Nome in codice dell'agente: Piccola Pker
Data stellare: 31-05-2014
-Inizio rapporto riservato sull'operazione "Reggio Emilia"-
-Trasmissione in corso-
Uno, due, tre, prova... ma funziona questo microfono?
Ehm... sì... dunque...
Ora di primo ritrovo: 6.30
La scialuppa, detta comunemente pullman, è venuto a recuperare me e Luca, tranquilli che "tanto arriveremo in anticipo, abbiamo ben 45 minuti di tempo".
Le ultime parole famose. Venti minuti di sosta ai box (in codice capolinea) mandano in fumo le nostre speranze di un anticipo e iniziamo a pregare, stile tifosi all'ottantanovesimo minuto, almeno in una puntualità. Negataci anche questa possibilità e valutando in futuro di prendere il pullman alle 4 del mattino, arriviamo con un ritardo ancora contenuto, sotto quello che iniziava pericolosamente ad assomigliare al diluvio di Noè (e no, l'arca gonfiabile l'avevo lasciata a casa), all'appuntamento con Franka. Fortuna che anche il resto della combriccola torinese non era in perfetto orario, così non abbiamo neanche fatto troppe brutte figure e siamo potuti partire.
Ora di partenza ufficiale: 7.40
Ora di arrivo previsto: 10
See, magari.
La combriccola torinese pare non avere fortuna per i viaggi in auto per Reggio.
Mi permetto a questo proposito di autocitarmi dall'anno scorso.
Dalla prima lettera di Piccola Pker ai Pkfanzoniani (e anche ai paperseriani, da qualche parte l'avevo copiato)
e poi via, verso mirabolanti avventure, cantando ad alta voce il musical dei Miserabili (chi lo sapeva...) e le canzoni Disney, perdendoci nel frattempo l'uscita giusta dell'autostrada... eh?
Attimi di panico nella nostra auto, di un panico con un leggero retrogusto di terrore che tanto piacerebbero alle evrogun di qualche nostro amico evroniano. Una cortese telefonata all'auto davanti che in teoria ci stava guidando c'informa che a causa di una discussione in campo fumettistico qualcuno ha avuto la geniale idea di abbassare il volume del navigatore perdendo così l'indicazione fondamentale... una bertoniata, insomma. Una cosa che ci si sarebbe aspettata dalla nostra auto, con tutti i fanatici di Pk, non da quella davanti! E così, mente nell'altra auto mettevano in campo le lauree in ingegneria elettronica per far funzionare nuovamente il navigatore, noi ci ritroviamo davanti a guidare la carovana aiutati dal santo google. Casi della vita.
Questa volta a rallentare il nostro andare è la notizia di due incidenti sull'autostrada. Si decide di optare per un tragitto alternativo, panoramico ma non esattamente velocissimo, per cui alla fine decidiamo di mettere fine alle sofferenze del navigatore di Franka (aveva tentato di impiccarsi con il cavo di alimentazione alla ventesima volta che ci aveva consigliato "un'inversione a U appena possibile" mentre transitavamo affianco ai carabinieri con il fucile puntato) e di affidarci all'auto davanti.
"ARCOOOO!!!"
Ora dell'avvistamento: 11
Il mio grido stile moby dick alla vista della Balena Bianca risveglia dal torpore il resto della combriccola. Arrivando dall'autostrada, in effetti, la prima cosa che si vede è questo enorme arco del ponte vicino alla fiera. E finalmente scendiamo, quasi baciando terra. Ce l'abbiamo fatta.
Ora dei saluti generali: 11.15
Iniziamo a incontrare, a ondate, vari utenti del papersera. Il banco è piccolino, in pratica è più grosso il cartellone dietro di tutto il resto, ma almeno si fa notare. Ritiro finalmente il frutto di mesi di lavoro e il volumetto di Gatto (e ovviamente nel momento peggiore, in cui ho tutto in mano, chiama mia madre per sapere se sono ancora viva... mamme...) e mi dedico ai saluti. Tentiamo anche un mezzo giro alla fiera, ma è quasi subito ora di andare al ristorante.
