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Mario Monicelli è semplicemente un mostro con 94 anni e decenni di cinema sul groppone...
E' stato ed è uno dei più grandi registi italiani di sempre e si posiziona di diritto a fianco degli altri titani del cinema italiano: Vittorio de Sica, Luchino Visconti, Federico Fellini...Non per niente quest registi, in qualità di migliori "pezzi" italiani in circolazione, hanno diretto insieme  un paio di interessanti lavori (Boccaccio '70).
La sua filmografia è lunga come l'autostrada del Sole e spiccano dei pilastri fondamentali che hanno segnato i decenni. Eccola di seguito:

I ragazzi della via Paal, con Alberto Mondadori (1935)
Pioggia d'estate (1937)
Al diavolo la celebrità, con Steno (1949)
Totò cerca casa, con Steno (1949)
Vita da cani, con Steno (1950)
È arrivato il cavaliere!, con Steno (1950)
Guardie e ladri, con Steno (1951)
Totò e i re di Roma, con Steno (1952)
Totò e le donne, con Steno (1952)
Le infedeli, con Steno (1953)
Proibito (1954)
Un eroe dei nostri tempi (1955)
Totò e Carolina (1955)
Donatella (1956)
Il medico e lo stregone (1957)
Padri e figli (1957)
I soliti ignoti (1958)
La grande guerra (1959)
Risate di gioia (1960)
Boccaccio '70, con Vittorio De Sica, Luchino Visconti e Federico Fellini (1962) - segmento Renzo e Luciana
I compagni (1963)
Alta infedeltà, con Luciano Salce, Elio Petri e Franco Rossi (1964)
Casanova '70 (1965)
Le fate, film a episodi, con Mauro Bolognini, Antonio Pietrangeli e Luciano Salce (1966)
L'armata Brancaleone (1966)
La ragazza con la pistola (1968)
Capriccio all'italiana, con Mauro Bolognini, Steno, Pino Zac, Pier Paolo Pasolini e Franco Rossi (1968)
Toh, è morta la nonna! (1969)
Brancaleone alle crociate (1970)
Le coppie, con Alberto Sordi e Vittorio De Sica (1971)
La mortadella (1971)
Vogliamo i colonnelli (1973)
Romanzo popolare (1974)
Amici miei (1975)
Caro Michele (1976)
Signore e signori, buonanotte, con Luigi Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni ed Ettore Scola (1976)
Un borghese piccolo piccolo (1977)
I nuovi mostri, con Dino Risi ed Ettore Scola (1977)
Viaggio con Anita (1979)
Temporale Rosy (1979)
Camera d'albergo (1981)
Il marchese del Grillo (1981)
Amici miei atto II (1982)
Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1984)
Le due vite di Mattia Pascal (1985)
Speriamo che sia femmina (1986)
I picari (1987)
La moglie ingenua e il marito malato (1989)
2 registi per 12 città (1989) - documentario, segmento Verona
Il male oscuro (1990)
Rossini! Rossini! (1991)
Parenti serpenti (1992)
Cari fottutissimi amici (1994)
Facciamo paradiso (1995)
Esercizi di stil (1996) - segmento Idillio edile
Topi di appartamento (1997) - cortometraggio
Panni sporchi (1999)
Un amico magico: il maestro Nino Rota (1999) - documentario
Come quando fuori piove (2000) - mini-serie TV
Un altro mondo è possibile (2001) - documentario
Lettere dalla Palestina (2002) - documentario
Firenze, il nostro domani (2003) - documentario
Le rose del deserto (2006)

L'Armata Brancaleone, le zingarate di Amici Miei, Sordi e Gassman de la Grande Guerra; quell'universo di anti-eroi, straccioni, poveracci rinnegati da Dio... tanto amati da questo maestro tutto particolare, sempre pronto a scherzare e a dire, con la morte sempre pronta a ghermirlo, "muiono solo gli stronzi"...
Innanzitutto, grazie Mario.
E' d'obbligo un commento del MarcheseDelGrillo almeno sull'omonimo film...

In questo topic non posso assolutamente mancare, non tanto perchè tra i lavori di Monicelli figura Il marchese del Grillo, capolavoro del cinema comico italiano (e mio nick da un bel po' di anni), quanto perchè si parla di cinema italiano ai massimi livelli.

