco a quello di 30 anni fa (ma non a quello di 40 anni fa), però vi trovo una sorta di 'normalizzazione' senza più guizzi, come invece ancora vedo in De Vita. Il suo Paperone quasi sempre sorridente è oramai 'coppoliano': un Maestro influenzato dall'allievo (in senso negativo).

Fra i disegnatori Turconi avrebbe meritato una medaglia e De Vita un posizione più alta della decima (forse lo penalizza il disegnare solo i topi ma anche Casty lo fa: entrambi bravissimi).

Due disegnatori tremendamente sottovalutati in questo TopoOscar sono stati Mottura e Vian: hanno ricevuto solamente due voti. :(

Per quanto riguarda la categoria "storie con i topi" mi aspettavo un maggior successo anche per "Topolino e i misteri dell'area 52" e per "Topolino e il misterioso tartan delle nebbie" che hanno ricevuto pochissime preferenze.

E' la stessa questione che ci si poneva ai tempi dei tornei sondaggistici. Cioè, se su 52 numeri annuali ne salti soltanto uno allora non voti? Imho sarebbe stupido.

Immaginavo fosse una annosa questione...
Ma secondo me è inerente.
E se le proporzioni fossero rovesciate, ovvero se un lettore su 50 numeri ne acquista solo 10, in tal caso potrebbe votare?
Io credo di si;
è giusto che voti?
Anche qui credo di sì, anche se io non me la sentirei.

Quindi a quel punto quella persona o non vota... o vota ciò che ha letto e che ha trovato gradevole (gradevole come la storia di Cimino).
No?

Come dice Pacuvio, annosa questione.
Ovvio che se hai saltato 10 numeri su 52 o 42 su 52, la cosa cambia, e di molto, ma secondo me la domanda "voto o non voto?" sarebbe da riportare alla "coscienza" di ognuno.
Io personalmente negli anni trascorsi ho votato solamente se avevo letto almeno 20-25 topolini, e sempre se c'erano storie che ritenevo davvero valide, altrimenti ho lasciato correre.

Beh... se fosse stata una qualunque storia normalissima di Cimino avrei condiviso il parere, ma il veliero d'argento è a mio avviso una delle più significative in quanto si tratta dell'ultima di una grande produzione, pubblicata tra l'altro dopo la sua scomparsa.
Io non trovo nulla di ingiusto, è stato un bel gesto per ricordare un grande fumettista.

Proprio qui sta il punto. Secondo me questa non è una motivazione sufficiente per dire che una storia è bella.
Che poi la storia sia stupenda o meno, quello è indipendente dal fatto che sia l'ultima e che sia stata pubblicata postuma, non so se rendo l'idea.

E io insisto a dire che il veliero d'argento è sì una bella storia, ma non all'altezza di tanti altri capolavori, sia tra la produzione ciminiana, sia tra le altre storie di quest'anno.
Ecco perchè non l'ho votata.

A proposito, mi rendo conto che non ho ancora esplicitato le mie preferenze:

Topi:
Dracula
Victorian Ladies - Minni e le tecnologie sfreccianti
Victorian Ladies - Minni e lo stile degli antipodi

Paperi:
Paperinik e il passato senza futuro
Bum un ranger in azione
Qui, Quo, Qua e le radici di Paperopoli

Sceneggiatori:
Radice
Enna
Gervasio

Disegnatori:
Cavazzano
Ziche
Leoni

Copertine:
2964

2966

2978

Proprio qui sta il punto. Secondo me questa non è una motivazione sufficiente per dire che una storia è bella.
Che poi la storia sia stupenda o meno, quello è indipendente dal fatto che sia l'ultima e che sia stata pubblicata postuma, non so se rendo l'idea.

E io insisto a dire che il veliero d'argento è sì una bella storia, ma non all'altezza di tanti altri capolavori, sia tra la produzione ciminiana, sia tra le altre storie di quest'anno.
Ecco perchè non l'ho votata.

Potrà sembrare strano, ma a me è sembrata una delle migliori di Rodolfo Cimino da qualche anno a questa parte. Posso assicurare che non voto storie o autori in base al fatto che sono scomparsi o non più in attività, senza quindi omaggiarli dando una preferenza alla loro ultima storia. Tant'è vero che non ho votato Cimino tra i migliori sceneggiatori. Il veliero d'argento, forse condizionato dal fatto che fosse proprio l'ultima, mi è sembrato uno scalino sopra alle altre: questo solo per dire che io l'ho votata proprio in base alla qualità, non alla firma o all'evento particolare. E credo che su 38 voti non tutti l'abbiano votata solo perché l'ultima del Maestro.