Resoconto della Veglia della stanza di Pacuvio tenutasi nell'anno 2011 d.C. il 26esimo giorno di Novembre
Dopo un lunghissimo viaggio in macchina di mezz'ora da Santa Flavia, squallido e vuoto paese (da dove i giovani, se vogliono far qualcosa nella vita, devono scappar via) affacciantesi sul Mediterraneo, approdo a un ospedale di Palermo. Sì, un ospedale. Un parente vi è stato ricoverato d'urgenza la mattina senza che io ne sapessi nulla, quindi nel primo pomeriggio mi precipito al summenzionato ospedale per andare a visitarlo. Ma tra il dire e il fare... c'è tutto un ospedale. Non so quale sia il reparto e il piano, quindi dopo domande varie li trovo entrambi ma mi si para davanti una fila di porte chiuse e nessun medico o inserviente in giro. Dopo essere spuntati, faccio quello che devo fare (domande di circostanza, collegamento tramite monitor con la sala di rianimazione), riscendo.
15:20: ora disperata. Eh sì, sembrerà strano, ma avevo già alle spalle ben 3 pacchi all'onorata persona di Pacuvio (sempre per motivi imprevisti), dunque nonostante le vicissitudini ospedaliere e cascasse il mondo, quel giorno dovevo per forza recarmi all'appuntamento paperserano, altrimenti mi sarei giustamente tramutato in zimbello (serie dei pacchi: 1)viaggio a Reggio[annullato per mancanza di contante]; 2)inaugurazione della fumetteria Comix Green[l'unica volta in cui veramente mi seccava movermi da casa]; 3)viaggio a Catania[mi ammalai])
15:53: mi trovo nei pressi dei Giardini Inglesi, e mi preparo per avviarmi alla fumetteria Comix Green: vi ero davanti, ma, nonostante mi fossi recato già 2 volte in detta fumetteria, credevo erroneamente si chiamasse Comics Station, e che Comix Green fosse quella situata a un po' di metri di distanza. Quindi mi avvio nella direzione errata, quando mi compare la figura di Pacuvio che, sicuro di sé, procede sull'altro marciapiede in direzione contraria alla mia. <<Boh>>, penso io, dunque lo seguo in parallelo nonostante lui non se ne accorga, e lo vedo fermarsi di fronte alla fumetteria Comix Green nei pressi della quale è già accalcato un nutrito gruppo di ragazzi: 2. Sono el_pikappa e PdP93, a cui, traversata la strada, mi presento (Pacuvio lo avevo già incontrato una volta alla Feltrinelli). Continuo a riflettere su el_pikappa poiché non riesco a capire dove possa averlo incontrato prima di allora, ma non riesco a risolvere la faccenda. (Un sosia? Possibile: abbiamo un famoso caso di sosiaggine qui tra Santa Flavia e Bagheria: 2 ragazzi sulla ventina con stesso aspetto e stessa voce che ci siamo divertiti a fare incontrare). Chiedo di Andrea87 e Pacuvio mi informa che, causa problemi autostrada, non può presenziare. Io tutto sommato tiro un (anzi 2, dato il respiro spezzettato dovuto alla camminata) sospiri di sollievo, al pensiero che la minaccia di Andrea87 di sottopormi alla visione di Acapulco, prima spiaggia a sinistra è scongiurata. Al già copioso gruppo si aggiunge un altro membro del Papersera, che si presenta: "Dippy Dawg".
Io rispondo: <<Piacere, Special...>>
<<...Mongo, piacere!>> dice lui.
<<Esatto>>
Entriamo dunque alla fumetteria Comix Green (mi viene chiarito l'equivoco), dove tutti (Pacuvio fa cadere una maglietta da un appendino) sembrano fare acquisti soddisfacenti (PK, Rat-Man) tranne me. Quindi usciamo dal locale e ci incamminiamo per l'altra fumetteria, Comics Station. Un cammino ben lungo, non quanto credessi inizialmente. Alla fumetteria Comics Station si stava pigiati a causa della confusione e v'era un caldo soffocante. Pacuvio è sempre alla ricerca di magliette, io invece mi soddisfo alquanto con l'acquisto di 2 dvd a prezzo bassissimo: Il Golem - Come venne al mondo (1920) e Come Drink with Me - Le implacabili lame di Rondine d'Oro (1967), un grande wuxiapian di King Hu, regista che ho studiato a scuola. El_pikappa ci lascia e io continuo a chiedermi quando, prima di allora, avessi avuto occasione di parlargli. Mah! Passiamo dalla libreria I Portici (credo si chiami così), dove io mi imbatto in un interessante libro stampato al contrario.
