Arrivati (io e mia moglie) a metà mattinata a Narni, ci siamo dedicati innanzitutto alla visita della cittadina, ed abbiamo avuto diverse sorprese. Il paesaggio che la circonda, caratterizzato dalla gola nella quale scorre il fiume Nera, è molto bello, così come è stato molto interessante girare per le sue vie, con palazzi e chiese meritevoli di visita. Ma la visita da fare assolutamente è quella al Museo della città di Narni in palazzo Eroli, allestito recentemente per raccogliere in un unico posto reperti archeologici ed opere d'arte altrimenti sparsi in passato in luoghi diversi. E così ecco che nella prima sala ci si imbatte in una mummia egizia (!), portata a Narni da uno studioso locale al ritorno da un suo viaggio in Egitto; seguono reperti archeologici, e qui la seconda sorpresa: due enormi zanne di un elefante preistorico trovate in zona una ventina di anni fa. Dopo altre sale che raccontano l'evoluzione della cittadina nel corso dei secoli, e dopo un sala dedicata ad Erasmo Gattamelata, famoso condottiero nativo di Narni, si passa alla pinacoteca, il cui pezzo forte è una meravigliosa pala del Ghirlandaio raffigurante l'Incoronazione della Vergine. Al termine della visita al museo, grazie al servizio di navette gratuite organizzato per l'occasione siamo giunti alla Rocca Albornoz, che domina dall'alto il paesaggio circostante, sede di Narnia fumetto. Considerato quanto fatto prima, qui il giro è stato decisamente molto rapido; in una mezz'oretta mi sono riportato a casa una decina di Classici seconda serie in condizioni perfette ad un euro l'uno (e ne ho lasciati diversi altri), l'Oscar Mondadori Le disavventure di Paperino (due volumi, euro 5, anche qui ottime condizioni, senza il cofanetto ma chissenefrega), ed un blister di dieci quaderni Pigna (si parla di quando andavo io alle elementari...) con nelle copertine esterne ed interne "riassunti" di storie Disney a fumetti (il venditore ne aveva anche sciolti, ma il blister chiuso mi ha attirato di più, anche se alla fine lo aprirò per motivi, diciamo, di studio), anche qui spendendo un euro a quaderno. Incontrati a pranzo scrooge4 ed il suo amico, abbiamo poi visitato insieme la mostra espositiva con tavole originali di Dylan Dog (compreso uno studio comparato di Enrico Faccini tra Paperino e l'indagatore dell'incubo), e quelle componenti la storia di Diabolik data in omaggio all'ingresso (storia decisamente simpatica, con una Eva Kant da urlo disegnata da Castellini, e la tavola originale lo era ancora di più). Usciti dalla mostra, dopo aver visto i resti di un ponte romano ed aver visitato un'ultima chiesa, siamo rientrati a Roma. La giornata, nel complesso, è stata molto interessante, e probabilmente l'esperienza sarà ripetuta in futuro.