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Tim Burton: Sweeney Todd

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joe mango
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    Tim Burton: Sweeney Todd
    Lunedì 25 Feb 2008, 22:52:30
    Non so se sia il caso di aprire un nuovo topic apposito :-/
    Spostino ove vogliano i moderatori





    Da un musical-trionfo a Broadway  (sette Tony Awards nel 1979) scritto da Hugh Callingham Wheeler su precedenti racconti e cronache anonimi  (forse una storia vera; probabilmente più persone), la storia di Benjamin Barker, benestante ed esperto barbiere londinese, amorevole padre di famiglia che vedrà la vita distrutta dall'infido giudice Turpin. Imprigionato illegalmente, scapperà per far ritorno a Londra. Con una vendetta dietro l'angolo.
    Diciamolo: Tim Burton supera ogni suo precedente lavoro
    E non è necessariamente totalmente un bene perché nel farlo ci presenta un film testamentario che più non si può, quasi un "un'opera ultima", una summa di emblemi stilistici e valori che lambisce tutta la sua eccelente e straordinaria produzione. Ovviamente non sarà il suo ultimo film (il titolo provvisorio del prossimo è  Ripley's Believe it or not) e dunque lascia un po' basiti questa pellicola che sembra non esigere alcuna replica futura, che sembra chiudere definitavemente un'era con quello sportellone del forno che sbatte violentemente nel finale imprigionando SPOILER Helena Bonham CarterSPOILER al suo destino.
    Ad arginare parzialmente questa "definitiva compiutezza" ci pensa la sua essenza di musical ma solo parzialmente -per l'appunto- perché le canzoni e le musiche  di  Stephen Sondheim paiono pescate dal cilindro su misura di Burton: sembrano anch'esse parte integrante del repertorio cinematografico dell'eccezionale talento di Burbank.
    Ma forse tutto ciò è  pura dietrologia, forse non occorre che lasciarsi andare a quell'intensissimo fiume di sentimenti e violenze che è Sweeney Todd. Sì, deve essere così. Ed ecco allora spuntare un film bellissimo, magistralmente diretto in un crescendo di emozioni impareggiabili. Violento, passionale, ironico, beffardo...musical, il recupero in grandissimo stile di un genere decaduto.
    Sweeney Todd ha poi l'epicità  delle grandi tragedie greche ma senza la tradizionale catarsi e con una geniale catastrofe sofoclea, un finale spietato, senza luce, concluso in uno scantinato e quindi più cupo e più infossato.
    Il resto è perfetto: tutto si interseca.
    Un grandissimo Johnny Depp (Sweeney Todd), espressivo e spigliato ma mai gigione, dei bravissimi Helena Bonham Carter (Mrs.Lovett) ed Alan Rickman (Giudice Turpin) ed un fenomenale Sasha Baron Cohen (Adolfo Pirelli), eccellente interprete di una parte breve ma  fondamentale (il giro di boa)   cantano e alle volte paiono danzare sulle canzoni e splendido main theme di Stephen Sondheim, inquadrati nell'obiettivo di Dariusz Wolski, incastonati (o forse imprigionati) nella burtoniana (e totalmente ricostruita) Londra di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.
    L'ho detto: un fiume, lasciatevi travolgere.
    « Ultima modifica: Martedì 26 Feb 2008, 11:24:00 da cuginosgrizzo »
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      Re: Tim Burton: Sweeney Todd
      Risposta #1: Martedì 26 Feb 2008, 10:10:00
      Visto ieri sera. Tra i film di Burton, regista che apprezzo moltissimo, forse non è il piú visionario ma è senz'altro il piú truculento, non adatto a persone particolarmente sensibili.
      "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

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        Re: Tim Burton: Sweeney Todd
        Risposta #2: Domenica 2 Mar 2008, 10:44:24
        Visto ieri pomeriggio. Non il migliore di Burton, ma mi ha scosso, travolto e rapito (ed è esattamente ciò che chiedo ad un film: di impressionarmi e di darmi qualcosa che entrando in sala non avevo). Adorando i musical, il cinema di Burton e il trasformismo di Depp, ho amato la perfetta unione dei tre elementi. Lo sconsiglio comunque a chi è facilmente impressionabile, perchè alcune scene sono un tantino splatter (in particolare mi ha colpito la scena del forno).
        È così che muore la libertà, sotto scroscianti applausi.