Mario Monicelli è forse più di chiunque altro l'emblema della "commedia all'italiana". Il regista toscano ne ha praticamente scandito con i suoi film tutte le tappe più significative, dalla nascita sulle ceneri del neorealismo (Guardie e ladri) allla vera e proprio affermazione come genere autonomo (I soliti ignoti) per arrivare al punto di non ritorno con cui il genere idealmente si chiude (Un borghese piccolo piccolo). In mezzo (e non solo), una sfilza di capolavori, La grande guerra e L'armata Brancaleone su tutti.

A Monicelli spetta il merito di aver scoperto Vittorio Gassman come attore brillante: fu lui a volerlo a tutti i costi nel cast de I soliti ignoti, nonostante il parere contrario della produzione. Inutile dire che la scelta si rivelò azzeccatissima, tanto da determinare una svolta per la carriera sua e dello stesso Gassman (e perchè no, anche di Risi, che con il "nuovo" Gassman girò quello che a mio parere è l'apice della commedia all'italiana, Il sorpasso).
L'attore con cui Monicelli lavorò di più fu però Sordi: è lui il protagonista di film memorabili e ancora attualissimi come Un eroe dei nostri tempi, La grande Guerra, Un borghese piccolo piccolo e, ovviamente, Il marchese del Grillo. Ottimi i risultati ottenuti anche con Tognazzi (Amici miei, Romanzo popolare), meno quelli con Manfredi, con il quale girò un solo film, tra l'altro minore (I picari).
Ma in assoluto l'attore che forse più deve a Monicelli, oltre a Gassman, è il grande Totò, che girò con lui quello che lo stesso comico napoletano definì come il film più bello della sua carriera: Guardie e ladri, in coppia con Fabrizi.

Se dovessi scegliere un film, uno solo, come mio preferito fra tutti quelli elencati, la mia scelta ricadrebbe proprio su Guardie e ladri: letteralmente M-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o. Insomma, da Oscar (se gli Oscar fossero una cosa seria).

1)MarcheseDelGrillo, sei degno di usare questo nome come nik!

2)Chi l'ha visto cosa ne pensa dell'ultimo film di Monicelli, Le Rose del Deserto?

1)MarcheseDelGrillo, sei degno di usare questo nome come nik!

Si dice niCk.

/Me si è vendicato...    

E visto che non sono un grande conoscitore di Monicelli, mi limito in un semplice: viva il cinema italiano (di una volta)!

Un grandissimo regista che, giustamente, si colloca tra i più bravi registi italiani e che ha lavorato con tutti i mostri sacri del cinema italiano.
Ricordo tanti dei suoi film, da quelli più drammatici come "La grande guerra" a quelli che sono considerati dei pilastri della commedia italiana come "I soliti ignoti" con un gruppo di attori strepitosi e "La ragazza con la pistola" con una brillante Monica Vitti. Ricordo molto bene anche "Totò cerca casa" e Totò e le donne" ma non sapevo che avesse collaborato con Steno alla loro realizzazione.

non son grande conoscitore di monicelli, neanche sapevo che i soliti ignoti era suo  [ (fustig, fustig!) ma un paio di sere fa i miei genitori hanno deciso di acculturarmi e ci siamo visti l'armata brancaleone alle 11 e mezzo di sera, ci siamo spanciati dalle risate fino a sentirci male, ma a parte la parte comica (scusate il giro di parole) è proprio bello come film, interessante nei personaggi, affascinante nelle ambientazioni, basato tutto sull'immaginario medioevale più che sulla vera storia (come dimenticare la famiglia bizantina...)

"La ragazza con la pistola" con una brillante Monica Vitti.

Tra l'altro Monica Vitti è un'altra delle "creazioni" di Monicelli: fu lui, proprio con La ragazza con la pistola, a reinventarla attrice brillante...

Ricordo molto bene anche "Totò cerca casa" e Totò e le donne" ma non sapevo che avesse collaborato con Steno alla loro realizzazione.

Furono molte le collaborazioni fra Monicelli e Steno a cavallo tra anni 40 e 50, quasi tutte per film di Totò. C'è da dire, però, che in ciascuno di questi film il regista vero e proprio era uno solo, l'altro fungeva più che altro da vice. In Guardie e ladri il "titolare" fu lo stesso Monicelli, per esempio, cosi' come in Totò e i Re di Roma.
Particolare curioso: in molti dei film girati da Monicelli Totò portava i baffetti (Guardie e Ladri, Totò e I Re di Roma, Totò e Carolina, Totò e le donne), quasi del tutto assenti, tranne rarissime eccezioni, nel resto della sua filmografia. Oggi in genere si identifica il Totò di quei film come il "Totò neorealista".