Sbaglio o è la prima volta che un esordiente guadagna il podio? E non solo: c'è pure Vito che pur non essendo più un esordiente fa certamente parte dei "novissimi"...
Strano che il Dollaro dell'Imperatore sia finito così in basso, fra l'altro. Ma con tante belle storie... Ritengo che il 2014 sia stato uno splendido anno dal punto di vista fumettistico, sia per Topolino, sia per le migliori testate satellite: i GCD confermati nella loro qualità, Black e Platinum Edition, TuttoScarpa e PkGiant con le loro contraddizioni... Ma per tornare a Topolino, ritengo che questo TopoOscar abbia messo in luce l'addensarsi di una nuova "squadra d'attacco" che potrà tenerci compagnia per i prossimi decenni nonostante la scomparsa o l'allontanamento più o meno volontario dei grandi vecchi negli anni passati (parlo di Giorgio Pezzin, Rodolfo Cimino, per un periodo -si spera concluso- anche Tito Faraci, e recentemente -si spera per poco- Giorgio Cavazzano): una triade dorata di registi infallibili di ampio respiro (Casty, Artibani ed Enna) grandi ritorni (Vitaliano e Faraci), inarrestabili "confezionatori di perle" (Radice, Faccini) e giovanotti di belle speranze, alcuni molto promettenti. Senza dimenticare l'attuale "maestro del breve" (ma lunghe come un Eroe al casello fanno ben sperare) Marco Bosco.
Viceversa i risultati sui disegni tendono sostanzialmente a confermare un panorama conosciuto, ad eccezione del terremoto che ha allontanato Cavazzano dal podio e che è dovuto alla carenza di storie. Fra le conferme, primo fra tutti un inredibile Giulio Cherchini, che a mio parere è addirittra in miglioramento rispetto agli anni passati. Poi: ineccepibile Pikappica performance del Pastro, delicati equilibrismi danzanti di Turconi, inossidato ritorno di De Vita ai Paperi (si spera anche su storie intere), grande ritorno di Casty ai disegni, un bel ritrovato Vian dai becchi un po' distorti e (nota personale) consacrazione definitiva di Faccini e Freccero. Mastantuono e Gatto un po' giù nella lista (ma quest'ultimo non perde un colpo da molti anni e per me quest'anno è anche migliorato), Mangiatordi destinato certamente a salire. Inaspettato, per me, il gradito ritorno di Zironi, del quale spero anche di rivedere le ariose atmosfere di Topolino e il mistero del Totem volante. Nota speciale per Lavoradori che ormai non è più un semplice disegnatore ma un fenomeno della Natura: si può non apprezzare una certa sperimentazione, ma lui lasciatelo fare perché voglio davvero vedere dove è in grado di arrivare.
Rilevante però che i nuovi disegnatori non abbiano entusiasmato molto: personalmente reputo Zanchi ed Ermetti le migliori promesse di questa generazione; tuttavia non vedo altri che li accompagnino, fra i vari Nico Picone e Matteo Testa che abbiamo visto in giro. Forse ne dimentico qualcuno, è probabile, ma di certo restano lontani dal podio.
Non sembrano aver tratto moltissimo vantaggio dal digitale, sempre stando alla classifica, Marini e Sciarrone, ma tant'è...
Infine, una nota personale: cercasi Alessio Coppola disperatamente. Possibilmente su testi di Faraci o Vitaliano. Lauto compenso, ampie libagioni.