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        Pacuvio
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          Re: Tim Burton: Sweeney Todd
          Risposta #3: Domenica 20 Lug 2008, 12:19:08
          Vendetta
          Cosa non si arriverebbe a fare per vendicare un torto subito.
          La vendetta è un piatto da servire freddo, dice, più o meno, un vecchio adagio. In questo caso, si può ben dire che il piatto sia congelato, tant'è la furia che accompagna come una dama il Sig. Todd.

          Ma la vendetta ti si può ritorcere contro. Può farti perdere il lume della ragione, può colpire persone innocenti, che non hai mai visto o guardato negli occhi. Puoi uccidere per errore, accecato dalla benda della dea sfortuna.

          Ultimo lavoro di tim burton, vincitore dell'oscar per la sceneggiatura.

          Sebbene la partenza del musical sia per un il pubblico italiano un pò difficile, in quanto la sottotitolatura scorre seguendo l'incalzare della musica e del cantato e quindi sia quasi impossibile da leggere (oltre a distrarre inevitabilmente l'occhio da tutto il resto, come capita a me [in questi casi una doppia visione a maggior ragione è d'obbligo]), dopo poco i testi delle canzoni tornano quasi a sottolineare e a descrivere i personaggi. Le atmosfere e il colore della pellicola sono subito riconoscibili in quello che è lo stile Burtoniano , per non parlare delle due figure centrali del film, baluardo di recitazione del cinema di tim burton: la moglie Helena Bonnan-Carter e il figlio spirituale Johnny Depp. la storia scorre cantata tra flash-back che precisano gli avvenimenti successi in passato e i delitti commessi dal barbiere di Fleet Street.

          C'è da dire che i più attenti capiranno subito, dalla strana macchina precedente al titolo, che fine faranno i corpi degli sventurati/o meno che finiranno sotto i rasoi di todd-deep (e purtroppo devo aggiungere che personalmente ho identificato subito nella pazza la moglie di Swenney, Il colpo di scena per eccellenza del film).

          Tutti gli attori, pur non essendo cantanti, ci offrono un'ottima performace recitativa e musicale. Depp non ha preso lezioni di canto e riesce ad eseguire le arie da operetta in modo impeccabile. L'attore ci conferma ancora l'alto livello di professionalità e talento.

          Il personaggio di Mr. Todd entra a far parte della lunga serie di figure lunari nate dalla mente di Burton: in lui si scorge una somiglianza inversa col l'outsider Edward: l'uno tanto umano quanto deformato nella sua anatomia, alla ricerca di "disfarsi" delle sue forbici; l'altro uomo impazzito, serial killer per amore e vendetta, che ritrova la sua completezza solo con gli amici rasoi: "And finally my arm is complete again " sussura nel solaio, tendendo alla luce fosca il braccio che termina con la bramata estensione luccicante.
          Durante la sfida con Pierelli, barbiere italiano, Mr. Todd sbarba alla Edward un cliente stupefatto. Le movenze e le riprese ricordano "il mani di forbice" metre pota piante, cespugli o cani.
          Burton affronta Todd in modo tale che lo spettatore non possa non partecipare con simpatia, comprensione alla seppur sanguinolenta vicenda. Credo esista un una voglia di vendetta in tutti noi, voglia che riusciamo a proiettare su questo personaggio odioso ma così umano; una rivincita per il suo amore perduto, per la sua innocenza rubata e che lo porterà alla fine.

          Una nota doverosa ad un irriconoscibile ed esilarante Sacha Baron Cohen (il barbiere italiano Adolfo Pirelli) che dopo il dj Ali G e Borat, veste i panni di un odioso truffatore, con tanto di bandiera italiana a far da telo durante una mitica sbarbata.  :D

          In conclusione, un bellissimo musical-thriller-horror, una combinazione inedita quanto affascinante e di fortissimo impatto, dove non mancano l'humor nero e i momenti leggeri, con un finale spiazzante (ma neanche tanto, seppure molti commenti che ho letto in rete si aspettassero il lieto fine degli innamorati, giustamente lasciato in sospeso a favore di quella scena).

          Insomma, la prova più grande, l'ennesima dell'autorialità (ma era necessario?) del cineasta statunitense.
          « Ultima modifica: Domenica 20 Lug 2008, 12:22:36 da pacuvio »

           

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