Lucca Comics & Games 2006In effetti tra viaggio e altro ho avuto solo tre ore e mezza per girare tra stend e affini e non varrebbe la pena di raccontare il mio viaggio. Ma fuori piove e non ho di meglio da fare.
Partiamo dal viaggio: ci si lamenta tanto della Salerno-Reggio Calabria, ma nemmeno la Cisa scherza. Così arrivo a Lucca con mezz’ora in ritardo sulla tabella di marcia.
L’entusiasmo provato nel poter camminare nuovamente sotto le mura della città viene immediatamente smorzato dalla chilometrica coda per i biglietti, a cui si aggiunge quella assolutamente inutile dei braccialetti colorati per un totale di un’ora e mezza.
Per chi non lo sapesse, si imparano più cose a fare una coda per un biglietto per Lucca Comics & Games che in un giorno di lezioni scolastiche; è istruttivo e a dir poco affascinante ascoltare i discorsi di nerd, cosplay e appassionati, per non parlare delle assai fantasiose imprecazioni dei semplici accompagnatori che preferirebbero essere in un qualsiasi altro luogo del globo terracqueo. Tra questi anche mio padre, fruitore da decenni di fumetti d’ogni genere, dei quali purtroppo è un grande ignorante. Però anche lui ne conosce, di fantasiose imprecazioni. Riesco a placare il suo animo irruente ricordandogli che è stato lui a incoraggiarmi nelle mie passioni e quindi cavoli suoi.
Tra viaggio e fila è ormai ora di pranzo, ma nessuno dei due ha intenzione di mangiare dopo l’estenuante attesa. Il tempo di orientarci grazie a una pratica cartina e siamo al padiglione degli editori. Appena entrato mi prefiggo di acquistare solo lo stretto indispensabile ed ecco che il mio portafogli è più leggero e che nel mio zaino si materializzano per magia quattro volumi della Tunè (uno dei quali mi “costa” dieci minuti di elogi da parte di un’addetta ai lavori). Scuotendo il capo per liberarmi dalle vocine provenienti dall’incredibile quantità di materiale cartaceo (vocine che sussurrano in stile Gollum: “Prendimi, preeendimiiiiii”), mi dirigo deciso allo stand della Disney e di Speed Loop. Ma un ostacolo imprevisto mi incanta all’istante: sono Sciarrone e Vitaliano, l’uno alle prese con una magnifica PJ, l’altro che cordialmente parla con i fan con affabilità e ironia. Scossomi dal loro diabolico fascino magnetico acquisto una copia di Speed Loop e immediatamente mi procuro dedica di Vitaliano e Sciarrone (che sono stati gentilissimi, visto che li ho importunati proprio durante la pausa). Vitaliano mi ha spaventato catalogandomi all’istante come pker (come se vessi la faccia di uno che va in giro a farsi la doccia nelle cabine telefoniche…) e scrive sul mio albo, con una certa malinconia:
“Ad Antonio, ex pker”. Avrei voluto dirgli che essere pker è per sempre, al di là della serie, ma l’orda assatanata di fan scalpita e freme, intimandomi non tanto velatamente di togliermi di mezzo. Inoltre devo spigare a mio padre che “pker” non è un insulto…
La mia epopea prosegue verso lo stand Panini: qui faccio miei il primo Bone a colori nonché il primo di volume de
The Complete Spider-Man, che dopo la mia lettura e rilettura diverrà un più che degno regalo natalizio per il partenopeo cugino Marvel fan. Da segnalare la notevole quantità di gomitate rimediate allo stand Panini, il più affollato di tutti, e gli odiosissimi che approfittando della calca arraffano senza contegno il maggior numero di fumetti possibile per poi sparire nel nulla senza aver pagato.
La mia visita continua rapida tra i vari stand degli editori, tra cui quello della Free Books: vedendo solo donne e non avendo ancora molto tempo non mi soffermo a chiedere di Sprea (non me ne voglia). E’ ormai pomeriggio e lo stomaco mio e del mio accompagnatore reclama un saggio della gastronomia locale; dopo un rapido pasto (infarcito con molto, molto aglio) mi rimane giusto il tempo per una rapida sbirciatina e qualche rapido acquisto tra gli stand delle fumetterie, poi di nuovo in viaggio. Viaggio che invece di essere coronato dalla lettura del bottino di guerra, è coronato dal ripasso di greco e inglese, che se interrogano sono cavoli amari.
Insomma, inutile dire che di Lucca Comics & Games non ho visto assolutamente nulla; ma mi riprometto di tornarci in futuro e di restarci più tempo: fare le cose con calma, discutere con gli autori, rimediare qualche bozzetto, incontrare amici di forum e affini e soprattutto andare in giro a bullarmi assieme a Tej/Bruno e a Pacuvio.