Faccio anche io un resoconto:
quest' anno ho trovato in netto rialzo la qualità della manifestazione, soprattutto per quanto riguarda gli spazi espositivi. Davvero massiccia la quantita di stand, sia editori, sia venditori di fumetti che venditori di "altro" (e l'"altro" oramai tira anche più dei fumetti stessi...).
Mostre nella media: le più interessanti a mio avviso quelle dedicate ad Alan Moore ed al Reboot Dc, ma comunque niente di esaltante.
Si può dire più o meno lo stesso degli ospiti: David Finch, Eleuteri Serpieri, Enrique Breccia, Bruno Brindisi e poi i nostri Bruno Enna e Tito Faraci, oltre a tanti altri che posso anche non citare. Una lista buona ma manca il nome da urlo, diciamo.
A proposito di Finch, vorrei aprire una parentesi al riguardo: i disegnatori americani, se volete un disegno fatto almeno 'decentemente', vogliono li sordi. Li dovete pagare. Ed alcuni vanno pagati molto bene. Le tariffe per le "commisions" di Finch erano: 40 € solo testa, 80 € testa + busto e -tenetevi forte- 700 € corpo intero. Sì avete letto bene. Posto che, durante le ore che ho passato in fila, non ho visto nessuno azzardarsi a chiedere una commissions da corpo intero, ho altresì notato parecchia gente felice e contenta di sganciare 80 sacchi per ottenere un bel disegno dal canadese. Ora io dico: é un modo di fare e pensare molto americano, ma a me non va proprio giù questo atteggiamento da "business man". Cioé, potrei forse capire se uno lo contatta a casa sua per un disegno su commissione... ma qui alla fin fine siamo ad una convention e tutti quelli che son stati ore ed ore ad aspettare dovrebbero essere trattati alla pari, per tacere del fatto che trovo squallido a prescindere chiedere dei soldi per un semplice disegno a matita, per quanto ben realizzato possa essere. Dunque io (come altre persone che non hanno voluto pagare) me ne son tornato a casa con uno schifiderrimo sketch di Batman fatto in 2-minuti-2. Mah.
Per quanto riguarda Faraci, invece, posso dire che sono andato alla sua conferenza alla Fnac di lunedì pomeriggio, dove é venuto a promuovere il suo romanzo "Oltre la soglia". Mi son fatto firmare la mia copia di Topolino Noir, di cui però lo stesso Faraci ne ha fin sopra le scatole, da quanto ho capito. Durante e dopo la conferenza ha fatto capire di sentirsi un po' "imprigionato" artisticamente parlando in quel volume: "non ho fatto solo quello nella mia vita" é -in sintesi- il suo pensiero al riguardo. A saperlo mi sarei portato dietro chessò, Anderville o Trauma, ma ormai il danno era fatto!
Comunque alla mia domanda su "cosa ci fosse in cantiere" ha detto, sibillino, qualcosa del tipo "sì, c'è qualcosa con Giorgio...".
Capitolo cosplayer. Sono sempre di più. Sono ovunque.
Ormai é assodato che sono loro a fare la fortuna degli organizzatori: su 10.000 visitatori giornalieri credo che più della metà sia composta da eccentrici individui travestiti. Gli organizzatori saranno pure contenti. Io non tanto.
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Ho già citato la grande partecipazioni dei più svariati editori, dalle case più importanti a quelle meno note. Ora io mi appello a te, mamma Disney e ti dico: perché snobbi tutte le manifestazioni fumettistiche che non siano Lucca Comics? Sarebbe assai gradito se ti accorgessi di essere una casa editrice e ti decidessi di presenziare anche altrove. O' Comicon aspett' a tte'!
In definitiva é bello per me, anche se un po' buffo, poter affermare che una delle poche cose che funzionano come si deve a Napoli sia proprio il Comicon: dopo lo scempio delle scorse due edizioni, divise in due sedi peraltro distanti tra loro, quest'anno l'organizzazione é stata impeccabile e tutto e filato via liscio come l'olio. Se é vero che il Castel Sant'Elmo é una sede dal fascino impareggiabile, si deve considerare che non ha esattamente la più solida delle basi: é pur sempre un castello del 1300, e proprio a causa della sempre maggiore affluenza di persone si é deciso di abbandonarlo, prima parzialmente e poi definitivamente in favore della Mostra d'Oltremare, senz'altro la sede fieristica per eccellenza della città, e quindi adattissima e funzionale alla causa.
Per rispondere direttamente a Cornelius Coot 1818: il materiale disneyano in vendita non era niente di che, come da tradizione. Qualche Topolino d'annata qua e la', un po' di numeri dei Classici I° serie in uno stand e qualcosina d'altro identificabile in qualche numero del TuttoBarks e qualche numero del TuttoGott.
In definitiva comunque promuovo il Comicon 2012, per quanto mi riguarda indubbiamente la migliore delle ultime 3-4 edizioni.