Appena rientrato da Napoli per la mia prima volta al Comicon.
Che dire? E' senz'altro una mostra-mercato diversa dalle altre: per gli enormi spazi destinati ai cosplayers (sia esterni che interni, con infinite sale e saloni apparentemente dismessi e rivitalizzati da centinaia di ragazzi e ragazze molto entusiasti), per gli incontri con gli autori, a volte in location ad hoc (tipo la sala multimediale per la De Poli e svariati autori Disney), altre volte in spazi angusti dove non è semplice udire la voce del protagonista per la confusione e i rumori di fondo provenienti dagli spazi limitrofi (tipo la cosidetta 'sala incontri' per Cavazzano, troppo vicina all'unico bar preso costantemente d'assalto e ai corridoi sempre attraversati da tantissime persone).
Gli spazi dedicati alle vendite di fumetti sono molto articolati, a volte consecutivi l'uno con l'altro, a volte a macchia di leopardo all'interno di Sale Games dove, tra infiniti gadgets manga puoi sorprendentemente trovare una isolatissima pila di Almanacchi Topolino, distante anni luce dalle sale organizzate solo per le vendite cartacee.
Il panorama Disney è abbastanza ridotto anche se ogni tanto si può trovare qualche cosa interessante: il volume Magica Disney, collegato con la parallela mostra al PAN, è presente solo in uno stand di passaggio e poco frequentato; ho visto dei Classici primi anni 60 a prezzi inferiori rispetto la norma e in buone condizioni (tipo un Topolino alle Olimpiadi a 40 €).
Le cose più emozionanti e divertenti sono stati i due incontri con gli autori Disney: in entrambi i casi ottimo conduttore il Paolo Limiti del fumetto, Luca Boschi, che con grande maestrìa e ritmo ha portato brillantemente avanti tre ore complessive di show di cui una con Cavazzano (nonostante i rumori ho capito che non era molto in linea con la politica editoriale dell'ex direttore Cavaglione il quale voleva far disegnare storie così così a grandi autori e grandi storie a disegnatori medi, tanto per mantenere uno strano equilibrio che al Cavazza non garbava) e due con: De Poli-Faraci-Artibani-Mastantuono-Lello Arena-Fecchi-Gervasio-Savini per parlare di Fantomius, Bum Bum Ghigno, PK (che tornerà sul Topo), Amelia e parentado, Rock Sassi, Cuordipietra, Rockerduck, Pippo e Gancio (altro prossimo ritorno) oltre a precise e documentate caratteristiche di Paperopoli e suoi cittadini by Blasco Pisapia, lume e faro per molti autori (Gervasio gli ha chiesto se nella Duckburg anni 20 di Fantomius poteva disegnare il Deposito di Paperone e la risposta è stata: sì, in quanto costruito nel 1902).
Arena ha ironizzato su Rosolio, pretendente di Amelia ma così sfigato che uno, quando lo legge, si rincuora pensando di essere decisamente meglio. Faraci non ha mai amato troppo certi cartoni con Paperino e Topolino, soprattutto le loro voci (concordo). Gervasio, perfetto animatore per folle di bambini entusiasti, ha confessato di amare molto gli anni 20, epoca in cui si svolgono le avventure di Fantomius e Dolly, e di immedesimarsi nelle storie che scrive quasi da viverle personalmente.
E ancora tanto altro in due ore pregne di argomenti e risate.
Saluto i miei 'colleghi' al Comicon, Dippy Dawg e martin 61 (sempre in prima fila!
) dando loro appuntamento, come a molti altri, al 1° giugno a Reggio.