Ora del rancio: 12.30
Il ritrovo al ristorante è complesso, con tutte le varie macchine. Si inizia a vociferare di quello che rimarrà il fantasma e la leggenda di questi raduni, ovvero la fantomatica foto di gruppo che puntualmente non avviene (due anni che partecipo, due anni che non si fa... l'obiettivo avrà paura di me?) e mi siedo a tavola.
A questo punto, il dubbio amletico: quest'anno riuscirò a mangiare?
Essendo riuscita l'anno scorso nella fantastica e leggendaria impresa di essere l'ultima servita in una tavolata da 110 persone, il dubbio è legittimo. Per non correre rischi, opto per una margherita. Incredibile ma vero, sono fra le prime con il piatto davanti.
MIRACOLO!!!
Vorrei gridarlo, ma temo che Gingerin, al mio fianco, possa tirare fuori la camicia di forza e mi contengo.
Alla fine del pasto, tiro fuori tutto il coraggio e vado. E' il momento della missione principale: l'autografo di Casty!
Tento più approcci, ma fra disegni, torte, sigarette (Casty, fuma meno!) l'impresa si rivela più ardua del previsto. Inizio a chiaccherare con gli utenti intorno a me nella speranza di trovare un punto debole nella difesa nemica e, finalmente, qualcuno nota la piccoletta con il libro in mano da mezz'ora.
E' fatta!
Riesco persino a scusarmi per lo scherzetto a fine libro e quando vedo che Casty ride... bè... credeteci o no, io avevo davvero paura che mi tirasse il libro dietro! Invece quella risata mi ha ripagato dei mesi di lavoro.
Parecchi utenti mi fermano per parlare, mi sento quasi una star, compreso un signore che, mi perdoni se legge queste righe, mi viene presentato dall'Avvocato come un esperto Disney e che mi fa i complimenti, ma che non ho capito chi fosse... qualcuno saprebbe poi darmi delucidazioni in merito?
Ritorno in fiera: ore 15
Per quella che si chiama giustizia divina, quest'anno che noi siamo più o meno puntuali, è l'ANAFI ad essere in ritardo. Intanto ne approfitto per una chiaccherata molto interessante con Fa.Gian e per conoscere Paperenzo Strafalcino che, insieme a V... mi chiede un autografo! Vi assicuro che ero imbarazzata al massimo, la tentazione di prendere il martello pneumatico dalla borsa (accessorio indispensabile, come ogni donna potrà confermare) e scavarmi una buca era fortissima, ma ho resistito e ho usato il povero Amedeo come scrivania.
Dopo un'interessante discussione con Casty sul confronto fra Atomino e i primi puffi, entriamo finalmente alla premiazione. Un bambino addocchia pericolosamente la copia del volumetto di Don Rosa gentilmente donatami da Alle (grazie ancora, è una delle mie storie preferite), ma viene distratto da uno smart phone. Gioventù moderna...
Alla fine della premiazione, faccio un bel giro alla fiera (finalmente!) dove riesco a impossessarmi di un numero di PKNA, uno di Zio Paperone con un capitolo extra della Saga e il volumetto "Topolino e la guerra dei mondi" che cercavo da un po'. Luca è rimasto sconvolto per un bel pezzo sulla mia capacità di procurarmi quello che cerco a prezzi stracciati... eheh, anni e anni di storie di Zio Paperone danno i loro frutti!
Ritorno ore 18
Saluto chi riesco a vedere (e mi scuso con tutti gli altri, non potervo vedervi tutti) e ripartiamo verso casa, intrattenendoci con discussioni cinematografiche. Dopo aver salutato l'altra macchinata, la gentilissima Franka ci scarica davanti alla fermata del pullman... che passa un attimo prima di riuscire ad attraversare la strada.
Ok, con i trasporti non è giornata, ma ormai è quasi finita...
Ingresso in casa ore 21
Crollo sul letto stanca ma soddisfatta.
-Fine trasmissione-
Ok, quanti sono i pazzi che hanno davvero letto fin qui?