Ci rechiamo al Politeama (il lungo viaggio verso la dimora di Pacuvio) e durante la traversata parliamo del più (Paolo, New_Amz, il Papersera, i premi, Casty) e del meno (i consigli di Grrodon). Ho anche occasione di ascoltare tutti gli spoiler possibili e decisivi di Lost in una conversazione tra Pacuvio e Pdp, tant'è che, se avessi avuto anche una minima volontà di vedere questo telefilm, adesso è finalmente sopita.
Giunti al Politeama, Pdp93 cerca un posto particolare dove ha mangiato altre volte, ma non ricorda né dove si trovi né come si chiami: ricorda solo un tavolino rosso. Ripercorriamo confusamente la stessa strada 2 o 3 volte in mezzo alla ressa causata dall'inaugurazione di una gioielleria, poi alla fine, dopo una telefonata di Pdp93 (durante la quale io, Pacuvio e Dippy Dawg abbiamo tempo di fare, a turno, il racconto della nostra vita) finalmente troviamo la rosticceria ricercata (tornato a casa, mi accorgo che mi hanno fregato non poco nel resto, ma lascio correre poiché francamente non saprei affatto come poter ritrovare il luogo). Dopo una camminata di 5 ore, sono ancora pressappoco le 18:10.
Pacuvio ci introduce nel suo palazzo. Gli altri si intrufolano in ascensore, ma io alla vista di quel bugigattolo pieno fino all'orlo preferisco farmi le scale a piedi, e gli altri mi seguono (anche perché il limite massimo consentito all'interno è di 3 persone).
<<A che piano stai?>>, chiedo.
<<Il 4°...>>
<<Argh! Vabbe' un po' di moto...>>
<<... escluso l'ammezzato>>
<<...!>>
Quindi arriviamo alla porta di casa e Dippy Dawg chiede come mai non compaia "Pacuvio" nella targhetta del campanello. Ci addentriamo dunque nell'illustre alloggio del moderatore del Papersera, e resto meravigliato dalla lunghezza del corridoio, tanto che mi incuriosisco quando Pacuvio parla con un familiare che io non vedo a meno che non aguzzi gli occhi per individuare il fondo del corridoio. Una porta sulla citata corsia, apre l'immenso mausoleo personale di Pacuvio. Restiamo abbagliati, tant'è che Pdp93 (esausto anche per il lunghissimo viaggio) si abbandona ansante su una sedia. Da parte mia, Pacuvio per dimenticanza non mi esorta a sedermi, quindi io per rispetto rimango tutto il tempo all'impiedi (all'impiedi senza sosta dalle 16.00 alle 19.30, per intenderci, orario in cui mi avviai verso casa). Mi delizio - anzi, mi sollazzo - nel frugare, con occhi e con mani, nell'immensa collezione, che mi stupiva per come fosse imprevedibile nel suo ordine. Mi spiego: se uno ammucchia 500 giornalini in disordine e senza un criterio, in una stanza, è chiaro che uno può aspettare di trovarci delle sorprese fumettistiche. Ma anche da Pacuvio, in cui tutte le collezioni, nuove e più vecchie, erano in fila e ben individuabili, riservavano ugualmente delle grosse sorprese. E così ci trovo ristampe di albi Nerbini, volumi specialistici da libreria eccetera... Poi Pacuvio ci mostra il primo volume della Gottfredson Library americana e mi fa venire l'acquolina in bocca tant'è che devo affrettarmi a ordinarlo. Mi mostra anche un volumazzo di cui non ricordo il titolo non scevro di riproduzioni di documenti ufficiali riguardanti Walt Disney. Poi un disegno originale di Casty appeso al muro, il computer in scaricamente (ah no, questo non c'entra), l'abbondante oggettistica, i blu-ray... In mezzo a tutto quello che vidi quella determinata sera, probabilmente dimentico anche dei particolari importanti sulle meraviglie che ci ha mostrato il coniglio padrone della stanza.
Abbiamo il tempo - io sempre in piedi - di una lunga dissertazione sulla solita decadenza del Topolino, la fine degli anni d'oro eccetera, che si allarga poi a una riflessione filosofica sui costumi e la decadenza della nostra civilità. Uno squillo mi estranea, devo correre all'appuntamento con chi mi di dà un passaggio per tornare a casa. Sto 2 ore e mezzo a spiegargli dove mi trovo, poi ci rinuncio e decido di recarmi in un luogo "neutro" più facilmente riconoscibile. Saluto il padrone di casa e i 2 paperserici. Dopo abbondanti l