Io ci sono stato oggi dall'orario di apertura fino alle 19.
Più o meno sottoscrivo quanto detto da Paolo: ridicolo lo spiegamento di espositori e non che mi aspettassi chissacché... ma é riuscito ad andare al di sotto delle aspettative: in un festival sul fumetto almeno ci si aspetta che vendano qualche fumetto. Invece, praticamente no. Solo pochi manga e poi sì, action figures, portachiavi e pattume vario. Ma neanche tanto.
Comunque quasi tutto quel poco che c'era, era incentrato sul mondo più mainstream e commerciale del manga, che é oggigiorno di gran lunga la sezione fumettosa più redditizia per i venditori, quella che vende meglio.
Le mostre pure sono state piazzate in modo ridicolo: le varie tavole originali di Dylan Dog stavano nello stesso affollato corridoio degli stand... Una boiata.
Il mio Salerno Comicon é stato salvato dalla conferenza di Bruno Brindisi (il nome di cartello del festival) dal quale sono riuscito ad ottenere il disegno di un bel Dylan Dog: almeno questa soddisfazione me la sono tolta!
In definitiva vabé, era una specie di edizione zero quindi non ci si poteva aspettare granché, ma a conti fatti é stato un Comicon imbarazzante...
Comunque, ahimé, l'impressione é che anche il fratello maggiore del Salerno Comicon, il Napoli Comicon, sia da un paio di edizioni a questa parte sempre meno concentrato sui fumetti in senso stretto e
sempre più sulle varie amenità che ci girano intorno (e che fanno girare più soldi nelle tasche dei venditori): gadget, action figures, cosplay e via dicendo.
La prova di tutto ciò era lampante nell'ultima edizione del Napoli Comicon: il fattore scatenante é stata anche la geniale scelta degli organizzatori di scindere il Napoli Comicon (che é rimasto al Castel Sant'Elmo) e il Gamecon (piazzato alla Mostra d'Oltremare).
Il risultato é stato che il Castel Sant'Elmo, nel quale era rimasta la parte della manifestazione riguardante il fumetto in senso stretto, era desolato e deserto, privato com'era di tutti gli stand trasferitisi alla Mostra d'Oltremare, e decorato solo da qualche mostra di scarso interesse e dalla presenza di pochi autori di alto livello (e tenete presente che a Napoli negli anni si sono visti gente come Don Rosa, Manara, Ortolani, Moebius, Go Nagai e tanti altri).
La Mostra d'Oltremare invece era un tripudio: cosplayer a fiotti, tornei di Magic e giochi di ruolo a non finire, Ramen che veniva esaurito che neanche i libri di Harry Potter il giorno dell'uscita. E pochi fumetti in vendita. Sempre meno.
Sono arrabbiato.
Viva Lucca!